Linee guida nazionali per l’orientamento permanente

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Linee guida nazionali per l’orientamento permanente

Orientamento È un insieme di attività che consente di identificare le proprie capacità, competenze, interessi; prendere decisioni consapevoli in materia di istruzione, formazione, occupazione. Diritto permanente di ogni persona che si esercita in modalità diverse a seconda di: bisogni contesti situazioni

L’orientamento deve essere inteso in funzione di una visione moderna di formazione professionale che garantisca: Massimo accesso all’apprendimento permanente, Maggiore mobilità dei giovani, Maggiore qualità dei corsi e acquisizione di competenze necessarie a lavori specifici, Maggiore inclusione e accesso per le situazioni di disagio, Creazione di una mentalità creativa, innovativa e imprenditoriale.

L’orientamento … non deve più essere inteso come strumento per gestire la transizione tra SCUOLA, FORMAZIONE e LAVORO MA assume un VALORE PERMANENTE nella vita di ogni persona garantendone SVILUPPO e SOSTEGNO NEI PROCESSI DI SCELTA

Le Linee guida intendono promuovere un SISTEMA INTEGRATO di orientamento centrato sulla persona e i suoi bisogni finalizzato a contrastare il disagio giovanile Finalizzato a favorire la piena occupabilità, l’inclusione sociale e il dialogo interculturale.

Tutto ciò deve tradursi in un: miglioramento del sistema di istruzione attenta riflessione dei servizi di orientamento disponibili nel territorio La scuola è il luogo dove ogni giovane potenzia le competenze di base e trasversali per sviluppare l’identità e l’autonomia Quindi Le Linee guida si rivolgono a TUTTE LE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO

L’ orientamento a SCUOLA Se è cambiata la società e il modo di intendere l’orientamento anche la scuola deve cambiare approccio, puntando su: La formazione iniziale e continua dei docenti L’innalzamento dei livelli di apprendimento Lo sviluppo delle competenze degli alunni L’apprendimento delle lingue straniere L’uso delle tecnologie

ORIENTAMENTO FORMATIVO ATTIVITA’ DI ACCOMPAGNAMENTO Alla scuola spetta il compito di realizzare attività di orientamento, finalizzate alla costruzione di competenze orientative, che si sviluppano attraverso ORIENTAMENTO FORMATIVO ATTIVITA’ DI ACCOMPAGNAMENTO

SCUOLA = luogo in cui si acquisiscono le competenze orientative Predisposizione di un curricolo formativo unitario e verticale che a vari livelli realizzi azioni di orientamento Insegnamento finalizzato al valore orientativo delle singole discipline SCUOLA = luogo in cui si acquisiscono le competenze orientative Predisposizione di un PIANO inserito nel POF con l’indicazione degli standard minimi

Tale PIANO deve inserirsi in un quadro territoriale di interventi dove ogni soggetto contribuisce con la propria competenza. Il primo passo è l’analisi dei BISOGNI SOCIO-ECONOMICI del territorio e dei BISOGNI PERSONALI al fine di predisporre un servizio di qualità.

Il sostegno della scuola ai percorsi di orientamento a) TUTOR DELL’ORIENTAMENTO(figura di sistema) Funzioni: Organizzare/coordinare le attività di orientamento interne e relazionarsi con il gruppo dei docenti della commissione orientamento Organizzare/coordinare attività di orientamento per sia per studenti “plusdotati” sia per studenti in situazione di disagio Relazionarsi con gli altri attori della rete di orientamento nel territorio

b) FORMAZIONE DEI DOCENTI La scuola deve investire sulla formazione iniziale e continua di tutti i docenti per i docenti di nuova nomina: Moduli di formazione iniziale obbligatoria (centrati su: didattica orientativa, TIC, tecniche e metodologie di orientamento…) Per i docenti in servizio: Percorsi di formazione (con approfondimenti su conoscenza del contesto socio economico, del mondo del lavoro, e dell’imprenditorialità…)

c) CULTURA DEL LAVORO E DELL ’IMPRENDITORIALITA COME PARTE INTEGRANTE DELL’ORIENTAMENTO L’orientamento non può essere limitato alla dimensione psicologica e individuale della conoscenza di se’, ma deve estendersi alla comunità di appartenenza, all’identità sociale e professionale. La scuola deve attivare specifici progetti di imprenditorialità, esperienze del mondo nel lavoro (visite, alternanza, tirocini) idonei a sviluppare competenze come: comunicare in pubblico, risolvere problemi, progettare innovando

d) documentazione dei percorsi e delle attività di orientamento Tale percorso attivato dalla scuola deve essere documentato nelle sue fasi essenziali - a partire dalla scuola dell’infanzia - per garantire: continuità, trasparenza, monitoraggio sistematico. Tutto ciò può essere fatto attraverso specifici archivi (anche via web)

e) Sensibilizzazione/formazione dei genitori La famiglia dà un contributo essenziale all’educazione dei ragazzi ed è corresponsabile nelle azioni di orientamento promosse dalla scuola e per questo saranno attivati: Corsi di formazione rivolti ai genitori  per supportare i giovani nelle scelte Consulenza psicologica e/o colloqui individuali in caso di specifiche esigenze o nei casi di rischio o di abbandono scolastico

Orientamento permanente e inclusione sociale Per creare un sistema integrato di orientamento è necessario creare una continuità dove ogni soggetto abbia la propria responsabilità: Famiglia Scuola  deve tener conto dei cambiamenti del mondo del lavoro e garantire l’inclusione sociale attraverso Territorio

Il potenziamento della collaborazione con il mondo del lavoro, dell’associazionismo, del terzo settore, nella progettazione e nella valutazione La creazione di laboratori di per lo sviluppo delle abilità imprenditoriali Lo sviluppo di stage e tirocini (Scuola Secondaria di II grado) Diffusione dell’apprendistato L’individuazione delle pratiche migliori per ragazzi a rischio e plusdotati

Orientamento e Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) Tenendo conto dei cambiamenti della società e del mondo del lavoro si comprende l’importanza delle TIC in un percorso di orientamento. Occorre dunque: Garantire a tutti gli studenti l’accesso al web e alle risorse tecnologiche Promuovere la formazione dei docenti