La Seconda Guerra Mondiale
La Seconda Guerra Mondiale
La politica espansionistica della Germania Nella seconda metà degli anni Trenta la Germania nazista avvia una politica espansionistica aggressiva. Nel 1938 Hitler procede all’annessione dell’Austria e dei Sudeti. Per arginare l’espansionismo nazista si tiene una conferenza internazionale a Monaco di Baviera. Nel 1939, però, le truppe naziste occupano la Boemia e la Moravia.
L’invasione della Polonia Nell’agosto del 1939 Hitler stipula con l’URSS un patto di non-aggressione che prevede anche la spartizione della Polonia. Il 1° settembre 1939 i carri armati tedeschi invadono la Polonia, mentre i Russi attaccano il Paese da est. Due giorni dopo Francia e Inghilterra dichiarano guerra alla Germania. L’Europa è di nuovo in guerra.
L’occupazione della Francia Hitler occupa la Danimarca e la Norvegia e invade la Francia da nord passando per il Belgio, il Lussemburgo e l’Olanda: le truppe alleate non riescono a fermare l’avanzata delle truppe tedesche; il 14 giugno i tedeschi entrano a Parigi e occupano militarmente la Francia settentrionale. Nel Sud della Francia nasce la repubblica collaborazionista di Vichy.
L’Italia in guerra Il 10 giugno 1940 Mussolini dichiara guerra alla Francia e dà inizio alla cosiddetta “guerra parallela”. Le truppe italiane: attaccano le colonie inglesi in Africa settentrionale; invadono la Grecia. Poiché l’esercito italiano è inadeguato, sia in Grecia sia in Africa i tedeschi intervengono a sostegno degli italiani.
La battaglia d’Inghilterra Nell’autunno del 1940 Hitler lancia una massiccia operazione aerea contro la Gran Bretagna: l’aviazione inglese infligge pesanti perdite a quella tedesca; i nazisti devono accantonare l’idea di invadere l’isola. Nel marzo del 1941 gli USA concedono aiuti economici alla Gran Bretagna, che così riesce a resistere meglio alla pressione militare nazista.
L’invasione dell’URSS Nella primavera del 1941 Hitler, per impadronirsi dei giacimenti petroliferi del Caucaso, pianifica l’ attacco all’URSS. Il 22 giugno 1941 la Germania attacca a sorpresa l’Unione Sovietica: l’avanzata tedesca è rallentata dall’inverno; la Wehrmacht si trova a presidiare un fronte molto lungo in condizioni climatiche terribili.
Gli USA in guerra Nel Pacifico l’espansionismo del Giappone si scontra con quello statunitense: il 7 dicembre 1941 l’aviazione giapponese attacca la flotta americana alla fonda a Pearl Harbor, nelle Hawaii; il giorno successivo gli USA e la Gran Bretagna dichiarano guerra al Giappone; l’11 dicembre la Germania e l’Italia dichiarano guerra agli USA.
1942: l’andamento della guerra A metà del 1942 la Germania controlla l’intera Europa continentale e gran parte dell’Africa settentrionale: i nazisti governano i territori occupati con una ferrea organizzazione poliziesca; in molti Paesi sono nati governi collaborazionisti e in altri sono al potere regimi alleati della Germania. Nel Pacifico, l’avanzata del Giappone minaccia l’India britannica e l’Australia.
Il “nuovo ordine” tedesco Il regime nazista impone nell’Europa occupata il “nuovo ordine” prospettato da Hitler nel Mein Kampf. Le leggi antisemite vengono estese a tutti i territori occupati. Soprattutto nell’Europa orientale, il “nuovo ordine” si traduce nel tentativo di sterminare le popolazioni considerate “razzialmente inferiori”.
La Shoa Gli ebrei dell’Europa orientale vengono rinchiusi nei ghetti, dove, in condizioni di vita disumane, muoiono migliaia di persone. I sopravissuti dei ghetti e gli ebrei provenienti dai Paesi occidentali occupati dai nazisti vengono deportati. Nei campi di sterminio (lager) più di 5 milioni di ebrei trovano la morte nelle camere a gas.
1942-1943: la svolta A partire dalla seconda metà del 1942 il conflitto ha una svolta: nel giugno del 1942 gli americani sconfiggono la flotta giapponese presso le isole Midway; nel febbraio del 1943 i tedeschi sono costretti alla resa a Stalingrado; nel maggio del 1943 gli inglesi riprendono il controllo dell’intera Africa settentrionale.
Lo sbarco in Sicilia e la caduta del fascismo Nella notte tra il 9 e il 10 luglio 1943 le truppe alleate sbarcano in Sicilia. Fra il 24 e il 25 luglio il Gran Consiglio del fascismo sfiducia il Duce, che viene arrestato. Il maresciallo Badoglio, nuovo primo ministro: sostiene di voler continuare la guerra a fianco della Germania; ma in segreto tratta un armistizio con gli Alleati.
La Repubblica di Salò L’8 settembre 1943 viene dato l’annuncio dell’armistizio firmato dall’Italia con gli Alleati: il re e Badoglio fuggono nelle regioni già liberate dagli Alleati; i tedeschi occupano l’Italia centro- settentrionale e liberano Mussolini; nel Nord Italia nasce la Repubblica sociale italiana, con capitale Salò.
La resistenza partigiana Sulle montagne e nelle città si formano nuclei di resistenza partigiana: composti da antifascisti, soldati sbandati, studenti; guidati dal Comitato di liberazione nazionale (CLN), in cui confluiscono tutti i partiti antifascisti. Nel 1944 i partiti del CLN si impegnano a lavorare insieme alla monarchia per la liberazione del Paese.
Dalla “linea Gustav” alla “linea gotica” Nell’Italia centro-meridionale i tedeschi si attestano lungo la “linea Gustav”, che viene sfondata nella primavera del 1944. Gli Alleati avanzano rapidamente verso nord e occupano Roma il 4 giugno e Firenze l’11 agosto. I tedeschi fermano l’avanzata alleata sull’Appennino tosco-emiliano e si attestano lungo la “linea gotica”, che corre fra Rimini e Massa.
Lo sbarco in Normandia Il 6 giugno 1944 le forze alleate effettuano uno sbarco in Normandia con grande dispiegamento di mezzi. I tedeschi si trovano stretti in una morsa: a ovest gli angloamericani avanzano verso Parigi; a sud prosegue l’avanzata in Italia; a est l’Armata rossa invade la Polonia.
25 aprile 1945: l’Italia è libera Il 25 aprile 1945 il Comitato di liberazione nazionale proclama l’insurrezione popolare. Mussolini tenta la fuga in Svizzera ma viene arrestato dai partigiani e fucilato il 28 aprile. Il suo cadavere viene esposto al pubblico ludibrio in piazzale Loreto a Milano. Il 29 aprile le truppe nazifasciste chiedono la resa.
La caduta del Terzo Reich Tra l’estate del 1944 e la primavera del 1945 vengono liberati Francia, Belgio e Olanda e l’offensiva antinazista giunge al termine: da est continua l’avanzata sovietica, che nel maggio 1945 mette sotto assedio Berlino. da ovest gli alleati proseguono la marcia verso la capitale tedesca. Il 30 aprile Hitler si suicida nel bunker della Cancelleria a Berlino; il Terzo Reich è costretto alla resa.
La fine della guerra Il Giappone, ormai solo a contrastare l’offensiva americana, si prepara a una lunga e drammatica resistenza. Poiché occupare il Giappone è un’operazione troppo complessa, gli americani decidono di sganciare due bombe atomiche sulle città di Hiroshima e Nagasaki, il 6 e il 9 agosto 1945. Il 14 agosto il Giappone si arrende. La guerra è davvero finita.