Malala Il premio Nobel
Malala è nata il 12 luglio 1997 ed ha vissuto, con sua madre suo padre e 2 fratelli, nella piccola città di Mingora, nella valle del Swat, in Pakistan. Ha iniziato molto presto ad andare nella scuola diretta da suo padre, era molto brava nello studio.
Un giorno un gruppo di terroristi, chiamati talebani, entrarono nella classe dove c’era Malala. Essi minacciarono le ragazze e dissero che le femmine non avevano il diritto di imparare. Malala e alcune sue amiche però continuarono ad andare a scuola.
Ma Malala è una ragazza coraggiosa, non aveva paura e, nonostante le minacce, fece sentire la sua voce e diceva anche in pubblico: -Ho il diritto di studiare. -Ho il diritto di giocare. -Ho il diritto di cantare. -Ho il diritto di parlare. -Ho il diritto di andare al mercato. -Ho il diritto di dire quello che penso.
Qualche tempo dopo Malala stava tornando a casa con l’autubus: si accorse preoccupata che quel giorno la strada era molto meno trafficata del solito. All’improvviso arrivavano i talebani e fermarono l’autobus puntando la pistola verso l’autista.
Poi, con violenza, salirono sul bus e chiesero dov’era Malala. Tutti i ragazzi erano terrorizzati. I talebani puntarono le armi e spararono. Malala e due sue amiche furono colpite.
L’autobus portò Malala al piccolo ospedale della città, poi con un elicottero la trasferirono in un ospedale più grande perchè le ferite erano molto gravi. Per fortuna la notizia si era diffusa in fretta nel mondo, molte persona si interessarono e Malala fu accolta in un ospedale inglese. Qui I medici riuscirono a salvarla.
Il 12 luglio 2013, giorno del suo sedicesimo compleanno, Malala parlò all’ Onu dell’ importanza dell’ istruzione delle bambine. La giovane ragazza raccontò la sua storia e concluse dicendo: “Un bambino, un insegnante, una penna e un libro possono cambiare il mondo”.
Il 10 ottobre 2014 Malala ha ricevuto il Premio Nobel per la pace, diventando con i suoi 17 anni, la più giovane vincitrice di un premio Nobel. È stato riconosciuto che Malala ha difeso, con le sue parole e il suo coraggio, il diritto all’ istruzione di tutti i bambini e le bambine.