Corso: Prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità e disciplina degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni.

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Corso: Prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità e disciplina degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni nella pubblica amministrazione. Docente: Dott.ssa Francesca Guido, Patrocinatore Legale del Foro di Pavia

Contenuti formativi Della giornata del 9/12/15 1. Anticorruzione negli appalti pubblici- modalità di scelta del contraente 2. Criterio dell’offerta nelle procedure ad evidenza pubblica 3. Applicazione delle misure anticorruzione nella gestione delle risorse umane e degli incarichi professionali 4. Applicazione delle misure anticorruzione nella gestione dei procedimenti urbanistici ed edilizi, autorizzativi e di controllo 5. Applicazione delle misure anticorruzione nelle attività di vigilanza e controllo e nei procedimenti sanzionatori Prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità – Disciplina obblighi di pubblicità nella P.A.- Dott.ssa Francesca Guido 3-9/12/2015 Slide 2

1. CONTRATTI STIPULABILI DALLA P.A. CONTRATTI TIPICI ATIPICI Appalti brokeraggio concessioni sponsorizzazione leasing- contratti di disponibilità DIFFERENZA TRA APPALTI E CONCESSIONI: Il corrispettivo della concessione di servizi o lavori consiste nel diritto di gestire l’opera accompagnato da un prezzo. RECENTI INTERVENTI DI RIFORMA 1) D.LGS. 33/2013: in attuazione della L. anticorruzione 190/2012 ; ha rafforzato gli obblighi di pubblicità delle Stazioni appaltanti con l’obbligo di pubblicare i documenti di programmazione delle opere pubbliche 2) D.L. 69/2013 :semplificazione in materia DURC che ha previsto l’acquisizione d’ufficio del documento dalle P.A. 3)L. 190/2014 (LEGGE DI STABILITA’ 2015) Split payment: è previsto il pagamento dell’IVA direttamente dalla P.A. all’Erario. Prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità – Disciplina obblighi di pubblicità nella P.A.- Dott.ssa Francesca Guido 3-9/12/2015 Slide 3

4) D.L. 90/2014 :MODIFICA ART. 38 E 46 COD. CONT. (D.LGS. 163/2006) ha potenziato ed incentivato le misure di lotta alla corruzione negli appalti pubblici, trasferendo le funzioni di vigilanza all’ANAC. Per gli appalti esposti al rischio di infiltrazioni mafiose si dispone che la comunicazione e l’infiltrazione antimafia liberatoria sia obbligatoriamente acquisita da P.A. attraverso la consultazione di un elenco disponibile presso ogni Prefettura di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa operanti in questi settori. In caso di indagini per reati particolarmente gravi che configurano condotte illecite da parte dell’impresa aggiudicataria di un appalto pubblico, il presidente dell’ANAC avrà poteri e doveri nei confronti del Prefetto. LEGGI COMUNITARIE DIRETTIVA 2014/23/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione DIRETTIVA 2014/24/UE sugli appalti pubblici DIRETTIVA 2014/25/UE sulle procedure di appalto per acqua,energia,trasporti IL COD. CONT. PUBBLICI è stato modificato tenendo conto delle Direttive Comunitarie. Si applica sia alle concessioni che agli appalti. APPALTI SOPRA SOGLIA MISTI APPALTI SOTTO SOGLIA SI APPLICA LA DIRETTIVA NON SI APPLICA LA DIR COMUN Le soglie in ambito Amministraz Comunale sono quelle previste dalle Lett B e C DIR/18/2004 OVVERO e Prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità – Disciplina obblighi di pubblicità nella P.A.- Dott.ssa Francesca Guido 3-9/12/2015 Slid e 4

FINI DELLE DIRETTIVE IN MATERIA APPALTI PRINCIPI GENERALI SIA PER APPALTI SOPRA SOGLIA CHE SOTTO SOGLIA (CGUE C324 /2000) : - Parità di trattamento - - non discriminazione - Proporzionalità - Trasparenza La P.A. è obbligata a «spezzare»gli appalti suddividendo in subappalti le opere di ingente valore economico al fine di garantire la libera concorrenza. PROCEDURA NEGLI APPALTI FASE PUBBLICA FASE PRIVATA (dalla delibera (inizia dallo All’aggiudicazione standstill- Definitiva) stipula del contratto) IN BREVE 1. DELIBERA A CONTRARRE : motivi della procedura ad evidenza pubblica) 2. PUBBLICAZIONE DEL BANDO DI GARA: dopo il D.lgs. 66/2014 modalità telematica e pubblicazione sulla G.U.. Il bando deve seguire modelli standard definiti dall’Autorità di Vigilanza, con cause tassative di esclusione dalle gare. I Comuni non capoluogo possono bandire gare d’appalto solo attraverso centrali di committenza. Prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità – Disciplina obblighi di pubblicità nella P.A.- Dott.ssa Francesca Guido 3-9/12/2015 Slide 5

REQUISITI PER PARTECIPARE ALLA GARA: MORALI FORMALI ECONOMICO/FINANZ. TECNICI insussistenza Di condanne penali Negli amministratori possesso requisiti SOA Possibilità di fornire autocertificazione, la cui falsa attestazione oltre alle sanzioni penali previste dal c.p. comporta il pagamento della sanzione garantito dalla cauzione provvisoria 3. SCELTA DEL CONTRAENTE: procedure aperte, ristrette e negoziate: le ultime hanno carattere eccezionale. I criteri di aggiudicazione ex artt D.lgs. 163/2006 sono i criteri del prezzo più basso e dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Le offerte anomale – perché troppo basse- sono soggette a verifica. 4. AGGIUDICAZIONE: provvisoria e definitiva dopo approvazione e trascorsi minimo 30 giorni. 5. STIPULA DEL CONTRATTO : trascorsi almeno 35 giorni( periodo di standstill) Prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità – Disciplina obblighi di pubblicità nella P.A.- Dott.ssa Francesca Guido 3-9/12/2015 Slide 6

2. CRITERIO DELL’OFFERTA NELLE PROCEDURE AD EVIDENZA PUBBLICA Il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa comporta una delibazione economica e qualitativa dell’offerta ex art. 83 cod. cont. La valutazione delle offerte tecniche deve precedere l’esame di quelle economiche (TAR. UMBRIA 484/2010)in modo da non influenzare le prime.- PRINCIPIO DI SEGRETEZZA DELLE OFFERTE (ART. 97 COST) ASTE ELETTRONICHE ART. 85 COD. CONT. sono utilizzabili quando le specifiche dell’appalto possono essere fissate in maniera precisa e la valutazione delle offerte possa avvenire automaticamente in modo elettronico. E’ possibile usare questa modalità in caso di procedure sia aperte che ristrette che negoziate. Consente lo snellimento delle procedure. Prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità – Disciplina obblighi di pubblicità nella P.A.- Dott.ssa Francesca Guido 3- 9/12/2015Slid e 7

3. ANTICORRUZIONE NELLA GESTIONE DEGLI INCARICHI PROFESSIONALI L.190/2012 D.LGS. 33/2013 PIANO TRIENNALE DI ROTAZIONE DI DIRIGENTI E DIPENDENTI PIANO TRIENNALE PREVENZIONE CORRUZIONE (P.T.P.C.): strumento per individuazione di misure concrete per prevenire la corruzione con l’indicazione di obiettivi, misure, tempistiche RESPONSABILI DELLA PREVENZIONE: 1- Responsabile Prevenzione da nominarsi presso ogni struttura pubblica i cui compiti non sono delegabili 2- Dipendenti che mantengono il personale livello di responsabilità in relazione ai compiti effettivamente svolti. COMPITO DEI DIRIGENTI - Attività informativa - Propongono le misure di prevenzione (art. 16 D.lgs. 165/2001) - Assicurano l’osservanza del Codice di comportamento - Adottano le misure gestionali Prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità – Disciplina obblighi di pubblicità nella P.A.- Dott.ssa Francesca Guido 3-9/12/2015 Slid e 8

ESEMPI DI MISURE GESTIONALI PREVENTIVE: (ARTT BIS D.LGS. 165/2001) AVVIO DI PROCEDIMENTI SOSPENSIONE/ROTAZIONE DISCIPLINARI PERSONALE DOVERI DEI DIPENDENTI - Osservanza misure contenute nel P.T.P.C. - Segnalare illeciti al Dirigente - Segnalare conflitto di interessi- INCARICHI ESTERNI – non è da considerarsi oggetto di conflitto di interessi o di comunicazione alla propria amministrazione la comunicazione dello svolgimento di un incarico gratuito svolto nel tempo libero non in concorrenza con l’attività svolta dall’ente di appartenenza STRUMENTI DI CONTRASTO DELLA CORRUZIONE ROTAZIONE DEI DIPENDENTI E DEI DIRIGENTI Prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità – Disciplina obblighi di pubblicità nella P.A.- Dott.ssa Francesca Guido 3-9/12/2015 Slide 9

COS’E’ CORRUZIONE NELL’AMBITO DELLA P.A.? CORRUZIONE= comportamenti tesi a subordinare l’interesse privato – anche in accordo con un extraneus- rispetto all’interesse generale. «L’alternanza tra più professionisti nell’assunzione delle decisioni e nella gestione delle procedure riduce il rischio che possano crearsi relazioni particolari tra amministrazioni ed utenti con l’aspettativa di risposte illegali improntate a collusione». ROTAZIONE NEI SETTORI ESPOSTI. LA ROTAZIONE PARTE DALLA RIFORMA BRUNETTA (D.LGS. 150/2009) Art. 16 co 1 d.lgs. 165/2001 Con provvedimento motivato deve essere fatto ruotare il personale coinvolto in procedimenti penali o disciplinari di natura corruttiva. CONTRASTA CON IL PRINCIPIO DI CONTINUITA’ DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA Prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità – Disciplina obblighi di pubblicità nella P.A.- Dott.ssa Francesca Guido 3-9/12/2015 Slide 10

ROTAZIONE DEGLI INCARICHI DIRIGENZIALI ART. 19 D.LGS. 165/2001 : Il conferimento di incarichi dirigenziali è connesso ad elementi legati alla professionalità acquisita dai dirigenti ed ai risultati conseguiti. LA ROTAZIONE E’ UNA MISURA ECCEZIONALE. FORMAZIONE IN HOUSE PER RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA ROTAZIONE E DOTARE DI CONOSCENZE E PERIZIE NECESSARI I DIPENDENTI TENUTI ALLO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA’ CONSIDERATE A RISCHIO. DURATA MINIMA DELL’IMPIEGO : 3 ANNI Prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità – Disciplina obblighi di pubblicità nella P.A.- Dott.ssa Francesca Guido 3-9/12/2015 Slide 11

4. MISURE ANTICORRUZIONE NELLA GESTIONE DEI PROCEDIMENTI URBANISTICI ED EDILIZI L. 150/2012 LA L. 190/2012 PREVEDE TRA I PLURIMI INTERVENTI IL MONITORAGGIO DEI PROCEDIMENTI EDILIZI E NELLO SPECIFICO: Per quelli a CARATTERE AUTORIZZATORIO Per quelli a CARATTERE ISPETTIVO (ES.PERMESSO DI COSTRUIRE) (ES. ABUSI EDILIZI) Ciascun responsabile di servizio è tenuto Ciascun responsabile deve registrare Ad ordinare in una banca dati tutti le seguenti informazioni: n. protocollo, I procedimenti assegnati con data segnalazione, verbale autorità, Numero di protocollo oggetto istanza, tecnico, data sopralluogo, data sanatoria, data provvedimento repressivo adottato FORMAZIONE SPORTELLO UNICO Assegna i procedimenti Prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità – Disciplina obblighi di pubblicità nella P.A.- Dott.ssa Francesca Guido 3-9/12/2015 Slide 12

CONDONO L. 47/1985- L. 724/ /2003 Perdono ex lege per la realizzazione sine titulo abilitativo di un manufatto in contrasto con le prescrizioni urbanistiche Tempistiche di evasione della pratica e documentazione necessaria e facoltativa - Integrazione della domanda entro 120 giorni e pagamento della II rata dell’oblazione -MANCATO PAGAMENTO- SANZIONE MULTA+ DINIEGO CONDONO ACCERTAMENTO DI CONFORMITA’ ART. 36 D.P.R. 380/2001 Accertamento ex post della conformità dell’intervento edilizio realizzato senza preventivo titolo abilitativo Prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità – Disciplina obblighi di pubblicità nella P.A.- Dott.ssa Francesca Guido 3-9/12/2015 Slide 13

5.ANTICORRUZIONE NEI PROCEDIMENTI SANZIONATORI D.LGS. 33/2013 ART ART. 47 CO 1 SANZIONE PER MANCATA COMUNICAZIONE DEI DATI Ufficio competente a vigilare sul rispetto degli obblighi di pubblicazione dei dati previsti dalla normativa trasparenza. Mancata pubblicazione Per omessa comunicazione del titolare dell’incarico delle informazioni- avvio procedimento sanzionatorio - Mancata pubblicazione per omissione parziale dovuta a mancanza del Responsabile Territoriale ma con corretta comunicazione dell’Amministrazione- viene ordinato di pubblicare le info mancanti SANZIONE NOTIFICATA ENTRO 90 GG DAL RICEVIMENTO DELL’ATTESTAZIONE DEL RESPONSABILE TERRITORIALE- 30 gg per produzione memorie da parte della P.A. – PAGAMENTO SANZIONE Prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità – Disciplina obblighi di pubblicità nella P.A.- Dott.ssa Francesca Guido 3-9/12/2015 Slide 14

2. SANZIONI EX ART 47 CO 2 PER VIOLAZIONE DEGLI OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE E PUBBLICAZIONE -L’Ufficio che verifichi la mancata pubblicazione e/o comunicazione chiede al Responsabile Territoriale di attestare il nominativo del responsabile dell’omissione (ES. AMMINISTRATORI SOCIETARI) - ARCHIVIAZIONE - AVVIO PROCEDIMENTO SANZIONATORIO ENTRO 90 GG COME PER IL PUNTO PRECEDENTE N.B. NEL CASO DI MANCATO PAGAMENTO DELLA SANZIONE GLI ATTI VENGONO TRASMESSI AL PREFETTO Prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità – Disciplina obblighi di pubblicità nella P.A.- Dott.ssa Francesca Guido 3-9/12/2015 Slide 15

PROCEDIMENTO 1. VIGILANZA SU SEGNALAZIONE O D’UFFICIO SVOLTA DALL’A.N.A.C. D.lgs. 33/2013 L’Autorità vigila sull’esatto adempimento degli obblighi di pubblicazione d’ufficio o su segnalazione sui siti istituzionali delle amministrazioni TERMINI: 31.01: PUBBLICAZIONE DI - GRIGLIA DI RILEVAZIONE - DOCUMENTO DI ATTESTAZIONE - SCHEDA DI SINTESI 2. CONTROLLO DOCUMENTALE Il controllo documentale verrà eseguito dalla Guardia di Finanza. Prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità – Disciplina obblighi di pubblicità nella P.A.- Dott.ssa Francesca Guido 3-9/12/2015 Slide 16

GRAZIE E ARRIVEDERCI!!! Ulteriori approfondimenti saranno disponibili sul sito SITO ISTITUZIONALE Prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità – Disciplina obblighi di pubblicità nella P.A.- Dott.ssa Francesca Guido 3-9/12/2015 Slide 17