Il secondo dopoguerra
Il secondo dopoguerra
Una pace armata 15 agosto 1945 il Giappone si arrende 6 agosto 1945 gli USA sganciano la bomba atomica su Hiroshima 9 agosto 1945 una seconda bomba viene sganciata su Nagasaki 100.000/200.000 le vittime dirette dell’esplosione incalcolabile il numero delle vittime da radiazioni 15 agosto 1945 il Giappone si arrende Il secondo dopoguerra
Il secondo dopoguerra Germania 5 milioni di morti produzione industriale ridotta ad 1/3 rispetto al 1936 11 milioni di profughi il territorio diviso fra le quattro potenze vincitrici Polonia 6 milioni di morti Jugoslavia 1.690.00 vittime Gran Bretagna 14 miliardi di sterline investite per la guerra = 3 anni di reddito nazionale 4 miliardi di dollari di debito con gli USA Il secondo dopoguerra
Il secondo dopoguerra Il secondo dopoguerra
Trattati di definizione dei confini d’Europa dopo la distruzione, la ricostruzione Trattati di definizione dei confini d’Europa Londra settembre 1945 Mosca dicembre 1945 Parigi luglio 1945 New York 24 ottobre1945 NASCE L’ONU Il secondo dopoguerra
La guerra fredda Capitalismo Democrazia parlamentare Libero mercato Controllo economico del mondo Capitalismo Dittatura del proletariato Abolizione della proprietà privata Controllo militare del mondo 15 marzo 1946 «Un’ombra è calata sulla scena di recente […]. Da Stettino, sul Baltico, a Trieste, sull’Adriatico, una cortina di ferro è calata sul continente europeo» (W. Churchill) Il secondo dopoguerra
Anni del boom economico Quando termina il “dopoguerra”? Anni del boom economico 1945 - 1968 2 giugno1946 Proclamazione della Repubblica Unità delle forze antifasciste Affermazione del liberalismo democratico Conservazione di alcune strutture burocratiche preesistenti Intensificazione dello scontro di classe Affermazione della DC (1948) Affermazione di nuovi valori Inizia una progressiva apertura dei mercati Si impone il modello degli USA Il comunismo si avvia verso il declino Il secondo dopoguerra
Gli anni Cinquanta In Italia Inizia in Italia il miracolo economico Forti tensioni sociali, fra una classe operaia sempre più numerosa e una borghesia in ascesa Il partito comunista è diviso fra un’anima rivoluzionaria e una più riformista Lo sviluppo economico e urbanistico è rapido e caotico, fortemente diversificato fra Nord e Sud Si manifesta il problema dell’abuso edilizio Esplode il fenomeno dell’emigrazione, dalle campagne alle città e dal Sud al Nord Nel Mondo Negli Usa inizia la stagione Il 5 marzo 1953 muore Stalin e si avvia il processo di destalinizzazione • L’Urss costituisce il Patto di Varsavia con i paesi satelliti Le rivolte di Polonia e Ungheria sono represse con i carri armati 1957: Nasce a Roma la Comunità economica europea 1959: a Cuba Fidel Castro rovescia il regime di Batista Il secondo dopoguerra
Gli anni Sessanta In Italia Nel Mondo Giovanni XXIII apre la Chiesa alle sfide della modernità, convocando il Concilio vaticano II (1962-65) I socialisti, separatisi dai comunisti, entrano nella compagine di governo con Aldo Moro (dicembre 1963) Viene istituita la scuola media unificata e abolito l’avvia-mento professionale L’Arno straripa a Firenze: dal mondo affluiscono masse di giovani volontari per salvare il patrimonio artistico 1968: scoppia la contestazione studentesca 1969: autunno caldo. Il 12 dicembre esplode un ordigno in Piazza Fontana a Milano Nel Mondo 1961: Yuri Gagarin è il primo uomo nello spazio; ad agosto inizia la costruzione del muro di Berlino Usa e Urss s’impegnano a sospendere gli esperimenti nucleari; Martin Luther King marcia a Washington Mary Quant inventa la minigonna La Olivetti inventa il primo personal computer In Cecoslovacchia scoppia la Primavera di Praga atista Il secondo dopoguerra
L’Italiano verso l’omologazione 16 dicembre 1964: Pasolini pubblica su “La Rinascita” un intervento sulle Nuove questioni linguistiche Metà anni Sessanta: esplode il dibattito intorno alla nuova questione della lingua Lo sviluppo della tecnica e i mezzi di comunicazione di massa porteranno inesorabilmente l’italiano verso l’omologazione. P. P. Pasolini Non bisogna combattere contro la tecnica, ma contro l’antilingua burocratica. La buona lingua richiede precisione. I. Calvino Il secondo dopoguerra
Parola d’ordine: l’impegno! Il nuovo ruolo dell’intellettuale Parola d’ordine: l’impegno! DURANTE IL FASCISMO DURANTE IL FASCISMO Disimpegno degli intellettuali Controllo dell’informazione e della cultura Demistificazione del reale Nazionalismo e centralismo Impegno degli intellettuali Conflitto fra politica e cultura Poetica realistica Cosmopolitismo e localismo Le contraddizioni… Con lo sviluppo del mercato editoriale, l’intellettuale è sempre più dipendente dalla realtà economica e politica La rivendicazione dell’autonomia dell’intellettuale porta inevitabilmente allo scontro con il potere, anche quello teoricamente “amico”: ne conseguono frammentazione e litigiosità L’universo letterario è diviso fra spinte centripete e centrifughe: invito alla coesione e individualismi Il secondo dopoguerra
Tra cosmopolitismo e provincialismo Si afferma il mito americano Invito alla tutela delle tradizioni Dialettismi, atteggiamenti nostalgici, diffidenza per il progresso neorealismo La cultura italiana si apre al confronto internazionale Luciano Anceschi Anceschi sulle pagine del «Verri» invita a un nuovo sperimentalismo Queste nostalgie non implicano però il culto della tradizione letteraria 1963 Nasce il Gruppo 63 Il secondo dopoguerra
Gli apporti stranieri Esistenzialismo Nouveau roman Strutturalismo Modernismo Angry young men Beat generation Teatro epico Nuovo marxismo critico (Scuola di Francoforte) Gruppo 47 Il secondo dopoguerra