LA LUNA E I FALO’ Cesare Pavese.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
A cura delle ragazze del Liceo Classico Rosa di Susa
Advertisements

NICCOLO' AMMANITI.
Lavoro realizzato da Vichi Sara
Il piccolo principe.
Un Don per amico La storia di Don Luigi Palazzolo.
Lavoro Di Italiano! Kapponi Riccardo & Satweender Singh.
Raccontiamo storie.
LA STORIA DI MOSE’.
Questa è la storia di due fratelli che vissero insieme d’amore e d’accordo per molti anni. Vivevano in cascine separate, ma un giorno…
QUELLE DUE.
Santo Stefano Belbo (Cuneo) 1908
CANZONI.
xIIIDOMENICADEL TEMPO ORDINARIO ANNO B ANNO B Mc 5,21-43.
TRA STORIA E MODERNITA. Ora ti raccont o. Sai la novità? Cosa è successo?
IO NON HO PAURA Autore : Niccolò Ammaniti.
ARIANNA LEGGI LA STORIA I PERSONAGGI.
Piccole strategie di apprendimento
In un villaggio della Spagna, la figlia di un uomo chiese al sacerdote che si recasse a casa sua per un momento di preghiera con suo padre che era molto.
LA STORIA DI PEPE.
R O B.
Per te … tutto il bene del mio cuore!.
TU SEI SPECIALE.
DAL LIBRO AMERICANO "DISORDER IN THE COURT".
Credi nella forza mentale. Nel potere del pensiero positivo
Cerca di arrivare a 12, numero magico.
LA STORIA DI ANDRE’.
Prenditi il tempo per leggere questo messaggio
Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria
I PERSONAGGI E LA LORO CARATERIZZAZIONE
G I O R N D N A T L E.
Intrattenimento.
Ho bisogno d’incontrarti nel mio cuore, di trovare te di stare insieme a te
Rob è il tipo di persona che ti fa piacere odiare:
Parola di Vita Aprile 2010.
Routine.
...Una storia d’amore e di aiuto reciproco
Il figliol prodigo.
ELETTRA Il dramma si ispira al racconto della vendetta dell’uccisione di Agamennone, trattato già da Eschilo nelle Coefore e da Sofocle nell’Elettra.
Nel campo di un convento di monaci francescani, vi era un pero selvatico. Il monaco che si occupava del campo lo osservava da alcuni anni ed era preoccupato,
L’INCONTRO CON ALTRE CULTURE
In un villaggio della Spagna, la figlia di un uomo chiese al sacerdote di recarsi a casa sua per un momento di preghiera con suo padre che era molto malato.
Rob è il tipo di persona che ti fa piacere odiare:
LA STORIA DI PEPE.
Basta poco per torturare un uomo...
Così ridono in Brasile Si ringrazia per la collaborazioe l’amico João Mestriner – Pirangi SP Traduzione dal Portoghese : ITALBIT by Vittorio.
Parola di Vita Aprile 2014.
Mastellina Tanti, tanti anni fa, in un piccolo villaggio, vivevano un uomo e una donna. Prima essi avevano abitato in una città, in un palazzo bello e.
La letteratura al confino.
II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
IL FORNO.
L'ottimista.
IL PERFETTO COMUNICATORE
che piacere sentirti dopo tanto tempo!
LO SPECCHIO.
Studiare pagg ; ; ; 665; CESARE PAVESE Studiare pagg ; ; ; 665;
Se lo vuoi, anche tu puoi celebrare il Natale così come ti trovi, essendo quello che sei e non diverso né migliore, poiché il Dio infinito é eternamente.
Lettera ad un amico handicappato.
Routine
Gesù a 12 anni. Gesù a 12 anni Il Vangelo non ci racconta molte cose dell'infanzia di Gesù Il Vangelo non ci racconta molte cose dell'infanzia di Gesù.
R O B.
ARTURO.
Diritti dei minori e i social network Nell'ambito dei social network, compare anche l’argomento dei diritti del fanciullo; alcuni vengono violati, altri.
QUELLO CHE HAI OGGI… …DI CHI SARÀ DOMANI?
(1992) Giovedì 12 novembre 2015 Spunti di riflessione Prof.ssa Migliorato Eliana.
Che le parole possano ferire è risaputo, ma che arrivino persino al paradosso di uccidere è ciò che scopriamo leggendo il romanzo triller di Chuck Palaniuk.
Al ritorno trova suo padre, e con profonda umiltà gli dirà di aver peccato contro il cielo e contro di lui, e di sentirsi inde­gno di essere accolto come.
Ultimo romanzo vi ha lavorato dal 18 sett. al 9 nov. 1949, concluso quindi in tempi brevissimi CESARE PAVESE Brevità si deduce da: "Il mestiere di vivere"
Beati quelli che sono poveri davanti a Dio perché Dio offre a loro il suo regno La ricchezza è pericolosa Perché diventa un idolo Perché fa sentire potenti.
ADOZIONE E ADOLESCENZA: LA COSTRUZIONE DELL’IDENTITÀ E RICERCA DELLE ORIGINI DOTT. CARLOS A. PEREYRA CARDINI - PROF.SSA ALESSANDRA FERMANI PROF.SSA MORENA.
LA REALTA’ CONTADINA.
Transcript della presentazione:

LA LUNA E I FALO’ Cesare Pavese

Cesare Pavese Cesare Pavese nasce il 9 settembre 1908 a Santo Stefano Belbo località piemontese in cui è ambientato il romanzo. Studia a Torino dove si laurea in lettere, qui insegna per un breve periodo, poi quando sorge la casa editrice Einaudi ne diventa uno dei principali animatori e dirigenti. Nel 1935 viene arrestato per antifascismo e fu confinato a Brancaleone Calabro. Nel 1941 esce il romanzo breve “Paesi tuoi”, esordio narrativo di Pavese Dopo la guerra si apre, per Pavese, una stagione di febbrile produzione che porta alla pubblicazione di numerose opere tra cui “Dialoghi con Leuco’ “ probabilmente l’opera più cara a Pavese. Nel 1949 esce “La Bella Estate” che gli vale il Premio Strega Nel 1950 esce il romanzo in questione: “La luna e i falò” Appena quattro mesi dopo Cesare Pavese viene trovato morto suicida in una camera d’albergo a Torino con solo un’annotazione sulla prima pagina dei “Dialoghi con Leucò “ “Perdono tutti e a tutti chiedo perdono …”

LA LUNA E I FALO’ Pavese ebbe la prima idea di scrivere il romanzo “La luna e i falò” nel luglio del 1949. Infatti in una lettera dello stesso anno scrive “Io sono come pazzo perché ho avuto una grande intuizione – quasi una mirabile visione (naturalmente di stalle, sudore, contadinotti, verderame e letame ecc.) su cui dovrei costruire una modesta Divina Commedia. Ci penso sopra, e tutti i giorni diminuisce la tensione – che alle visioni siano necessarie le Beatrici? Bah, si vedrà.” Fondamentale inoltre per la stesura del romanzo fu l’amico Pinolo Scaglione che fornì a Pavese le informazioni sulla vita contadina nel Belbo.

Genere: Romanzo neorealista Ambientazione: Langhe, regione piemontese racchiusa tra il corso del fiume Belbo e del Tanaro Trasposizione cinematografica: “La luna e i falò” ispirò il film del 1978 “Dalla nube alla Resistenza”

Riassunto Il protagonista, un trovatello soprannominato Anguilla fa ritorno nei luoghi della sua infanzia dopo essere emigrato in America. Riaffiorano così, nella memoria, gli anni dell'infanzia e della giovinezza. Tra le persone che conosceva è rimasto solo Nuto, il compagno di un tempo, con cui vengono rivissute le vicende del passato e da cui verrà messo al corrente di tutti fatti accaduti nei suoi anni di assenza. Egli viene così informato delle sventure che hanno colpito le persone a lui care. Nel frattempo il protagonista ha conosciuto Cinto, un povero ragazzo storpio, che è costretto a subire i maltrattamenti del padre, il Valino. Questi, vittima della miseria e colpito da un'improvvisa crisi di follia, dà fuoco all'abitazione. Solo Cinto riesce a salvarsi che viene affidato alle cure di Nuto.

Personaggi principali Anguilla: è il protagonista e il narratore della vicenda. Risente moltissimo della sua esistenza da “bastardo”, priva di legami. Dopo aver trovato fortuna in America decide di tornare per cercare la propria identità e ricercare le proprie radici. Nuto: amico intimo di Anguilla e maestro di vita nel tempo dell’infanzia, rappresenta per il protagonista un’ideale di vita. Cinto: è un ragazzino con una malformazione alle gambe molto caro ad Anguilla che cercherà di essere per Cinto quello che Nuto è stato per lui. “Avrà avuto dieci in anni e vederlo su quell’aia era come vedere me stesso”

Personaggi Secondari Padrino: la prima figura “paterna” per Anguilla. Sarà lui ad adottarlo Sor Matteo: lasciato dal Padrino, Anguilla troverà lavoro presso Sor Matteo come servitore. Silvia, Irene e Santa: sono le figlie di Sor Matteo a cui Anguilla è molto legato. Tutte e tre in tempo di guerra, per motivazioni diverse, vengono uccise. Sarà Nuto a raccontare ad Anguilla le loro vite.

Tematiche Tema della solitudine Tema della ricerca di un’identità Tema della morte Tema del mito americano (secondario)

Tema della solitudine Il tema della solitudine è un tema esistenziale molto forte in Pavese che non riesce ad adattarsi fino in fondo all'ambiente cittadino e politico che lo circonda. La stessa sensazione di desolazione provata nell'enorme distesa dell'America porta Anguilla a ricercare le Langhe negli Stati Uniti stessi e non trovandole decide di ritornare. E’ una sensazione, quella della solitudine, che conosce anche Cinto. Egli è escluso dagli altri siccome risente di una malformazione alle gambe. Questo è ancora un punto di incontro tra Anguilla e Cinto

Tema della ricerca di un’ identita’ Sarà la solitudine unito al sentimento di ricerca di radici e di identità a riportare Anguilla nelle Langhe. “…un paese vuol dire non essere mai soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo che anche quando non ci sei resta ad aspettarti. Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via”.

Tema Della morte Tutte le persone legate all’infanzia di Anguilla, escluso Nuto, sono morte. Sarà con la morte della più piccola delle tre sorella, Santa, ad Anguilla molto cara, che il romanzo si conclude. “Nuto s'era seduto sul muretto e mi guardò col suo occhio testardo. Scosse il capo. - No, Santa no, - disse, - non la trovano. Una donna come lei non si poteva coprirla di terra e lasciarla così. Faceva ancora gola a troppi. Ci pensò Baracca. Fece tagliare tanto sarmento nella vigna e la coprimmo fin che bastò. Poi ci versammo la benzina e demmo fuoco. A mezzogiorno era tutta cenere. L'altr’anno c'era ancora il segno, come il letto di un falò.”

Tema del mito americano Nel dopoguerra il tema del mito americano era molto forte ed è forte anche in questo romanzo. Anguilla dopo aver fatto fortuna in America quando torna nelle Langhe è visto dagli abitanti di quelle zone con un misto di ammirazione, stupore ed invidia.

Il titolo Il titolo “la luna e i falò” richiama le credenze della popolazione contadina, che, anche dopo anni, dopo la guerra, crede che il risultato positivo o negativo del raccolto sia determinato dalla posizione della luna e dai falò. Il protagonista, prima di partire, credeva a queste superstizioni, pensava e viveva come tutti i contadini del paese. Al suo ritorno a casa, dopo aver fatto fortuna oltreoceano, ormai cresciuto anche intellettualmente, non crede più in queste cose, ma si rende conto che la mentalità contadina non è affatto cambiata, credono ancora alle stesse superstizioni, si comportano ancora allo stesso modo, ma forse capisce anche che la sua vita perde di sapore e di significato senza “la luna” e i “falò”.

Stile Tutta la vicenda si alterna tra il piano della contemporaneità e il piano del passato. Vi è una saldatura molto forte tra memoria e presente su cui si basa tutta la storia. Il romanzo è ricco di lunghi di flashback La lingua è semplice con l’utilizzo di termini provenienti dal dialetto piemontese. Lo stile è asciutto, rapido e netto

Commento Secondo me la grandezza di Pavese in questo romanzo sta nell’aver dipinto una serie di personaggi molto profondi, nessuno di loro è banale o semplice, tutti sono caratterizzati psicologicamente e hanno una loro filosofia. Anche Nuto nonostante creda ancora nelle superstizioni e nella potenza magica del rituale dei falò è da un certo punto di vista il più saggio tra gli abitanti delle Langhe, forse ancora più di Anguilla. Nuto faceva parte della resistenza, è un sognatore, vuole cambiare il mondo anche nel suo piccolo.

Commento Altro punto fondamentale nella narrazione di Pavese e nella sua abilità sta nell’aver creato un insieme di personaggi con un unico scopo: la felicità. Lo scopo del romanzo è quello di fare emergere attraverso gli occhi e la cultura del protagonista come ogni uomo e ogni donna, cerchi una strategia per arrivare a soddisfare i propri bisogni interni, mettere a fuoco la propria esperienza e realizzare i propri sentimenti, cioè in una parola la felicità. Anguilla esplicita apertamente questo obiettivo quando dice: “Capii che Nuto aveva davvero ragione quando diceva che vivere in un buco o in un palazzo è lo stesso, che il sangue è rosso dappertutto, e tutti vogliono essere ricchi, innamorati, fa fortuna”.

FINE