LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Prof. Filippo Maraniello
IL SISTEMA FEUDALE Il sistema feudale si basava su una serie di rapporti personali e patrimoniali tra: Il sovrano e i suoi vassalli I vassalli e i loro contadini I vassalli promettevano fedeltà al proprio sovrano e si obbligavano a fornire “auxilium et consilium”(aiuto: finanziario, militare e consultazioni). Il sovrano garantiva al vassallo la sua protezione e l’assegnazione di un feudo. Il feudo (costituito quasi sempre da una assegnazione di terra) non era di proprietà del vassallo e la concessione poteva essere revocata in qualsiasi tempo. I feudi successivamente divennero ereditari e, previo consenso del sovrano , anche vendibili ad altri o frazionabili ad altri vassalli (cdt.valvassori)
IL SISTEMA FEUDALE (segue) Le terre del feudo erano divise in più parti: Riserva dominica: che il signore faceva coltivare dai suoi servi; I mansi: che erano dati in concessione ai contadini per potersi mantenere; Le terre comuni: (non coltivate) riservate allo sfruttamento comunitario (pascoli ecc.). Il feudatario garantiva: La difesa contro i nemici; Amministrava la giustizia; Soccorreva i contadini in caso di bisogno; Costruiva e garantiva il funzionamento dei mulini, dei forni, dei frantoi ecc., di cui gli abitanti si servivano a pagamento (cdt. “diritti bannali”). I contadini erano tenuti a: Pagare un censo per l’uso delle terre loro affidate (prima in natura e successivamente in denaro) Fornivano prestazioni d’opera gratuite (corvées); Mettevano a disposizione uomini armati.
Il SISTEMA FEUDALE (segue) Da un punto di “vista sociale” il mondo feudale er visto come un’organizzazione distinta in 3 ordini: Oratores: clero Bellatores: nobiltà Laboratores: coloro che lavoravano (contadini e artigiani)
LA SOCIETA’ DI ANCIEN REGIME Il termine “vecchio regime” entrò in uso al tempo della rivoluzione francese del 1789 per indicare l’organizzazione politica, economica e sociale della Francia prerivoluzionaria. Nel settecento la società europea era divisa in classi: Al vertice: nobiltà e clero; Alla base; contadini, artigiani e domestici; Al centro: il ceto borghese (mercanti, banchieri, notai, medici ecc.)
LA PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Ha inizio intorno alla metà del Settecento fino alla metà dell’Ottocento e interessò in particolare l’Inghilterra, seguita dalla Francia e dagli Stati Uniti. Essa fu caratterizzate da: Un insieme di innovazioni tecnologiche (caldaie a vapore, industria tessile e siderurgica); Da un aumento della produzione e della produttività in agricoltura; Miglioramento dei mezzi di trasporto (costruzione nuove linee ferroviare) Concentrazione della produzione in fabbrica. La prima rivoluzione industriale fu poco costosa perchè non furono necessari molti capitali per avviare nuove attività produttive.
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE SI sviluppa intensamente fra la seconda metà dell’Ottocento e la prima guerra mondiale per proseguire fino alla metà del secolo XX. Essa riguarda principalmente Stati Uniti e Germania, successivamente Russia, Italia e Giappone. Questo periodo è caratterizzato da: Sviluppo della chimica, elettricità, meccanica, acciaio, motore a scoppio, radio ecc. Diminuzione addetti all’agricoltura e crescita della produzione e produttività agricola grazie all’introduzione di macchinari e attrezzature; Rivoluzione dei mezzi di trasporto (ferrovie, navi a vapore, automobili e aerei); Trionfo della grande impresa con studio scientifico dei tempi di lavoro
LA TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Ha avuto inizio dopo la fine della seconda guerra mondiale e ha prodotto notevoli trasformazioni economiche e sociali. Essa ha interessato prevalentemente: I Paesi che già si erano industrializzati; Nuovi settori (nucleare, biochimica,materie plastiche, robotica ecc.) Sviluppo del commercio internazionale per riduzione dei costi di trasporto (es. containers).