La piccola stella Pensando alla stella cometa, ho inventato una fiaba.

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Transcript della presentazione:

La piccola stella Pensando alla stella cometa, ho inventato una fiaba. Semplice, senza tante pretese. La piccola stella Ho voluto inserire un po’ di tenerezza, qualche sorriso, tanta speranza e una cruda realtà, anche se stride in questi giorni di festa… Eccola insieme agli auguri per UN NATALE DI PACE E D’AMORE. Sandra Sonoro: Riky King

Era radiosa la piccola stella sperduta nel blu della notte! Aveva il compito di trasportare sulla terra, come dono a Gesù che stava per nascere, tutti i sogni e i sorrisi del cielo.

Non capiva perché mai doveva posarsi sulla mangiatoia di una stalla: il Re del cielo avrebbe dovuto nascere in una reggia… Ma tanto era l’entusiasmo per il viaggio, che non se ne fece un cruccio.

mise anche uno spruzzo di profumo e chiamò a raccolta Si vestì a festa, si incipriò il naso, mise anche uno spruzzo di profumo e chiamò a raccolta i fiocchi di neve impazienti.

Il gelo le consegnò gocce di brina da posare sugli alberi durante il tragitto per farli brillare e il firmamento si impegnò a luccicare più forte per agevolarle il cammino,

visto il freddo di quella magica notte, La luna, visto il freddo di quella magica notte, le intrecciò una lunga sciarpa morbida e calda, che avvolse intorno al collo e con il suo carico di luci, sogni e sorrisi, la piccola stella planò raggiante verso la terra.

che incanto il creato! ammirò colline sonnecchianti e campagne, addormentate per custodire sementi: sorvolò foreste rigogliose e boschi innevati, volteggiò con i fiocchi di neve su montagne possenti, Che meraviglia il mondo da lassù! Viaggiò veloce su oceani immensi e specchi d'acqua ghiacciati, che incanto il creato!

insudiciato di letame… vide esseri viventi tormentati e percossi Vide donne oltraggiate, bambini violati, vecchi avviliti, Vide vite rubate, occhi iniettati di odio, proiettili impazziti, lame infilzate nei petti… E poi “il potere” e il denaro. Tanto, troppo denaro Vide alluvioni, terremoti, guerre e barriere alzate invano, quasi rifugi di lacrime inutili… e sangue ad imbrattare la terra… Ma più si avvicinava alla terra e più il suo carico di sogni e sorrisi diventava greve: vide una piccola vita scaraventata nei rifiuti, insudiciato di letame… Ad offendere i mari… udì l’eco di parole velate e scorse finti bagliori assecondare avidità nascoste…

Chiuse gli occhi angosciata la piccola stella e si spense, nel buio di quella gelida notte. Vide l’arroganza dei corrotti e la collera dei buoni Chiuse gli occhi si accasciò inerme e pianse. la sfrontatezza dei malvagi e lo sdegno degli onesti vide la crudeltà dei prepotenti e lo sconforto dei giusti…

E mentre il Bimbo nasceva, si accorse di aver smarrito tutti i doni del cielo… Ma all’improvviso sentì un mormorio lontano e scorse una moltitudine di gente avvicinarsi alla capanna. Non aveva più luce, né gioia, né sorrisi e nemmeno sogni. Non aveva nulla da regalare al suo Re.

persone semplici e perbene che non avevano ricchezze e lussi da offrire al Piccolo nato, ma porgevano un sogno e un sorriso ricolmi di luce!

Si asciugò gli occhi e si rese conto che i doni del cielo non erano andati perduti, erano rimasti impigliati alla sciarpa che fluttuava come una lunga coda, sfavillante di gocce di brina!

sperduta nel blu della notte La piccola stella sperduta nel blu della notte era diventata una grande cometa messaggera d’Amore

Alla terra basta il silenzio di una capanna illuminata dalle stelle, Comprese l’umiltà di quella greppia e la grandezza di un Re a cui non servono regge basta avvicinarsi alla mangiatoia per traboccare di Luce parole fasulle, finti bagliori o ricchezze lorde di sangue…

e cogliere tutti i sogni e i sorrisi del cielo! Testo e grafica sandratosi@gmail.com @author rights reserved