Di fronte all’epidemia di Patologie Croniche: un nuovo modello di Cure Primarie Piero Grilli
Epidemia di patologie croniche Nell'ultimo ventennio la proporzione di italiani affetti da almeno una malattia cronica è aumentata dal 35,1 al 37,9% (pari a 2,7 milioni di cittadini), mentre la percentuale di persone colpite da almeno due di queste patologie è passata dal 17,7 al 20% (2 milioni). I ‘multicronici' saranno quasi 13 milioni nel 2024 e oltre 14 milioni nel 2034, pari rispettivamente al 20,2% e 22,6% della popolazione (nel 2013 si attesta al 14,4%)
Epidemiologia della Medicina Generale oltre 11.000 contatti anno
Epidemiologia della Medicina Generale Quale presa in carico
Stratificazione della popolazione secondo il livello di rischio (Expanded CCM, Kaiser Permanente) Dalla promozione della salute negli esposti fino alle cure di fine vita un percorso ad hoc per la malattia cronica. Il CCM espanso di Kaiser Permanente stratifica la popolazione assistita secondo il livello di rischio al quale corrisponde un determinato percorso assistenziale. Negli esposti al rischio, persone sane, interventi preventivi al fine di anticipare la comparsa di eventi, nelle fasi iniziali della patologia attivare l’autocura per mantenere lo stato di salute: vedi la diagnosi precocissima dei pazienti diabetici di tipo 2, Quando la patologia è conclamata attivare procedure atte a garantire appropiatezza e aderenza per raggiungere e mantenere i target di cura. Idem ma con maggiore impegno del team multidisciplinare nei soggetti in fasi più avanzate fino alle cure di fine vita nei pazienti terminali Modificato da dott.ssa Corti “Il Progetto ACG incontra CARD” Padova 2013 5
Da “Disease Centred” a “Patient Centred” Pertanto persone con diagnosi di patologia cronica necessitano di piani di cura diversi non solo in base alle caratteristiche della malattia ma anche e soprattutto in base alle altre variabili sopra descritte, ed è su questa base che si rende non più rinviabile l’evoluzione da programmi “disease centred” verso programmi “patient centred”, da programmi e luoghi di cura centrati sulla malattia a programmi e luoghi di cura centrati sulla persona.
Cosa c’è di sbagliato nel sistema corrente? Problemi clinico gestionali: I primi contatti sono orientati al trattamento di problemi acuti Si pone maggior attenzione ai sintomi ed ai risultati di laboratorio, non al controllo della malattia nel lungo termine nè alla prevenzione Crescente attenzione alla sola prescrizione del farmaco Le cure non sono programmate Le cure dipendono dal dottore, dalla sua memoria e da cartelle cliniche disorganizzate Problemi di follow-up e coordinamento delle cure: Non esistono sistemi informatici di raccolta dati trasversali ed integrati Le cure primarie non assumono un ruolo proattivo di coordinamento La comunicazione tra gli attori del sistema non è una priorità per nessuno
ADI MEDICINA PROATTIVA ESPERIENZE IN UMBRIA ADI MEDICINA PROATTIVA
Prendersi cura del malato e famiglia attraverso una RETE di interventi Servizi Cure Palliative-Hospice + Associazioni Assistenza domiciliare Assistenza in Hospice Servizi Territoriali Infermieristico Riabilitativo malato e famiglia Medico di famiglia ATTORI Ospedale SERVIZI SOCIALI USL E COMUNI 10 10
IL MODELLO ASSISTENZIALE UMBRO DI CURE PALLIATIVE Assistenza primaria Nuclei dell’Assistenza primaria di MMG, PLS, MCA Unità aziendali di cure palliative A supporto dei servizi territoriali domiciliari, residenziali per i casi più complessi Cure palliative domiciliari Erogate dal CdS sul modello dell’ADI attivate dai MMG Assistenza residenziale Hospice Volontariato Per le necessità di natura non sanitaria
Attivazione di intervento Cure Palliative domiciliari Attivazione - Continuità –Flessibilità delle cure Famiglia, Ospedale Altro Segnalazione al MMG o rilevazione di caso di malato terminale Distretti Famiglia, Ospedale, Altro Necessita di cure palliative ? Attivazione di intervento Cure Palliative domiciliari A quale livello di intensità ? Percorso ospedale-hospice INTERVENTO LIVELLO A INTERVENTO LIVELLO B INTERVENTO LIVELLO C HOSPICE
DIABETE MELLITO TIPO 2 PARADIGMA DELLE PATOLOGIE CRONICHE GESTIONE PROATTIVA DI UNA PATOLOGIA CRONICA
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE Regione Umbria Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 933 DEL 28/07/2014 OGGETTO: Recepimento Accordo del 6 dicembre 2012 tra Govero, Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano sul documento "Piano sulla Malattia Diabete" (rep 233/CSR). Approvazione Percorso Diagnostico-Terapeutico Assistenziale Regionale (PDTA).
Medicine di Gruppo e MMG partecipanti Distretto N. Med di gruppo Medici assistiti Alto Tevere 1 2 2.093 Alto Chiascio 6 6.283 Perugino 7 33 42.346 Trasimeno 3 11 16.034 Assisano 8 10.817 Media Valle 16.723 TOTALE AZ. 17 67 84792
Personale infermieristico Distretto N. Med di gruppo Personale Infermieristico proprio Personale infermieristico CdS Alto Tevere 1 Alto Chiascio 2 Perugino 7 5 Trasimeno 3 Assisano Media Valle 4 TOTALE AZ. 17 12
Siamo pronti per una sperimentazione E’ tempo che i medici di famiglia prendano l’iniziativa per muovere l’assistenza medica laddove ci sono i bisogni; per assistere i pazienti e le popolazioni e non le malattie. Tutto ciò non solo è biologicamente corretto, ma anche più efficace, più efficiente, sicuro e più equo. Barbara Starfield
CONCLUSIONI È però impensabile chiedere alla MG italiana questa trasformazione, pretendendo un passaggio da un sistema a bassa intensità di cura a uno a medio-alta intensità, ampliandone le funzioni e garantendo qualità e appropriatezza, in carenza di risorse e investimenti.
GRAZIE…