Gabriele D’Annunzio
Libera interpretazione sul filo delle emozioni di una piu’ che celebre poesia
La pioggia nel pineto
T a c i . T a c i . T a c i . T a c i . Taci. Taci.
Su le soglie del bosco non odo parole che dici….umane
ma odo parole più nuove che parlano gocciole e foglie lontane.
ascolta ascolta ascolta ascolta ascolta ascolta ascolta
…Ascolta …. , … Piove dalle nuvole sparse …Ascolta …., … Piove dalle nuvole sparse. Piove su le tamerici salmastre ed arse piove su i pini scagliosi ed irti, piove su i mirti divini, su le ginestre fulgenti di fiori accolti, su i ginepri folti di coccole aulenti,
piove su i nostri volti silvani Piove sulle nostre mani ignude su i nostri vestimenti leggieri,
….non s’ode voce dal mare..
ma la figlia del limo lontana, la rana canta nell’ombra più fonda, chi sa dove, chi sa dove,
Or s’ode su tutta la fronda crosciare l’ argentea pioggia che monda, il croscio che varia secondo la fronda più folta, men folta.
..e immersi noi siam nello spirto silvestre, d’arborea vita viventi; e il tuo volto ebro è molle di pioggia come una foglia, E immersi
non bianca ma quasi fatta virente par da scorza tu esca non bianca ma quasi fatta virente par da scorza tu esca. E tutta la vita è in noi fresca, aulente,
Odi? La pioggia cade su la solitaria verdura con un crepitio che dura e varia nell’aria secondo le fronde più rade, men rade.
E piove su i nostri volti silvani, piove su le nostre mani ignude,
su i nostri vestimenti leggieri, su i freschi pensieri, che l’anima schiude novella, su la favola bella che ieri m’illuse, che oggi t’illude, o Ermione.
F I N E
ENTRA IL VITTORIALE
Ma cos’è questa musica?
E’ LUI ..il VATE che ascolta la sua cantante preferita, Josephine Baker…
Gabriele D’Annunzio scrisse molte opere tra cui:Canto novo (1882), Poema Paradisiaco (1893). Quattro libri di poesie(Moira,Elettra, Alcyone ,Merope), delle Laudi (1903-1912) Le novelle della Pescara (1902) Romanzi:il Piacere (1889), L’innocente (1892), Il Trionfo della morte (1894),Il fuoco (1900),Forse che si forse che no (1910). Tragedie: La città morta (1898),Francesca da Rimini (1901),La figlia di Iorio
Gabriele D’annunzio poeta e scrittore nato a Pescara nel 1863 condusse vita fastosa e brillante nei salotti romani e nella vita della Capponcina presso Settignano, dove visse un amore con E.Duse. Partecipò alla vita politica, schierandosi nel 1915 con gli interventisti e prese parte alla guerra. Nel 1919 marciò con i legionari su Ronchi e occupò Fiume restando a capo per un anno alla reggenza italiana del Carnaro. Trascorse il resto della sua vita in una villa presso Gardone, il Vittoriale**, che egli trasformò in un mausoleo pieno di cimeli della sua “vita inimitabile’’, morì a Gardone Rivera nel 1938
Libera riduzione,ricerca iconografica e voce di Giuliana Tortorici Musiche: Le quattro stagioni di Vivaldi J’ai deux amours cantata da Josephine Baker