e CONSEGNA DEI DOCUMENTI SANITARI

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e CONSEGNA DEI DOCUMENTI SANITARI Ricettazione e CONSEGNA DEI DOCUMENTI SANITARI DR. PAOLO MARIA RODELLI Coordinatore Nucleo Cure Primarie “SAN SECONDO” Referente Medicina di Gruppo SAN SECONDO TRECASALI San Secondo P.se 26 settembre 2009

La ricettazione è un istituto giuridico, disciplinato dall'art La ricettazione è un istituto giuridico, disciplinato dall'art. 648 del CODICE PENALE, che punisce chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto, acquista, riceve od occulta, denaro o cose provenienti da un qualsiasi delitto

E’ evidente che non è questo il tipo di reato a cui noi potremmo incorrere, tuttavia il mancato rispetto delle leggi che regolano la produzione e consegna delle ricette mediche può portare a gravi sanzioni sia amministrative che penali.

Il documento sanitario Definizione Per documento sanitario si intende la testimonianza scritta su fatti e comportamenti tecnicamente apprezzabili e valutabili in ambito sanitario, aventi rilevanza giuridica. Quindi si intendono quelli prodotti e acquisiti nello svolgimento della propria attività o l‘esercizio delle proprie funzioni a carattere sanitario. I documenti sanitari devono pertanto essere prodotti, in armonia con la normativa vigente (L. 675/96), in modo tale da tutelare la riservatezza dei dati personali e dei dati sensibili. La ricetta medica è quindi a tutti gli effetti di legge un documento sanitario.

Dott. XXXXXXX YYYYYY Medico chirurgo Via Mazzini 32 QQQQQQQQQQQQ Una ricetta medica è un documento, sottoscritto e datato da un medico, che ha diverse valenze. Ha comunque sempre valenza legale, ovvero, in caso di errori da parte del medico, può costituire elemento probatorio in sede processuale.

TRATTAMENTO DEI DATI SANITARI E DELLE INFORMAZIONI PERSONALI La riservatezza dei dati personali e sanitari è un obbligo professionale, sancito dalla Legge e dal Codice deontologico dei medici. Nel nostro studio medico, ci atteniamo con il massimo scrupolo agli obblighi sul segreto professionale e alle disposizioni sulla privacy, sicurezza e riservatezza dei dati (DLgs 196/2003), compresa la redazione annuale del Documento programmatico sulla sicurezza (DPS). Assicuriamo inoltre la più completa riservatezza della cartella clinica informatizzata, dei recapiti telefonici e degli indirizzi e-mail di tutti coloro che ci inviano comunicazioni di qualunque genere. I suddetti dati sono da noi conservati con le medesime garanzie dei dati sanitari sensibili ed utilizzate esclusivamente per comunicazioni personali dirette, connesse ai servizi medici prestati.

Sistema del rinnovo e consegna delle ricette da parte del personale di segreteria.

Segreteria dello studio medico Posizionata subito all’ingresso, rappresenta anche fisicamente un vero e proprio filtro per chiunque acceda alla studio. Vi lavora una Collaboratrice con il supporto di un Personal Computer in rete con gli altri medici dello studio e dell’infermeria, e collegato al PROGETTO SOLE. E’ materialmente allocata in una stanza dello studio medico, dietro un desk, al quale l’Utenza accede secondo un breve percorso canalizzato tale da condizionare un accesso singolo progressivo a tutto favore dell’ordine e, non ultimo, della privacy. Alla segretaria, che ha i medesimi obblighi del medico per quanto riguarda il rispetto della privacy e del segreto professionale, è stato fatto sottoscrivere un documento che la impegna formalmente al rispetto del segreto professionale.

Per prima cosa la nostra segretaria utilizza lo stesso nostro software, ma configurato in modo tale da poter accedere solo ad alcune funzioni. In pratica solo a quelle che riguardano la prescrizione di farmaci in terapia cronica e accertamenti routinari già validati dal medico. Quindi la maggior parte dei dati del paziente non sono accessibili. E questo a maggior tutela della privacy dei pazienti. Abbiamo messo dei cartelli e delle barriere per costruire un accesso al desk delle segretarie che costringa i pazienti ad avvicinarsi uno alla volta. Abbiamo limitato la possibilità della segretaria di prescrivere in autonomia: per la terapia possono compilare solo ricette di farmaci cronici già in uso dal paziente e autorizzati dal medico prescrittore. Tutti i farmaci più delicati, in genere legati a piani terapeutici o note AIFA, non possono essere prescritti direttamente dalle segretarie. Questo per evitare che involontariamente il medico possa firmare una ricetta, in mezzo a molte altre, senza la dovuta attenzione. Devo dire che con questo sistema non si sono mai verificati errori. Anche per gli accertamenti abbiamo messo molti paletti: la segretaria può compilare richieste per accertamenti di routine, mentre per gli altri i pazienti devono rivolgersi direttamente al proprio medico.

Secondo quanto prevede la Legge, la segretaria: è tenuta a custodire con la massima cura i dati personali forniti dai pazienti; darà personalmente al paziente informazioni a carattere educativo sanitario; consegnerà la documentazione sanitaria (ivi comprese ricette mediche, richieste specialistiche, referti di indagini, cartelle cliniche, ...) direttamente al paziente; solo con il consenso del paziente, permetterà il ritiro di ricette e altri documenti sanitari a persone diverse dall'interessato da lui stesso indicate per iscritto; la nostra segreteria ha poi la facoltà di prenotare esami e visite specialistiche, essendo attivata una postazione CUP alternativa a quella ufficiale.

Tutta l’attività di segreteria verrà effettuata solo e soltanto agli assistiti che avranno preventivamente sottoscritto e firmato i moduli per la dichiarazione del consenso

COME RICHIEDERE IL RINNOVO DELLE RICETTE

Direttamente alla segretaria venendo in studio dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 15 e il mercoledì fino alle ore 18; la consegna è immediata se è presente il medico per apporre la firma, altrimenti il giorno successivo.

Per telefono (nell'orario di segreteria); questo sistema è ammesso solo per le persone impossibilitate a muoversi da casa.

Per fax consegna entro il giorno lavorativo successivo

Sarà presto possibile richiedere ricette anche Online dal nostro sito Sarà presto possibile richiedere ricette anche Online dal nostro sito. Si aprirà un modulo elettronico da compilare mettendo tutti i dati richiesti (nome, la data di nascita, un recapito telefonico e i farmaci richiesti; consegna trascorso un giorno lavorativo successivo all'invio.

Nota bene: per motivi di sicurezza, si possono richiedere solo le ricette dei farmaci per cure già in atto, quando si stanno per finire, e per un periodo massimo di tempo, in base alla necessità; la continuità della terapia sarà da verificare con una visita dal medico.

Consegna delle ricette

La Segreteria una volta preso nota delle richieste su modulo cartaceo, che il paziente o chi per lui avrà compilato (questi moduli sono posti sul desk della segreteria), rimanda la consegna delle ricette firmate ad un secondo momento; l’Utente può andar via e tornare a ritirare le prescrizioni successivamente, oppure può attendere in loco la riconsegna delle ricette attendendo però i tempi tecnici. Le reali “urgenze” prescrittive vengono soddisfatte nel minor tempo possibile. In segreteria c’è un cassetto per ogni medico dello studio in cui è riposto il ricettario personale SSN del medico stesso. La segreteria ha la possibilità quindi di inviare la stampa delle ricette alle stampanti in rete negli studi dei rispettivi medici o piuttosto ad una stampante locale in segreteria per evitare di congestionare la stampante del medico che la sta utilizzando contemporaneamente. Di tanto in tanto la segretaria raggiunge il medico nella sua stanza, tra un paziente e l'altro, per ritirare le ricette vagliate e firmate; le ricette che non superano il vaglio del medico vengono corrette, rifatte o annullate, come può anche accadere che il richiedente sia invitato dal medico per fornire chiarimenti su una richiesta non sufficientemente chiara. Ritirate le ricette la segretaria può riconsegnarle al richiedente in attesa o nel caso il paziente sia andato via, riporle in un cassettino personale che ogni medico ha in segreteria per la consegna differita.

Non si possono assolutamente lasciare ricette in sala d'attesa, neppure in busta chiusa. (Decreto Legislativo 30 giugno 2003 n. 196: contravvenzione per il medico e denuncia penale d'ufficio per violazione della legge sulla privacy).

Ricapitolando: La consegna di ricette a un delegato del paziente. Le prescrizioni mediche contengono sempre dei dati personali o dati sensibili; la consegna di una prescrizione a persona diversa dall’ interessato necessita quindi sempre del consenso del paziente. E’ valida la delega espressa oralmente per telefono? Di per sé può essere valida, ma non tutela a sufficienza il medico: qualora il paziente negasse in seguito di averla espressa, il medico non avrebbe elementi a propria difesa. In via generale, quindi, il consenso va messo per iscritto.

La delega va presentata in occasione di ogni ritiro di ricetta? No: la delega al ritiro di una ricetta può essere occasionale (per quella sola volta) o continuativa, fino ad eventuale revoca. Per comodità sia del medico che del paziente, la delega può essere espressa una volta per tutte alla prima occasione, riportando tutte le persone ammesse alla delega. Per comodità può essere inclusa nel modulo di consenso “generale” che il medico fa firmare ai pazienti, oppure se ne può preparare uno specifico.

generale di consenso o da far firmare alla prima occasione: Esempio di delega al ritiro dei documenti sanitari, da aggiungere in fondo al modulo generale di consenso o da far firmare alla prima occasione:   Io sottoscritto/a ……………   C.Fisc…………………   Delego  (barrare la voce che interessa)   [] Permanentemente, fino a revoca   [] Per questa unica volta     a ritirare la documentazione sanitaria che mi riguarda   …./….                                                                                                Firma

Sempre! E’ obbligatoria la busta chiusa? La delega al ritiro della prescrizione permette appunto di ritirarla ma non autorizza a prendere conoscenza dei suoi contenuti. Il medico non può neppure presumere che il delegato abbia tale autorizzazione per cui (anche per sua tutela) deve effettuare la consegna in busta chiusa. In un momento successivo il delegato deciderà (ma la responsabilità sarà completamente sua) se aprire o no la busta e prendere o meno visione dei contenuti. [In un caso accaduto alcuni anni fa, un medico rilasciò una certificazione “aperta” alla moglie di un paziente, che se ne servì contro di lui in una causa di divorzio. L’ incauta consegna configurò una responsabilità del medico ndr].

Quindi attenzione massima al rispetto della legge, la violazione della quale non porta al reato di “ricettazione”, ma comunque ad un altro reato, altrettanto grave, passibile di denuncia.