Misure alternative ed organizzazione dei servizi:

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Misure alternative ed organizzazione dei servizi: Linee evolutive tra discontinuità ed autarchia Roma, 20 ottobre 2006

Il carcere: extrema ratio Lo stato dell’arte Il carcere: extrema ratio Nuovo diritto penale 2

Il carcere: extrema ratio A partire dalla riforma del 1975, il segmento del settore penitenziario che ha conosciuto la crescita e le trasformazioni più profonde è quello delle misure alternative alla detenzione e delle pene espiate nella comunità. Tale evoluzione ha assunto caratteristiche che si sono proiettate aldilà degli stessi scenari realisticamente ipotizzabili all’epoca dell’introduzione dell’esecuzione penale esterna. Detenzione domiciliare Affidamento in prova Semilibertà La riforma, infatti, delineava un sistema nel quale la pena detentiva conservava una centralità ed una preminenza indiscusse, mentre alle forme alternative assegnava una funzione marginale, quale prudente strumento di riparazione dei guasti causati da prolungati o inutili periodi di incarcerazione su alcune ben delimitate tipologie criminali: condannati appartenenti prevalentemente, se non esclusivamente, alle fasce dell'emarginazione sociale e della deprivazione culturale, dal comportamento a bassa soglia di pericolosità sociale, che si traduce in trasgressione penale di lieve entità. Il carcere: extrema ratio Nuovo diritto penale 3

Il carcere: extrema ratio In corrispondenza alla limitazione delle possibilità di crescita delle misure alternative, l'impianto organizzativo dei Centri di Servizio Sociale per Adulti rispondeva all’esigenza di fornire un servizio che apportasse all’attività di trattamento dei detenuti il contributo dell'assistente sociale, unica figura professionale della quale l’istituto di pena fosse sprovvisto. Ma partire dagli anni ‘90 il fenomeno in esame ha assunto connotazioni tanto diverse, sia sul piano quantitativo che qualitativo, da rendere progressivamente inadeguato il modello organizzativo dei Cssa, centrato sulla sola figura professionale dell’assistente sociale. Il carcere: extrema ratio Nuovo diritto penale 4

Il carcere: extrema ratio Sotto il profilo quantitativo del fenomeno, in particolare a seguito delle riforme introdotte dalle leggi 663/1986 e 165/1998, all’interno del quadro di forte crescita delle misure alternative alla detenzione, si ridimensiona progressivamente il peso di quelle a più marcata impronta detentiva in senso stretto, sia in termini assoluti che percentuali. La semilibertà si riduce da 5.652 misure del 1985 a 1.785 nel 2005; in termini percentuali essa scende dal 75% circa al 6.2% sul totale delle misure alternative concesse (vedi grafico 1). Assume rilevanza la detenzione domiciliare, che sembra sostituire progressivamente la semilibertà; tale misura, non presente fino al 1992, cresce a 8.695 unità del 2005 e rappresenta il 30% delle misure concesse nel 2005 (vedi grafico 1). L’affidamento in prova al servizio sociale cresce dalle 1.961 misure in esecuzione nel 1985 alle 16.788 del 2005; in termini percentuali passa dal 25% del 1985 al 58.5% del 2005 sul totale delle misure concesse (vedi grafico 1). Acquisiscono progressivamente un peso crescente tra le misure, fino a divenirne il segmento preponderante, le alternative alla detenzione concesse a condannati in stato di libertà (i cosiddetti “liberi sospesi”); tale tipo di misura, assente fino al 1987, passa in percentuale dal 5% del 1988 al 74% del 2005, mentre quelle concesse a condannati detenuti scendono dal 95% al 26% del totale (vedi grafici 2 e 3). Il carcere: extrema ratio Nuovo diritto penale 5

Il carcere: extrema ratio Sotto il profilo qualitativo del fenomeno, occorre notare che hanno fatto ingresso nel circuito dell’esecuzione penale esterna tipologie nuove di condannati, con tratti distintivi del tutto peculiari rispetto alle categorie criminologiche fino ad allora utilizzate per definire i soggetti in misura alternativa. Per comprendere la complessità del processo di trasformazione si elencano alcune di tali tipologie, con i problemi dei quali servizi hanno dovuto imparare a misurarsi I tossicodipendenti e gli alcooldipendenti. Gli autori di reati finanziari. I colletti bianchi. I militari. I collaboratori di giustizia. I soggetti affetti da HIV e AIDS. Le donne condannate con figli in tenera età. Gli appartenenti alla criminalità organizzata. Gli extracomunitari. I nomadi. I sex offenders. Il carcere: extrema ratio Nuovo diritto penale 6

Il carcere: extrema ratio Ognuna delle nuove categorie ammesse alle misure alternative si presenta come portatrice di bisogni, indice di pericolosità sociale, richieste, propensione alla recidiva, livello di condivisione dei valori delle subculture criminali, assolutamente specifici. Ciascuna richiede, al Servizio incaricato di eseguirne la pena, una modalità di presa in carico che riconosca tale specificità e, partendo da essa, sia capace di differenziare le risposte operative in relazione alle caratteristiche reali dei soggetti. Il carcere: extrema ratio Nuovo diritto penale 7

Da CSSA a UEPE Verso il modello interprofessionale Trovarsi insieme è un inizio Restare insieme un progresso Lavorare insieme un successo Henry Ford Da CSSA a UEPE Verso il modello interprofessionale Il carcere: extrema ratio Nuovo diritto penale 8

La vision e la mission del sistema epe Sfida culturale, prima ancora che organizzativa: accettare di confrontarsi con la complessità (complexus, ciò che è tessuto insieme) dei fenomeni che la caratterizzano, sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo V I S I O N Anche la condanna espiata in forma non detentiva deve possedere tutte le caratteristiche della pena: Il controllo della condotta – funzione retributiva L’aiuto al reinserimento sociale – funzione rieducativa La restituzione e riparazione del danno – funzione riparativa MI S S I ON Il carcere: extrema ratio Nuovo diritto penale 9

Il carcere: extrema ratio Linee di evoluzione Nell’impianto originario, l’organizzazione monoprofessionale dei Cssa era funzionale a: rappresentare l’elemento di connessione tra il carcere e la comunità esterna, interagendo con quest’ultima più in quanto articolazione operativa, seppur esterna, dell'istituto che come agenzia dotata di un proprio autonomo terreno di azione; gestire i condannati che il circuito detentivo riusciva a consegnare alla misura alternativa nella fase finale dell’esecuzione, assicurando la continuità degli interventi di assistenza – aiuto avviati nel corso della detenzione e svolgendo un’attività di controllo di tipo pedagogico . L’attuale organizzazione e metodologia operativa degli UEPE è rimasta monoprofessionale, e pertanto centrata su interventi a prevalente valenza socio–riabilitativa, malgrado la novella della rubrica del capo III del titolo II (ora “Esecuzione penale esterna e assistenza”) e della denominazione degli uffici introdotta dalla legge 154/2005. Il carcere: extrema ratio Nuovo diritto penale 10

Il carcere: extrema ratio Al contrario, l’efficace realizzazione della mission che l’ordinamento assegna all’esecuzione penale esterna può essere conseguita esclusivamente attraverso la ricalibratura dell’impianto organizzativo degli Uepe, quindi attraverso il passaggio da un modello fondato sulla sola professionalità dell’assistente sociale, orientata in via prevalente all’aiuto, ad un’organizzazione che si apra al contributo di diverse figure professionali, così da consentire ai servizi dell’area penale esterna di fornire risposte più complete e molteplici alla complessità insita nella gestione della pena in regime non detentivo. Il carcere: extrema ratio Nuovo diritto penale 11

Il carcere: extrema ratio Stati Uniti d’America 296.400.000 abitanti 2.186.000 detenuti(738) 35.000 addetti misure alternative operatori Multiprofessionale Anno 2005 Sguardo all’estero Regno Unito 60.700.000 abitanti 75.850 detenuti (125) 52.800 addetti 220.000 misure alternative 22.000 operatori Multiprofessionale Francia 59.630.000 abitanti 59.241 detenuti (99) 25.900 addetti 138.800 misure alternative 3.850 operatori Multiprofessionale Italia 59.000.000 abitanti 61.250 detenuti (102) 46.000 addetti 37.200 misure alternative 1600 operatori circa Monoprofessionale Spagna (solo Catalogna) 6.600.000 abitanti 7.900 detenuti (120 tot. Spagna 145) 3.700 addetti 7800 misure alternative 450 operatori professionale Portogallo 10.356.000 abitanti 12.000 detenuti (115) 6.000 addetti 11710 misure alternative 1860 operatori Multiprofessionale Olanda (epe privati) 16.380.000 abitanti 21.000 detenuti (128) 10.900 addetti misure alternative 1.200 operatori multiprofessionale Il carcere: extrema ratio Nuovo diritto penale 12 Elaborazione dati da: Consiglio d’Europa Conferenza Europea Probation

Esecuzione delle pene: In casa nostra e in casa d’altri. Tasso detenuti X 100000 abitanti Francia 93 Regno U. 124 Italia 102 Tasso area penale X 100000 abitanti Francia 328.36 Regno U. 572 Italia 188,5 Il carcere: extrema ratio Nuovo diritto penale 13

Esecuzione delle pene: In casa nostra e in casa d’altri. Personale 2005 Rapporto detenuti/operatori Francia 2.28 Regno U. 1.44 Portog. 2.0 Italia 1.33 Rapporto mis. alternative/operatori Francia 36 Regno U. 10 Portog. 6.3 Italia 32 Il carcere: extrema ratio Nuovo diritto penale 14

Flusso ingressi in esecuzione penale Il carcere: extrema ratio Nuovo diritto penale 15

Il carcere: extrema ratio Agenda Prevedere nel nuovo codice penale un corpo organico di pene e sanzioni nella comunità e riordinare il corpus delle norme di riferimento. Superare l’orientamento culturale che considera qualsiasi misura eseguita fuori dal carcere come una non pena, cui si può dedicare ordinariamente un’attenzione residuale, quasi che le pene non detentive siano figlie illegittime del sistema sanzionatorio. Potenziare l’organizzazione degli Uepe, che devono gestire l’esecuzione penale esterna, attribuendo risorse economiche ed umane adeguate a: assicurare l’esecuzione penale sotto tutti gli aspetti: l’aiuto al reinserimento ed il sostegno al recupero - per assicurare la funzione rieducativa; il controllo della condotta - per rendere effettiva la funzione retributiva; la restituzione e riparazione del danno - per agire la funzione riparativa. differenziare le risposte operative in relazione alle caratteristiche reali dei soggetti, attraverso le diverse specificità professionali Il carcere: extrema ratio Nuovo diritto penale 16

Posizione giuridica all’inizio della misura alternativa (Italia) Il carcere: extrema ratio Nuovo diritto penale 17

Le revoche nel 2005 (Italia) Totale revoche Totale misure a buon fine Misure alternative Andam. negativo Nuova pos. giur Comm. altri reati Irreperibi-lità Altri motivi Totale Affidamento 31.958 1.387 226 52 24 15 1.704 Semilibertà 3.458 260 236 10 3 6 515 Det. Domiciliare 14.527 908 655 60 21 5 1.649 Totale misure 49.943 2.555 1.117 122 48 26 3.868 Il carcere: extrema ratio Nuovo diritto penale 18

Grazie per l’attenzione Il carcere: extrema ratio Nuovo diritto penale 19

Il carcere: extrema ratio Nuovo diritto penale 20

Il carcere: extrema ratio Grafico 3 Il carcere: extrema ratio Nuovo diritto penale 21