Istituto Comprensivo di Teggiano Scuola Secondaria di I grado Classe 2°B (Tempo Prolungato ) Attivita’ di laboratorio Attività didattica: Storia Realizzato.

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Transcript della presentazione:

Istituto Comprensivo di Teggiano Scuola Secondaria di I grado Classe 2°B (Tempo Prolungato ) Attivita’ di laboratorio Attività didattica: Storia Realizzato da: Federica Potignano Melisa Bucs Cono Tropiano Nunzio Di Gruccio Francesco Petrizzo Docente : Pappafico Silvia Anno scolastico: 2012/2013

Galileo Galilei Galileo Galilei nasce a Pisa il 15 febbraio del 1564, dal fiorentino Vincenzo Galilei e da Giulia degli Ammannati. Nel 1574 la famiglia lascia Pisa e si trasferisce a Firenze. Nel 1581, Galileo si immatricola all'Università di Pisa per studiare medicina, seguendo il desiderio del padre. Nel 1599 conosce Marina Gamba, che gli darà tre figli: Maria Celeste, Arcangela e Vincenzo.  Durante gli studi, si appassiona alla fisica e nel 1583 formula la teoria dell‘isocronismo del pendolo, intuito osservando le oscillazioni di una lampada nella Cattedrale di Pisa. Nel 1591, il padre Vincenzo muore lasciandolo alla guida della famiglia. 

Nel 1585 ritorna a Firenze senza aver completato gli studi, e comincia a dedicarsi alla fisica e alla matematica, dando anche lezioni private. Nel 1586 inventa la bilancia idrostatica.  La bilancia idrostatica consente di effettuare la verifica del principio di Archimede. Si tratta di una particolare bilancia che permette di misurare la spinta che un solido riceve quando è immerso in un liquido. Essa è costituita da due piattelli, uno dei quali è più corto dell’altro ed è munito di un gancio a cui appendere gli accessori necessari all’esecuzione della misura.

Nel 1588 ottiene una cattedra di matematica all'Università di Pisa, che mantiene fino al 1592. E' in questo periodo che si interessa al movimento dei corpi in caduta e scrive "De Motu". Galileo comincia a studiare il moto di caduta dei corpi all’inizio della sua carriera, quando fra il 1589 e il 1592 ottiene a Pisa la cattedra di matematica. Perfeziona la sua spiegazione del fenomeno durante il resto della sua vita, fino agli ultimi anni trascorsi in isolamento. L’episodio di Galileo che sperimenta le sue ipotesi, lasciando cadere corpi diversi dalla cima della Torre di Pisa è riportato dal suo allievo Vincenzo Viviani, ma gli storici mettono in dubbio che sia realmente accaduto, anche perché avrebbe probabilmente mostrato conclusioni opposte a quelle che Galileo voleva.

Nel 1592, Galileo ottiene una cattedra di matematica (geometria e astronomia) all'Università di Padova, dove rimarrà fino al 1610. E' in questo periodo che comincia ad orientarsi verso la teoria copernicana del moto planetario.

Nel 1602 conduce alcuni esperimenti sul pendolo, durante uno studio sul moto accelerato. Nel 1606 inventa il termoscopio, un termometro primitivo. strumento per misurare il caldo e il freddo ideato da Galileo durante il periodo padovano.

Negli anni successivi si dedica a studi di idrostatica e sulla resistenza dei materiali, costruisce la sua bilancia idrostatica e scopre il moto parabolico dei proiettili.

Nel 1609, mentre Keplero pubblica la sua "Nuova astronomia", che contiene le prime due leggi del moto planetario, Galileo comincia ad interessarsi a un nuovo strumento, costruito in Olanda: il telescopio. Fino a quel momento le osservazioni astronomiche erano state compiute ad occhio nudo.  Dopo avergli apportato dei miglioramenti, ne presenta al Senato di Venezia un esemplare, al quale da' il nome di "perspicillum". 

A Padova, con il nuovo strumento, Galileo compie una serie di osservazioni della Luna nel dicembre 1609, e il 7 gennaio 1610 osserva delle "piccole stelle" luminose vicine a Giove. Nel marzo 1610, rivela nel "Sidereus Nuncius" che si tratta di 4 satelliti di Giove, che poi battezza Astri Medicei in onore di Cosimo II de' Medici, Gran Duca di Toscana. Soltanto in seguito, su suggerimento di Keplero, i satelliti prenderanno i nomi con i quali sono conosciuti oggi: Europa, Io, Ganimede e Callisto. 

Nel 1633 fu accusato dal Santo Uffizio per eresia e fu costretto a rinunciare alla sua teoria eliocentrica. Fu mandato agli arresti domiciliari e morì nel 1642.