SCUOLA PRIMARIA PARITARIA “M. MONTESSORI” SOMMA VESUVIANA (NA) GLI ALUNNI DELLA V SEZ. A IL VOTO
Il voto, secondo il nostro pensiero di bambini, è il seme da cui nasce , si sviluppa e prospera la democrazia. Col voto il popolo italiano ha liquidato la sua qualifica di suddito . Al posto dello Statuto che Carlo Alberto gli aveva concesso si è conquistato la Costituzione Repubblicana che è la legge fondamentale che riconosce e tutela i diritti e i doveri di tutti, ossia non solo dei cittadini ma anche del Presidente della Repubblica .
Col voto ogni cittadino elegge gli organi legislativi dello Stato e delle Regioni ed anche quelli amministrativi degli enti locali. Dunque, In forza del voto riconosciuto e tutelato dalla Costituzione, ogni cittadino non è più suddito di un sovrano assoluto ma soltanto della legge che si è dato tramite i suoi rappresentanti che ha eletto (senatori, deputati e consiglieri regionali).
La Costituzione garantisce a tutti indistintamente , una serie di libertà come diritti inviolabili anche da parte di chi ha il . La legge è uguale per tutti e la giustizia viene assicurata in nome del popolo. L’uguaglianza è madre e figlia della Costituzione e perciò ne esprime il valore supremo ossia al di sopra di tutti gli altri.
Proprio perché la Repubblica Italiana è fondata sulla sovranità del popolo, ogni cittadino ha il dovere civile di andare a votare che consiste nello scegliere chi lo deve rappresentare e governare. Chi si astiene è incoerente perché rifiuta un pezzo della sua sovranità e se tutti non andassero a votare darebbero occasione e probabilità di abbandonare lo Stato all’anarchia e alla dittatura. Il voto è prezioso, dunque, per garantirci le libertà e per autogestirci per meglio rispondere alle necessità locali.
Ecco perché , secondo noi bambini, il voto è di casa anche a scuola Ecco perché , secondo noi bambini, il voto è di casa anche a scuola. Negli organi di democrazia scolastica nel nostro Istituto che comprende anche la scuola media, il liceo, l’istituto tecnico e quello alberghiero, noi alunni siamo rappresentati da compagni più grandi che discutono e votano alla pari dei professori , non solo quando si fanno le elezioni, ma anche quando devono approvare le deliberazioni di ogni seduta.
E noi ci sentiamo orgogliosi, perché questo ci fa capire come la sovranità ci appartiene e la facciamo valere quando la legge ce ne riconosce la capacità. Intanto, anche nella nostra classe spesso votiamo ossia quando non riusciamo a metterci d’accodo sulla scelta fra le attività che ci vengono proposte. Comunque, per noi il voto è essenzialmente il diritto di dichiarazione della volontà di ogni singolo individuo di esprimere il proprio consenso durante le elezioni.
Attenzione però! La parola voto si svuota di significato se non la identifichiamo col Tricolore che per noi ne costituisce l’essenza. Quella Bandiera che i Padri Costituenti liberarono dallo scudo sabaudo sostituendolo orgogliosamente con l’emblema della Repubblica democratica, una, libera e indipendente, di cui costituisce il simbolo che compendia ed esprime al mondo la sovranità del popolo italiano. Compresi, naturalmente, noi bambini i quali, come gli adulti, siamo fin dalla nascita suoi cittadini in crescita, alimentati dal prestigio della nostra gloriosa storia patria!