per una corretta interpretazione della Sacra Scrittura (DV 12b)

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Capitolo 20 1 Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata.
3° di pasqua A il cammino di fede.
Resta con noi, Signore, la sera,.
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per una corretta interpretazione della Sacra Scrittura (DV 12b) L’INTERPRETAZIONE 3. I luoghi originari per una corretta interpretazione della Sacra Scrittura (DV 12b)

L’INTERPRETAZIONE Perciò, dovendo la sacra Scrittura esser letta e interpretata alla luce dello stesso Spirito mediante il quale è stata scritta, per ricavare con esattezza il senso dei sacri testi, si deve badare con non minore diligenza al contenuto e all'unità di tutta la Scrittura, tenuto debito conto della viva tradizione di tutta la Chiesa e dell'analogia della fede. È compito degli esegeti contribuire, seguendo queste norme, alla più profonda intelligenza ed esposizione del senso della sacra Scrittura, affinché mediante i loro studi, in qualche modo preparatori, maturi il giudizio della Chiesa. Quanto, infatti, è stato qui detto sul modo di interpretare la Scrittura, è sottoposto in ultima istanza al giudizio della Chiesa, la quale adempie il divino mandato e ministero di conservare e interpretare la parola di Dio.

per una corretta interpretazione L’INTERPRETAZIONE 3. I luoghi originari per una corretta interpretazione della Sacra Scrittura VITA DELLA CHIESA (VD 29-30) EUCARESTIA (VD 54-55)

per una corretta interpretazione L’INTERPRETAZIONE 3. I luoghi originari per una corretta interpretazione della Sacra Scrittura VITA DELLA CHIESA EUCARESTIA

La Parola di Dio come evento ecclesiale. L’INTERPRETAZIONE VITA DELLA CHIESA La Parola di Dio come evento ecclesiale. Proprio il legame intrinseco tra Parola e fede mette in evidenza che l’autentica ermeneutica della Bibbia non può che essere nella fede ecclesiale, che ha nel sì di Maria il suo paradigma (VD 29)

come punto di partenza dello studio esegetico. L’INTERPRETAZIONE VITA DELLA CHIESA La fede ecclesiale come punto di partenza dello studio esegetico. l’interpretazione della Sacra Scrittura esige perciò, in modo simile, la partecipazione degli esegeti a tutta la vita e a tutta la fede della comunità credente del loro tempo(VD 29)

La partecipazione alla vita della Chiesa. L’INTERPRETAZIONE VITA DELLA CHIESA La partecipazione alla vita della Chiesa. «È proprio la fede della Chiesa che riconosce nella Bibbia la Parola di Dio» (VD 29) «È lo Spirito Santo, che anima la vita della Chiesa, a rendere capaci di interpretare autenticamente le Scritture» (VD 29)

La partecipazione alla vita della Chiesa. L’INTERPRETAZIONE VITA DELLA CHIESA La partecipazione alla vita della Chiesa. «L’intensità di un’autentica esperienza ecclesiale non può che incrementare un’intelligenza della fede autentica riguardo alla Parola di Dio; reciprocamente si deve dire che leggere nella fede le Scritture fa crescere la stessa vita ecclesiale» (VD 30)

Tutti di fronte alla Parola siamo discepoli, nessuno è Maestro. L’INTERPRETAZIONE VITA DELLA CHIESA Tutti di fronte alla Parola siamo discepoli, nessuno è Maestro. «In questo modo l’ascolto della Parola di Dio introduce ed incrementa la comunione ecclesiale con quanti camminano nella fede» (VD 30).

per una corretta interpretazione L’INTERPRETAZIONE 3. I luoghi originari per una corretta interpretazione della Sacra Scrittura VITA DELLA CHIESA EUCARESTIA

L’INTERPRETAZIONE EUCARESTIA «Il racconto lucano dei discepoli di Emmaus» (Lc 23,13-35), paradigma del legame tra Parola ed Eucarestia. «Il racconto di Luca sui discepoli di Emmaus ci permette un’ulteriore riflessione sul legame tra l’ascolto della Parola e lo spezzare il pane (cfr. Lc 24,13-35)» (VD 54)

Parola di Dio secondo i discepoli di Emmaus L’INTERPRETAZIONE EUCARESTIA INTRODUZIONE   13Ed ecco, in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, 14e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. 15Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. 16Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Parola di Dio secondo i discepoli di Emmaus 17Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; 18uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». 19Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; 20come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. 21Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. 22Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba 23e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. 24Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto».

Parola di Dio secondo Gesù L’INTERPRETAZIONE EUCARESTIA Parola di Dio secondo Gesù   25Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! 26Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». 27E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Eucarestia 28Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. 29Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. 30Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. 31Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. CONCLUSIONE Ma egli sparì dalla loro vista. 32Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». 33Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, 34i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». 35Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

L’INTERPRETAZIONE EUCARESTIA STRUTTURA DEL BRANO vv. 13-15 INTRODUZIONE v. 16 gli occhi erano impediti a riconoscerlo vv. 17-27 Parola di Dio vv. 17-24 secondo i discepoli di Emmaus (fallimento, tristezza, delusione) vv. 25-27 secondo Gesù (sofferenza per la gloria) vv. 28-30 Eucarestia vv. 31a si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero vv. 31b-35 CONCLUSIONE

L’INTERPRETAZIONE EUCARESTIA «Il racconto lucano dei discepoli di Emmaus» (Lc 23,13-35), paradigma del legame tra Parola ed Eucarestia. La presenza di Gesù, dapprima con le parole, poi con il gesto di spezzare il pane, ha reso possibile ai discepoli il riconoscerLo, ed essi possono risentire in modo nuovo quanto avevano già vissuto precedentemente con Lui: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?» (24,32) (VD 54)

L’INTERPRETAZIONE EUCARESTIA «Il racconto lucano dei discepoli di Emmaus» (Lc 23,13-35), paradigma del legame tra Parola ed Eucarestia. «Parola ed Eucarestia si appartengono così intimamente da non poter essere comprese l’una senza l’altra: la Parola di Dio si fa carne sacramentale nell’evento eucaristico» (VD 55).

Rapporto tra Parola ed Eucarestia nella Messa (SC 56) L’INTERPRETAZIONE EUCARESTIA Rapporto tra Parola ed Eucarestia nella Messa (SC 56) Le due parti che costituiscono in certo modo la Messa, cioè la Liturgia della Parola e quella Eucaristica, sono congiunte tra di loro così strettamente da formare un solo atto di culto» (SC 56)

L’INTERPRETAZIONE Bibliografia

L’INTERPRETAZIONE Bibliografia

L’INTERPRETAZIONE Bibliografia

DIO È LÌ A SBIRCIARE IL MIO RITORNO Dio mio, quando nel cammino verso di te non ho più provviste, non ho altra possibilità che rivolgermi a te, ritornare umile sui miei passi. Quando la colpa mi fa temere il castigo, la speranza mi offre riparo alla tua giustizia. Quando l'errore mi confina nel mio tormento, la fede annuncia il tuo conforto. Quando mi lascio vincere dal sonno della debolezza, i tuoi benefici e la tua generosità mi risvegliano. Quando la disobbedienza e la rivolta mi allontanano da te, il tuo perdono e la tua misericordia mi riconducono all'amicizia. E tu sei sempre lì a sbirciare il mio ritorno per stringermi in un abbraccio rigenerante, aperto ad un futuro unico d'amore. Possa la tua Parola calare proficua nel mio cuore e farmi vivere per amarti e ringraziarti ogni giorno della mia vita. Amen. Marino Gobbin

Grazie per l’ascolto!!!