Pensare lAfrica Media e discriminazioni 23 febbraio 2012 In collaborazione con: Con un contributo della Levento si inserisce nell'ambito del progetto "Oltre le migrazioni" realizzato da CISV in collaborazione con ACTU, FIERI e Il Nostro Pianeta con il contributo della Compagnia di San Paolo. Con il sostegno della
Riccardo Zanini
(1990) I lavori che non vogliamo più fare. Infermieri, ma anche allevatori di bufale, macellai, sguatteri. Per riempire i vuoti c'è una sola strada: gli extracomunitari.
Mentre si parla di nuovi balzelli per il permesso di soggiorno o per avviare un'attività in Italia, abbiamo fatto due conti. Scoprendo che chi viene da fuori dà, con le tasse, otto volte quello che riceve in servizi. I soldi che gli stranieri inviano dall'Italia sono tra le principali fonti di reddito dei Paesi poveri. Spesso servono solo per i beni di prima necessità. Ma ora c'è chi tenta il salto. Anzi, l'impresa
Roberta Ricucci
Riccardo Zanini
SICUREZZA CRIMINALITA' REATI PAURA FORZE DELL'ORDINE DELINQUENZA SENTIRSI PROTETTI POLIZIA VITTIME DI VIOLENZA CHI COMBATTE L'EMERGENZA GUARDIA ALTA REATI DENUNCE OMICIDI SCIPPI ESTORSIONI Torino, Porta Palazzo (2009)
Nasce a Palermo il 12 agosto 1990, nel quartiere di Borgo Nuovo da Thomas e Rose Barwuah, immigrati ghanesi. I genitori si trasferiscono nel comune bresciano di Bagnolo Mella abbandonando il figlio in ospedale; sarà il personale medico a dover accudire Mario fino all'età di circa 2 anni. Nel 1993 è affidato dal tribunale per i minorenni alla famiglia Balotelli di Concesio (in provincia di Brescia), dove cresce insieme ai tre figli della coppia (due maschi e una femmina). I due fratelli maggiori di Mario aiutano i genitori a prendersi cura di lui, e lo seguono nella sua attività di calciatore diventando i suoi procuratori. In base alla legge n. 91 del 5 febbraio 1992, Balotelli ha dovuto attendere il compimento del 18º anno di età per poter ottenere la cittadinanza italiana, in quanto il suo affido non era stato convertito in adozione. Il 13 agosto 2008, in una cerimonia ufficiale, il sindaco di Concesio gli ha consegnato la carta d'identità italiana. Nel luglio 2010 si è diplomato in ragioneria.
La zia e il piercing della discordia. Amina è somala e ha 19 anni. Di giorno lavora nella pasticceria Sissi, amata dalla buona borghesia milanese, e di sera va a scuola. Quando una zia l'ha vista col piercing non le ha rivolto la parola per mesi.
Abdul William Guibre, 19 anni, italiano, originario del Burkina Faso e residente a Cernusco sul Naviglio (Milano).
Seconda generazione. Sono circa 1 milione i nati da genitori immigrati. Si sentono profondamente italiani, parlano anche i nostri dialetti, qualcuno si è fidanzato qui. E mentre aspirano a far parte della classe dirigente di domani, si devono scontrare con enormi problemi burocratici per raggiungere il loro sogno: la cittadinanza.
Roberta Ricucci