ORIGINE DEI TERREMOTI GEOGRAFIA E GEOLOGIA

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Transcript della presentazione:

ORIGINE DEI TERREMOTI GEOGRAFIA E GEOLOGIA La geografia studia la conformazione attuale della superficie terrestre (terre, mari, vulcani, montagne ecc.) La geologia studia la struttura interna della terra e la influenza che essa esercita sulla sua superficie ( litosfera ) La superficie terrestre varia continuamente e la geologia studia le variazioni del pianeta terra nelle varie epoche geologiche

PANGEA E DERIVA DEI CONTINENTI La litosfera, costituita da superfici sommerse ( mari ) e da superfici emerse ( montagne ), nelle epoche passate, formava un insieme unico di continenti, denominato Pangea. Con il tempo ( da circa 180 milioni di anni ) i continenti incominciarono a separarsi ed assumere, gradualmente, la configurazione attuale.   Il movimento di separazione dei continenti è conosciuto come deriva dei continenti. Diversi studiosi misero in evidenza tale fenomeno, tra cui, all’inizio del 1900 Wegener. Le osservazioni riguardavano la corrispondenza tra la forma delle terre, la flora, la fauna ecc.  La deriva dei continenti è stata spiegata, negli anni ’70, dalle scoperte oceanografiche e dalle presenze delle dorsali oceaniche all’interno degli oceani ( es. dorsali atlantiche ).

DERIVA DEI CONTINENTI

DORSALI OCEANICHE

STRUTTURA DELLA TERRA La terra è costituita, dall’interno verso l’esterno, da: nucleo, mantello, litosfera. Il raggio terrestre è di circa 6370 Km. Le conoscenze dirette, tramite perforazioni, raggiungono appena i 5/6 Km. Le conoscenze della struttura interna della terra derivano, in modo indiretto, da varie osservazioni: meteoriti, propagazione onde sismiche ecc.

LITOSFERA E’ l’insieme delle rocce e ricopre e delimita superficialmente tutto il pianeta. Ha spessore variabile (100/150 Km in corrispondenza delle montagne, 20/50 Km in corrispondenza dei mari). La litosfera galleggia su un liquido viscoso, denso, caldissimo, costituito da magma che forma il mantello. Ciò perché in profondità le rocce si trovano allo stato fuso, a costituire il magma che, attraverso gli apparati vulcanici, viene emesso sotto forma di lava.

IL MANTELLO Al di sotto della litosfera è presente il mantello, costituito da un liquido viscoso ad altissime temperature, con uno spessore di circa 3.000 Km. Si ricorda che la temperatura, all’interno della terra, aumenta, in media, di 1° C. ogni 30 m. di profondità. Alla profondità di circa 40/50 Km. la temperatura raggiunge 1.000 °C ! La temperatura, all’interno del mantello, è variabile per cui le differenze di temperature determinano moti convettivi. Tali moti, nelle zone più superficiali,trascinano la crosta litosferica per cui il mantello si comporta come nastro trasportatore delle masse della litosfera.

I MOTI CONVETTIVI

SCHEMA DELLE LE ZONE DI FRATTURA E DI CORRUGAMENTO

LE ZONE DI FRATTURA E DI CORRUGAMENTO

ZONE DI CORRUGAMENTO E FORMAZIONE DI MONTAGNE E VULCANI Scontro tra la placca africana e quella europea. La placca africana, nel suo moto attuale di avvicinamento e scontro con quella europea, determina una zona di corrugamento: La Calabria è il punto di cerniera di tale situazione.

SUBDUZIONE L’area di corrugamento presente in corrispondenza della Calabria è responsabile della orogenesi calabrese e della elevata sismicità della regione. Similmente avviene al contorno tra le altre placche per cui i terremoti si generano al margine delle placche ove avvengono i fenomeni di corrugamento o di fratture.

IL TRASPORTO DELLA CROSTA TERRESTRE Oltre al trasporto di parte della litosfera, dal mantello tende a fuoriuscire ed a salire in superficie, una parte di questo liquido, ad altissime temperatura, detto magma. Esso risale in superficie o attraverso condotti localizzati, i vulcani, o attraverso le fratture che si formano, in prevalenza sul fondo degli oceani, in corrispondenza del minore spessore della litosfera ( dorsali oceaniche ).

ZONE DI SCONTRO E CORRUGAMENTO E’ lo scontro tra la placca africana e quella europea. La Calabria, zona di corrugamento e di sollevamento, trovasi proprio al margine di tali placche. E’ per questo motivo che è zona altamente sismica. ZONE DI FRATTURA E FORMAZIONE DI NUOVA LITOSFERA Dove le zolle si distaccano emerge nuova materia dal mantello, per cui essa corrisponde a zona di nuova formazione litosferica. E’ la zona delle dorsali oceaniche e, nelle nostre zone, e l’area del basso Tirreno ove sono presenti, in superficie o sommersi numerosi vulcani e rappresenta una area di intensa attività geotermica.

TEORIA DELLA TETTONICA A PLACCHE (O ZOLLE) All’interno degli oceani risale il magma che esercita una enorme spinta sulla litosfera, dividendola in blocchi e costringendo questi ad allontanarsi. Si forma, in tal modo, una nuova litosfera in corrispondenza di queste dorsali ( montagne sottomarine ). Per il principio di una superficie finita, quale la sfera, a zone di trazione ed allontanamento dei blocchi ( zone di faglia) devono corrispondere zone di compressione e di corrugamento (formazione di montagne – orogenesi ). PLACCHE ATTUALI: la suddivisione attuale della litosfera. Ai margini di queste placche avvengono i fenomeni della litosfera: zone di corrugamento con i fenomeni sismici ( es. Calabria ), zone di trazione con i fenomeni vulcanici ( Islanda, penisola arabica, basso Tirreno ).

TETTONICA A PLACCHE

DISTRIBUZIONE DELLE MONTAGNE

SCONTRO AFRICA - EUROPA Dallo scontro tra la placca africana e quella europea si origina una ampia zona di corrugamento ( Alpi, Appennini, montagne della Calabria ). La litosfera africana si immerge sotto quella tirrenica determinando non solo la zona di corrugamento, in quanto area sottoposta a compressione, ma anche un arco vulcanico tirrenico in quanto area di distensione e quindi di nuova dorsale tirrenica.

in corrispondenza delle dorsali oceaniche; AREE SISMICHE Le aree sismiche sulla terra sono distribuite:  in corrispondenza delle dorsali oceaniche;  in corrispondenza dei corrugamenti e della formazione delle montagne.  In Italia le aree sismiche ricadono in prevalenza lungo l’Appennino meridionale.

LE ZONE SISMICHE NEL MONDO

FORMAZIONE DELLE ALPI, APPENNINI, CALABRIA ED AREE SISMICHE

FORMAZIONE CATENA ALPINA

OROGENESI DELLE ALPI

DORSALE TIRRENICA

SPOSTAMENTO APPENNINO VERSO EST

CARTA STRUTTURALE PUGLIA ED APPENNINO MERIDIONALE

LE ZONE SISMICHE IN ITALIA

CARATTERISTICHE STRUTTURALI E SISMICHE DELLA CALABRIA

VULCANISMO TIRRENICO La zona di subduzione della placca africana determina formazione di nuova litosfera e, quindi, tutta una serie di apparati vulcanici nel basso tirreno, all’esterno della zona di corrugamento. Di questi vulcani alcuni sono emersi ed in stato di quiescenza ( isole Eolie ), altri sono in fase di attività ( Panarea, Vulcano, Stromboli), altri sono sottomarini ( es. Marsili 3000 m., 70 km lungh., 30 km largh. ). Ai limiti di tale area sono presenti i vulcani attivi del Vesuvio e dell’Etna.  

AREA VULCANICA BASSO TIRRENO

VULCANI DELL’ITALIA MERIDIONALE

CINTURA VULCANICA BASSO TIRRENO

OROGENESI DELLA CALABRIA A seguito dello scontro di tali placche, si sono verificate enormi forze di sollevamento che hanno determinato la formazione della catena alpina e, successivamente, di quella appenninica. La Calabria è in parte costituita dalle falde appenniniche ( gruppo del Pollino ) ed, in parte, dalle falde alpine ( copertura granitica della Sila, delle Serre, dell’Aspromonte ) La Calabria è una regione montuosa costituita da: - gruppo del Pollino; - appennino tirrenico; - altopiano silano, costituito dalla Sila, Serre, Aspromonte, Poro  

ARCO CALABRO-PELORITANO

CLASSIFICAZIONE SISMICA DELLA CALABRIA