Il discorso di Zeus a Venere (Aen. I, vv. 257-282)
Oh non temere, Citèrea: immoti restano i fati; vedrai la città di Lavinio2 e le mura promesse, potrai alle stelle esaltare il magnanimo Enea; il mio pensiero non muta. Sì, parlerò, poiché tanto affanno ti cruccia; lontano spingendomi, a te svelerò l'arcano dei fati. Egli una guerra grande in Italia dovrà sostenere e popoli fieri domare; ivi leggi e mura fondare, finché non l'avrà la terza estate veduto regnante sul Lazio, e finché dal trionfo sui Rutuli tre inverni non saranno passati. Ascanio suo figlio, che anche ha il nome di lulo - Ilo era prima, finché d'Ilio il regno permase - dovrà per trenta giri del sole dominare e da Lavinio il regno trarrà in Alba Longa più esteso ed ivi più di potenza accresciuto. La stirpe di Ettore, per trecento anni continui, sul trono qui durerà, finché Ilia vergine sacra 275 di sangue regale, piena il suo grembo di Marte, due gemelli d'un parto produrrà nella luce. Lieto d'avere a nutrice una lupa di fulvo colore, Romolo sotto di sé adunerà gli uomini intorno ed alzerà le superbe mura di Marte e quelli chiamerà dal suo nome stesso Romani. Termini a Roma d'imprese io non fisso né tempo: 'ho dato ai Romani un dominio infinito.
1.Il discorso si articola in tre parti: individuale e assegna a ciascuna un titolo in forma nominale.
2.Il corpo centrale costituisce la profezia di Zeus: da quali elementi si può capire che si tratta di una profezia? 1. Verbi al futuro; 2.uso del numero 3 e dei suoi multipli che nell’antica civiltà romana scandiva l’organizzazione sociale e politica, assumendo dunque una forte valenza simbolica.
grande in Italia dovrà sostenere e popoli fieri Egli una guerra grande in Italia dovrà sostenere e popoli fieri domare; ivi leggi e mura fondare, finché non l'avrà la terza estate veduto regnante sul Lazio, e finché dal trionfo sui Rutuli tre inverni non saranno passati. Ascanio suo figlio, che anche ha il nome di lulo - Ilo era prima, finché d'Ilio il regno permase - dovrà per trenta giri del sole dominare e da Lavinio il regno trarrà in Alba Longa più esteso ed ivi più di potenza accresciuto. La stirpe di Ettore, per trecento anni continui, sul trono qui durerà, finché Ilia vergine sacra 275 di sangue regale, piena il suo grembo di Marte, due gemelli d'un parto produrrà nella luce. Lieto d'avere a nutrice una lupa di fulvo colore, Romolo sotto di sé adunerà gli uomini intorno ed alzerà le superbe mura di Marte e quelli chiamerà dal suo nome stesso Romani.
3. Individua i personaggi menzionati nella profezia e le azioni a loro attribuite.
Enea, eroe greco figlio di Venere (Numitore, re di Albalonga) Ascanio Discendenti di Ascanio che regnano su Albalonga dal XII all’VIII secolo (di cui conosciamo solo qualche nome) (Numitore, re di Albalonga) Romolo e Remo
4. Che rapporto c’è tra il contenuto della profezia di Zeus e i vv 4.Che rapporto c’è tra il contenuto della profezia di Zeus e i vv. 7-10 del proemio? Molto soffrì anche in guerra: finché fondò una città / e stabilì nel Lazio i Penati di Troia, / origine gloriosa della razza latina / e albana e delle mura della superba Roma.
Egli una guerra grande in Italia dovrà sostenere e popoli fieri domare; ivi leggi e mura fondare, finché non l'avrà la terza estate veduto regnante sul Lazio, e finché dal trionfo sui Rutuli tre inverni non saranno passati. Ascanio suo figlio, che anche ha il nome di lulo - Ilo era prima, finché d'Ilio il regno permase - dovrà per trenta giri del sole dominare e da Lavinio il regno trarrà in Alba Longa più esteso ed ivi più di potenza accresciuto. La stirpe di Ettore, per trecento anni continui, sul trono qui durerà, finché Ilia vergine sacra 275 di sangue regale, piena il suo grembo di Marte, due gemelli d'un parto produrrà nella luce. Lieto d'avere a nutrice una lupa di fulvo colore, Romolo sotto di sé adunerà gli uomini intorno ed alzerà le superbe mura di Marte e quelli chiamerà dal suo nome stesso Romani. Termini a Roma d'imprese io non fisso né tempo: 'ho dato ai Romani un dominio infinito. Proemio, vv. 6-7 Molto soffrì anche in guerra: finché fondò una città / e stabilì nel Lazio i Penati di Troia, / origine gloriosa della razza latina / e albana e delle mura della superba Roma.
5.La conclusione della profezia di Zeus assume una funzione encomiastica (celebrativa). In che senso? Attraverso la profezia di Zeus il poeta celebra la grandezza dell’impero romano (la sua estensione).
6. Dall’analisi del proemio e della profezia di Zeus possiamo cogliere alcune importanti differenze rispetto alla tradizione dei poemi omerici. Quali? La finalità celebrativa e il contenuto.
7. Perché Virgilio ha scelto di celebrare Augusto indirettamente, attraverso Enea? Quale rapporto lega Enea ad Augusto?
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