Vulcani e terremoti Di Simone Delbene
terremoti
vulcani
Cintura di fuoco In geologia con la denominazione di cintura di fuoco del Pacifico si indica una zona caratterizzata da frequenti terremoti (si calcola che il 90% dei terremoti mondiali avvenga all'interno di questa fascia: la maggior parte dei terremoti profondi e molti intermedi e superficiali) ed eruzioni vulcaniche, estesa per circa 40.000 km (ovvero quasi quanto la circonferenza equatoriale terrestre) tutto intorno all'oceano Pacifico, con una forma che ricorda quindi grossolanamente un ferro di cavallo. È caratterizzata dalla presenza di numerosissimi archi insulari (Polinesia, Filippine, Nuova Zelanda,Indonesia, Giappone ecc.), fosse oceaniche e catene montuose vulcaniche.
Gli tsunami Gli tsunami possono essere provocati da due cause: Da un terremoto che ha luogo nell’ oceano Da una frana che si riversa in acqua
Le dorsali oceaniche Le dorsali oceaniche sono la seconda zona sismica, si estendono per molti chilometri sul fondo degli oceani, la più grande è la dorsale medio atlantica.
Mar Mediterraneo Il mar Mediterraneo è la terza zona sismica, i terremoti hanno luogo soprattutto nelle zone dell’Adriatico e dell’Egeo. Nel sud Italia sono presenti alcuni vulcani e sono frequenti i terremoti.
Rift valley La Rift valley è una delle zone più sismiche della terra, la crosta è molto sottile , tanto che si possono trovare paesaggi simili a questi.
Erutta lapilli, gas letali e cenere vulcani primo tipo di vulcani esplosivo Erutta lapilli, gas letali e cenere Nubi piroclastiche fatte da gas e cenere, vanno a 300km/h e hanno una temperatura di 700 gradi I più pericolosi
Eruttano periodicamente lava e lapilli vulcani a “pentola a pressione” Eruttano periodicamente lava e lapilli Es:Etna
struttura interna della terra crosta nucleo esterno n. interno mantello
crosta terrestre La crosta terrestre, in geologia , è uno degli involucri concentrici di cui è costituita la Terra: per la precisione si intende lo strato più esterno della Terra solida, avente uno spessore medio variabile fra 5 (crosta oceanica) e 35 chilometri (crosta continentale).
La discontinuita di mhorovic È la zona di confine tra il mantello e la crosta terrestre. Si trova a una profondità variabile, da un minimo di 5 km a un massimo di 80
mantello In geologia il mantello terrestre è uno degli involucri concentrici che costituiscono la Terra. Si tratta di un inviluppo solido, a viscosità molto elevata, compreso tra la crosta e il nucleo, avente uno spessore di circa 2970 km.
Discontinuità di gutemberg Separa il mantello dal nucleo esterno
Nucleo esterno Il nucleo esterno della Terra è uno strato liquido di circa 51.5 megametri di spessore, composto di ferro e nickel, giacente sopra il nucleo solido della Terra, al di sotto del mantello. Il suo confine esterno si trova approssimativamente a 28.9 Megametri al di sotto della superficie terrestre. Zolfo ed ossigeno potrebbero anche essere presenti nel nucleo esterno.
Discontinuità di Lehman Separa il nucleo esterno dal nucleo interno
Nucleo interno Il nucleo interno della Terra, la sua parte più interna come rilevata dagli studi sismologici, è in primo luogo una sfera solida. Si ritiene che sia composto di una lega di ferro-nichel, e può avere una temperatura simile a quella della superficie del sole.
Le placche La Terra non è una sfera statica e immobile, ma è formata da placche che galleggiano sul mantello, gli scontri e gli sfregamenti tra queste placche formano i terremoti.
La teoria di Wegener Il geologo tedesco Alfred Wegener , osservando le linee dell’Africa e dell’ America meridionale, ipotizzò che un tempo potevano essere state unite.
La teoria Wegener supponeva che 200 milioni di anni fa esistesse un unico grande continente, la Pangèa, circondato dall'oceano Panthàlassa, che si sarebbe suddiviso in blocchi. In realtà all'inizio la Pangea era distinta in due grandi blocchi: uno boreale, detto Laurasia e comprendente Nord America, Europa e Asia, e uno australe, detto Gondwana, comprendente Sud America, Africa, Antartide, Madagascar, India e Australia. Questi blocchi continentali avrebbero iniziato a migrare sulla superficie terrestre, comportandosi come delle zattere che galleggiano sul mantello andando alla deriva.
L’ evoluzione della terra