Haiti: è possibile un futuro? Ad un anno dal terremoto

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Transcript della presentazione:

Haiti: è possibile un futuro? Ad un anno dal terremoto I Martedì di San Domenico, 11 gennaio 2011 Haiti: è possibile un futuro? Ad un anno dal terremoto Lo stato sanitario del paese e l’ epidemia di colera Maria Paola Landini Professore di Microbiologia, Università degli Studi di Bologna Direttore U.O. Microbiologia, Policlinico S.Orsola-Malpighi, Bologna Componente Consiglio Superiore di Sanità

POPOLAZIONE: 9.000 000 persone Gruppi Etinici: neri 95%, mulatti e bianchi 5% Religioni: Cattolica 80%, Protestante 16% Nessuna 1%, Altre 3% NB: circa la metà della popolazione pratica riti voodoo

Popolazione sotto livello povertà: 80% Tasso migratorio: 2008 -0.61% 2009 -2.07% Popolazione sotto livello povertà: 80%

Lingue: Francese (ufficiale), Creolo (ufficiale) Alfabetizzazione: All'età di 15 anni il 53% della popolazione legge e scrive maschi: 55% femmine: 51% (stima 2004) Spese per l’ istruzione: 1,4% del PIL (1998)

POPOLAZIONE: 9.000 000 0-14 anni = 41.8% 15-64 anni= 54.7% 65 anni = 3.5%

Aspettativa di vita alla nascita 57,5 anni ( M 55,8 F 59.3)

Quoziente di fecondità: 4.79 nati/donna Tasso natalità: 2008 35.7% 2009 29/% Tasso di crescita: 2008 2.4% 2009 1.96%

Alta mortalità prenatale Feti nati vivi (M 67%, F 57%) Alta Mortalità infantile: 6.5%

Recente denuncia UNICEF Il 30% dei bambini sotto i 5 anni è gravemente sottopeso Ad Haiti un bambino su dodici muore prima di compiere i cinque anni a causa di malattie collegate all’acqua e alla malnutrizione La diarrea è tra le cause di mortalità infantile più frequente

Nelle aree rurali, i bambini non hanno accesso neanche ai servizi più basilari, spesso devono camminare per ore prima di raggiungere la fonte d'acqua più vicina.  

Non vi è utilizzo di sistemi efficienti di approvvigionamento idrico. Già prima del terremoto solo il 19% della popolazione aveva accesso ai servizi igienici. Oggi oltre la metà della popolazione non ha accesso all’acqua potabile Non vi è utilizzo di sistemi efficienti di approvvigionamento idrico.  

Infezioni ad alto rischio ad Haiti Infezioni alimentari o malattie veicolate dall'acqua:  Diarrea batterica e protozoi, febbre tifoide, leptospirosi Epatite A , B e C (endemiche) Infezioni trasmesse da vettore: febbre dengue e malaria (elevata incidenza)

Tubercolosi Dati OMS di fine 2005: Circa ¼ della popolazione di Haiti è afflitta da TBC Dati OMS 2008 : 7000 decessi e circa 30.000 nuovi casi all’ anno

Haiti è uno dei paesi con una incidenza di AIDS, tra le più alte del mondo. L’ AIDS viene considerato endemico con circa il 6% della popolazione malata AIDS

E su questa situazione di base si è sovrapposto il terremoto!

“A NATURAL DISASTER IS A Natural Disasters Earthquakes Drought Hurricanes Transmission of infectious agents Tornados Tsunami Flooding “A NATURAL DISASTER IS A MICROBE’S PARADISE“

Fattori che facilitano la diffusione dei microrganismi dopo un disastro naturale La presenza di molti soggetti feriti. Le ferite si infettano facilmente La disponibilità scarsa o assente di disinfettanti e antibiotici Distruzione dell’ acquedotto e dell’impianto fognario Sovraffollamento delle zone in cui vengono radunati i sopravvissuti

Mezzo milione di bambini vive nelle tendopoli della capitale

Contatto oro/fecale Trasmesse Via respiratoria o con acque infette da insetti Typhoid fever Malaria Meningite Bacterial diarrhea Dengue Polmonite Cholera Yellow fever Morbillo Leptospirosis West Nile fever Hepatitis A/E

Epidemia di colera, ottobre 2010 Vibrio cholerae Batteri gram-negativi, mobili per la presenza di 1 flagello, asporgeni, non capsulati, aerobi e anaerobi facoltativi. Produce una potentissima enterotossina

Vibrio Cholerae Sierogruppo 1 causano epidemie (biotipo ElTor, sierotipi Ogawa, Inaba, Hikojima) Sierogruppo O139 Bengala (epidemie gravi e ampie) Altri Sierogruppi (O2-O139) danno casi sporadici

Ogni anno colpisce dai 3 ai 5 milioni di persone al mondo e ne causa la morte di circa 150.000 (dati del 2009)

Fonte di infezione: uomo infetto Trasmissione: ingestione cibo e/o bevande contaminate Periodo incubazione: 3-4 giorni

Ma che cos’è il Colera? Enterite caratterizzata da emissioni di grandi quantità di feci acquose ( anche 10-15 litri al giorno) Disidratazione, squilibrio della bilancia elettrolitica La perdita di Sali può alterare la contrazione cardiaca, shock emodinamico e morte

Perché è così contagioso? Il soggetto convalescente elimina i batteri con le feci anche per 3-4 settimane dopo la guarigione clinica I vibrioni sono capaci di sopravvivere per lunghi periodi di tempo in presenza di umidità

Il Colera è il nuovo sisma di Haiti Al 6 di gennaio 2011 il batterio ha già infettato più di 180.000 persone e ne ha ucciso quasi 4000. I servizi sanitari ne potuto trattare meno della metà Secondo l’Organizzazione panamericana della Sanità l’ epidemia potrebbe contagiare oltre 500.000 persone e provocare oltre 20.000 morti nei prossimi 12 mesi se non ci dovessero essere interventi più efficaci Decine di migliaia i bambini a rischio

 

Casi di colera da ottobre 2010 in poi

Decremento della mortalità da ottobre 2010 in poi

Il colera è endemico in varie parti del mondo, inclusa l’ America latina.

Haiti e tutte le isole Caraibiche non avevano avuto Colera nel corso degli ultimi 100 anni Come e da dove è arrivato il batterio ad Haiti?

New England Journal of Medicine, dicembre 2010: Identificazione genetica dei ceppi di vibrio cholerae da Haiti HARVARD: Un gruppo di ricercatori ha sequenziato l’ intero genoma di tre vibrioni colerici isolati da tre diversi pazienti Haitiani. La sequenza del DNA ha dimostrato che sono identici. CDC, ATLANTA: I ceppi sequenziati ad Harvard sono identici ad altri sequenziati ad Atlaanta e provenienti da altri pazienti haitiani. Quindi l’ epidemia ha avuto una origine singola ed il batterio che circola nella popolazione è solo uno

New England Journal of Medicine, dicembre 2010: Identificazione genetica dei ceppi di vibrio cholerae da Haiti HARVARD: il confronto tra la sequenza del DNA del vibrione di Haiti e quello di 23 altri ceppi da varie parti del mondo ha dimostrato che è molto simile ai ceppi che stanno circolando in sud est asiatico ed è decisiamente diverso da quelli che circolano nel continente americano Quindi l’ epidemia è causata da un vibrione proveniente dal Sud Est Asiatico

L’ OMS ritiene che la fase acuta della epidemia durerà per un anno o forse anche di più e che poi il colera diventerà endemico ad Haiti, andando ad aggiungersi alle tante altre infezioni che flagellano l’ isola.

Cosa serve? FASE 1: ORA Insegnare alla popolazione cosa fare e cosa non fare per evitare l’ infezione Aumentare la disponibilità di acqua potabile in emergenza* Aumentare l’ accesso alla reidratazione artificiale Aumentare la disponibilità di disinfettanti Attrezzare Ctc (centri di trattamento colera) e addestrare il personale * MSF ha distribuito oltre 500.000 litri di acqua potabile al giorno

Centri Trattamento Colera

Cosa serve? FASE 2: ASAP Aumentare l’ accessibilità ordinaria all’ acqua potabile Migliorare il livello igienico del paese Migliorare il servizio sanitario (Piani di vaccinazione dei bambini) …….

Ho bisogno anche di te!