Welfare e mercato del lavoro in Svezia Chiara Lucchin

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Welfare e mercato del lavoro in Svezia Chiara Lucchin Welfare e mercato del lavoro in Svezia Chiara Lucchin Milano, 25 Novembre 2013

Indice: Descrizione del Mercato del Lavoro in Svezia basata sulla pubblicazione prodotta da un Gruppo di Lavoro tematico sul «Futuro del Welfare State in Europa» 2) Descrizione del lavoro del partner svedese SERUS all’interno del Progetto CITYCOM e Raccomandazioni emerse dai partecipanti

The future of the Welfare State Analisi di 5 paesi europei rappresentativi dei 5 modelli di Welfare: ITALIA (Modello Mediterraneo) SVEZIA (Modello Nordico) IRLANDA (Modello Beveridge) BELGIO (Modello Bismarck) SLOVACCHIA (Modello paesi Europa centrale e dell’est) Per ciascun paese abbiamo analizzato 3 dimensioni costitutive del Welfare: Mercato del Lavoro, Famiglia e Welfare (benefit and services)

Modello di Welfare Scandinavo Il modello scandinavo di protezione sociale offre un’ampia copertura dei rischi e l’accesso alle prestazioni, è concepita come un diritto di cittadinanza, spesso è solo condizionataalla residenza La garanzia di un’ampia rete di sostegbo al reddito, insieme ad una vasta gamma di servizi di cura alla famiglia, permettono di mobilitare I soggetti più vulnerabili del LM, come le donne, I genitori soli con figli piccoli, I lavoratori anziani e gli individui con qualche forma di vulnerabilità. Conseguntemente il sistema si rivela particolarmente efficace nell’azione di contrasto alla povertà e all’esclusione, riuscendo a minimizzare la povertà tra anziani e minori. Tutti I residenti in condizioni di bisogno a con reddito al di sotto della soglia di sussistenza hanno diritto a ricevere un sostegno. Gli strumenti di sostegno al reddito sono complementari e non influenzano il diritto di accedere alle prestazioni sociali.

Il regime di welfare svedese -livello elevato di protezione sociale basato sul concetto di tutela e solidarietà estese a tutta le popolazione (universale) -finanziato dalle tasse (fortemente ridistributivo) -erogazione pubblica di trasferimenti economici e di servizi -vasto settore pubblico -basso tasso di disoccupazione -alto livello di partecipazione sia di uomini che di donne al mercato del lavoro -sistema universale che copre tutti i cittadini: pensioni, supporto alla disoccupazione che includono (sussidi, formazione al lavoro, re-inserimento, creazione di lavoro, disabilità, sussidi di malattia, servizi sanitari, parental leave, sussidi per la cura dei figli, assistenza per famiglie con bambini disabili, casa decente per tutti -educazione gratuita

Dati sul paese Alta densità abitativa. Andamento dei benefit derivanti dal welfare: estremamente regolare dal 1975 in linea con una quantità «moderna» (Italia discontinuità). Over 65: numero elevato (percentualmente simile all’Italia)

Il Sistema Svezia Bassa densità abitativa e grande presenza di piccole comunità locali. Struttura del sistema di w. S che prevede grandissima vicinanza alle realtà locali e di grande specificazione delle competenze. Le comunità locali (nonostante esodo verso le città) Hanno fortissima identità: sistema avvantaggiato nell’indirizzare le risorse, affrontare le criticità e capire bisogni cittadini. Pochi livelli amministrativi e chiare competenze.

Le politiche del lavoro La partecipazione al mercato del lavoro come fonte di protezione sociale L’obiettivo di lungo termine delle politiche del lavoro in Svezia è raggiungere la piena occupazione. La piena occupazione fa parte dell’etica nazionale ed è la top priority della politica economica. Infatti la Svezia considera che un mercato del lavoro che funziona bene e politiche del lavoro efficienti sono importanti prerequisiti per la crescita e per un buon welfare. L’obiettivo principale delle politiche del lavoro è di contribuire ad un mercato del lavoro ben funzionante al fine di aumentare l’occupazione e ridurre l’esclusione sociale

La struttura dell’occupazione Il tasso di partecipazione alla forza lavoro è elevato rispetto ad altri paesi europei. Elevato è anche tasso di occupazione totale 2012: 79,4% rispetto ad una media Europea (28 MS) 68,4. La partecipazione delle donne svedesi è elevato rispetto a quella degli altri Stati membri dell’UE. Tasso di occupazione donne 2012: 76,8% (uomini 81,8%), media UE 28: 62,3. EUROPA 2020: TARGET EUROPEO 75% popolazione 20-64 dovrebbe essere occupato. Disoccupazione tradizionalmente bassa. Un numero relativamente alto di persone occupate in Svezia svolge persone impiegate part time: 26,5%. Donne 39,6% (uomini 14,6%), media UE 9,4%. Il numero medio di ore lavorate per persona è più basso che in altri paesi europei

Misure di lotta alla disoccupazione La politica svedese del mercato del lavoro si basa sul principio di attivazione. La Svezia infatti ha spese molto alte per le politiche attive del lavoro. Alcune di queste misure attive sono dirette a far incontrare la domanda e l’offerta di lavoro. Questo compito è svolto dal servizio pubblico di collocamento (garantire che i posti vacanti vengano coperti rapidamente) Altro gruppo di misure attive riguarda i programmi di formazione e quelli miranti a far fare un’esperienza lavorativa grazie a lavori temporanei e a sussidi di occupazione

Struttura dell’occupazione Il settore pubblico svedese impiega una percentuale molto alta delle popolazione attiva. Questo perché importanti servizi quali l’istruzione, l’assistenza sanitaria e in una certa misura la casa venivano forniti da organizzazioni del settore pubblico in una posizione quasi monopolistica regolazione del mercato del lavoro basata in ampia misura su contratti collettivi e tassi di crescita elevati Il settore dei servizi assorbe una quota relativamente alta della popolazione attiva

Protezione sociale Il sistema svedese offre numerose forme di indennità (maternity leave, paternity leave, sick leave…). Le indennità di disoccupazione sono composte da un ammontare minimo, concesso in base alla residenza dei destinatari, e da una parte integrativa, commisurata alla precedente vita retributiva Nei paesi scandinavi, anche i sistemi pensionistici si fondano sul principio della cittadinanza, che garantisce il diritto ad una prestazione minima universale, condizionata al numero di anni di residenza nel paese.

Impatto della crisi in Svezia Dal 2007 la crescita dell’economia svedese ha avuto un rallentamento GDP La disoccupazione in Svezia: 2007 (M1) 6.6 2008 (M1) 6.0 2009 (M1) 6.8 2010 (M1) 9.1 2011(M1) 8.0 2012 (M1) 8.0 2013 (M1) 8.0 Gruppi all’interno dei quali la disoccupazione è piu’ alta: Giovani (15-24): 2007 (Q1) era 19.8; 2013 (Q1) 24.3% Long term unemployment (more than 6 months): altissima Immigrati: (ingressi 54 .000 in 2012)

Impatto della crisi in Svezia Misure del Governo: -Fiscal discipline -Riduzione tasse e riduzione spese: riduzione del livello di sussidi di disoccupazione (sempre più condizionati rispetto all’accettazione del lavoro che viene offerto, e alla formazione) -Nuovi job schemes dovrebbero portare più persone ad essere occupate -Cambiamenti nell’assicurazione per sick leave hanno portato alla riduzione della sick leave (prima crescita e assenza dovuta a malattia variavano insieme, con le nuove regole assicurazione la sick leave è diminuita) La strategia per avere più persone occupate e meno esclusione sociale si basano su tre pilastri: migliori incentivi al lavoro, rendere più semplice e meno costoso assumere impiegati, rendere più semplice e più redditizio gestire un’impresa. Il Governo ha studiato la composizione delle persone inserite in modo più debole nel mercato del lavoro per mantenerle al loro posto, sempre con l’idea che il lavoro offra libertà all’individuo e autodeterminazione e un welfare generoso.