CHE COS’E’ IL BADMINTON? QUESTO SCONOSCIUTO AGILITA´, POTENZA, VELOCITA´, PRECISIONE, SPORTIVITA´, FATICA e soprattutto: Sport olimpico dal 1992,una esaltante combinazione di equilibrio e reattività,spettacolarità e divertimento!!!Velocità, potenza, agilità, reattività e fatica. Sport olimpico. Pochi grammi di piume, delle tonnellate di emozioni. Se c'è uno sport che merita di essere sviluppato anche in Italia , questo è il Badminton, conosciuto di più come gioco del volano. Uno sport dinamico, divertente e adatto a tutte le età dagli 8 agli 80 anni
UN PO’ DI STORIA Tra i giochi preferiti di sempre, sia dagli adulti che dai bambini, da praticare nel tempo libero sulla spiaggia, nei parchi o nei cortili, il Badminton è anche meglio conosciuto in Italia con il termine ”Volano”. La caratteristica “pallina con le piume”, insieme alla racchetta, ne costituiscono l’attrezzatura di base. Il Badminton è oggi uno sport olimpico, dopo aver compiuto il suo esordio ufficiale nel 1992 alle Olimpiadi di Barcellona ed essere stato sport dimostrativo alle Olimpiadi di Seul nel 1988; oggi può contare su 164 associazioni affiliate alla Federazione Internazionale Badminton World Federation (BWF) ed è il terzo sport più praticato al mondo. Cambiare sfondo con logo fiba
Il Badminton nasce quindi molto prima del suo più noto cugino: il tennis. Le radici del Badminton sono molto antiche; già a partire dal I secolo A.C. vi sono testimonianze di un gioco cinese in cui venivano adoperati volani (un attrezzo costituito da una sfera con infilate, ad una estremità, delle piume) e rudimentali racchette i legno.
Da qui cominciò a diffondersi anche in Giappone, in India, in Sumeria, in Grecia e fino ad approdare in Inghilterra dove diviene ufficialmente una disciplina sportiva nel 1860 nella “Badminton House”, un castello inglese, in cui prima viene tirata una corda (antenata della rete) e poi vengono codificate le regole del gioco che vedrà la sua diffusione in tutto il mondo, con il nome di BADMINTON
Nel 1934 viene fondata l’International Badminton Federation (IBF) che raggruppa le nazioni costituenti: il Canada, la Danimarca, L’Inghilterra; la Francia, l’Irlanda, l’Olanda, la Nuova Zelanda e la Scozia. Dal 2007 l’IBF è divenuta Badminton World Federation (BWF) e attualmente rappresenta l’organo di governo dello sport Badminton con sede a Kuala Lumpur (Malesia), uffici a Losanna (Svizzera) e collabora attivamente per lo sviluppo del Badminton insieme al CIO (Comitato Olimpico Internazionale).
E IN ITALIA? In Italia il Badminton compare negli anni ’40; già dai primi anni ’60 inizia a diffondersi ma ancora in modo poco efficace. È grazie a Riccardo Simonetti, padovano e appassionato di questo sport, che nasce la prima Federazione Italiana (1960-66) che si affilia all’IBF. Le scuole italiane più importanti per la promozione e la diffusione del Badminton in Italia diventano Merano e Bolzano. Nel 1974, a seguito delle intuizioni del Cav. Aurelio Chiappero, viene creata la prima Federazione Italiana di Volano (FIDV) e nel 1976 si costituisce la “Associazione Italiana Badminton Squash” ottenendo il riconoscimento della Federazione Italiana Tennis.
Nel 1977 si svolge il primo campionato italiano e ad aprile del 1978 la squadra Nazionale italiana, composta di 6 giocatori, partecipa ai Campionati Europei a Preston, in Inghilterra. Il primo regolamento tecnico di gioco venne stampato nel 1978 mentre un anno dopo viene pubblicato quello dei Campionati Italiani a squadre. Il 1985 segna un periodo di ulteriori cambiamenti in Italia. Il 24 marzo dello stesso anno viene approvato lo scioglimento dell’Associazione Italiana Badminton Squash (AIBS) che sancisce la scissione dei due sport e la costituzione della Federazione Italiana Badminton (FIB), ancora sotto il patrocinio della Federazione Italiana Tennis.
Con l’inserimento del Badminton all’interno del programma ufficiale delle Olimpiadi di Barcellona nel 1992, la Federazione Italiana fa richiesta ufficiale al CONI per avere il riconoscimento quale federazione effettiva e non più associata. Tale riconoscimento arriva il 31 ottobre 2000 e viene reso effettivo a partire dal 2002 sotto la presidenza di Rodolfo La Rosa: Nasce la F.I.Ba.
Il Palabadminton è il primo palazzetto dello sport in Italia progettato su misura per le specifiche esigenze tecniche del Badminton, concesso dal Comune di Milano, nell’ambito di un progetto ventennale. Quest’ultimo ha tra i suoi obiettivi quello di sostenere adeguatamente lo sviluppo tecnico di questo sport dal settore giovanile, scolastico e fino a quello professionistico
Negli anni sono diversi gli atleti Azzurri lanciati a livello internazionale, accompagnati sempre da un team tecnico di altissimo livello tecnico, cercando di intraprendere una "esperienza italiana" che nel 2008 si consacra con la qualificazione olimpica della prima atleta italiana, Agnese Allegrini (qualificata anche per Londra 2012), sotto la presidenza di Alberto Miglietta. L'Azzurra ha raggiunto la storica qualificazione nella 27^ posizione su 38 nel tabellone di singolare femminile. Il sogno è diventato realtà! PRESENZE OLIMPICHE: 2008 - XXIX Oimpiadi di Pechino: Agnese Allegrini Agnese Allegrini, una figura importante, che assieme alla federazione, contribuisce molto alla promozione e affermazione di questo sport in Italia anche in senso educativo e scolastico.
SAPERNE DI PIU’ Il Badminton si gioca in singolo o in doppio su un campo rettangolare, che può ricordare un piccolo campo da tennis, di 6,10 m di larghezza per 13,40 m di lunghezza, con una rete posta trasversalmente ad un’altezza di 155 cm. Lo scopo del gioco è colpire il volano con la racchetta e inviarlo sopra la rete nel campo valido opposto facendolo cadere a terra senza che l’avversario riesca a prenderlo e a rimandarlo indietro. Se ciò accade, la coppia o il singolo giocatore acquisiscono un punto a loro favore che li condurrà ad aggiudicarsi il primo dei tre set previsti (si gioca al meglio dei tre set) quando totalizzeranno 21 punti.
Ogni incontro di Badminton comincia con il servizio che deve essere obbligatoriamente effettuato in diagonale nel campo da gioco avversario, all’interno dell’area “di servizio” rettangolare. La zona di ricezione del singolo è un po’ più ampia rispetto a quella del doppio. Se i punti del giocatore che serve sono pari, il servizio viene effettuato da destra. Se il punteggio è invece dispari, il servizio viene eseguito da sinistra. Il giocatore al servizio deve colpire il volano al massimo all’altezza della vita (non più in alto!), non può effettuare delle finte o ritardi e la “testa” della racchetta deve essere visibilmente al di sotto della mano.
Il Badminton è uno dei giochi di rinvio più veloce, dal momento che i migliori giocatori con uno smash (schiacciata) sono in grado di lanciare il volano fino a velocità di 330 km/h, e per questa sua caratteristica permette a coloro che scelgono di praticarlo di sviluppare e migliorare specifiche capacità motorie condizionali, coordinative e tattiche. Tra le capacità condizionali: la rapidità e la velocità Tra le capacità coordinative: in particolare quella oculo-motoria, di anticipazione motoria, equilibrio, il timing (giusto tempo).
ATTREZZATURA La tecnica di gioco è subordinata alla qualità del materiale del quale è composta l’attrezzatura. È necessario, infatti, avere a disposizione racchette e volani idonei a seconda del livello di gioco e di competizione al quale si partecipa Nei club si gioca con volani in piuma d’oca che purtroppo hanno la tendenza a rompersi o a deteriorarsi facilmente, pur garantendo un’ottima tenuta in traiettoria. Le racchette, composte da un “pezzo unico”, permettono una trasmissione ottimale della forza . sono molto leggere, ma anche meno solide e più costose rispetto a quelle a “due pezzi”. Le racchette si differenziano inoltre per la loro rigidità e per la diversa ripartizione del peso: - Equilibrate - Più pesanti sul manico - Più pesanti sul reticolato o “piatto” della racchetta Per l’insegnamento scolastico conviene optare per dei volani sintetici di plastica o contenenti una pallina di sughero. Essi si differenziano anche per colore: quelli rossi sono i più veloci, quelli blu sono i cosiddetti “normali”, mentre quelli verdi sono i più lenti.