La fisica di Aristotele

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Transcript della presentazione:

La fisica di Aristotele Prandi Simone 3^ B La fisica di Aristotele

Indice Vita Opere Visione del mondo: -mondo sublunare -sfere celesti Teoria dei quattro elementi Teoria del moto Tipologie di moto: -moti naturali -moti violenti

Aristotele nacque a Stagira nel 384-383 a.C. La Vita Aristotele nacque a Stagira nel 384-383 a.C. Rimasto orfano a tenera età si trasferì ad Atarneo dal tutore Prosseno. Rettore di quella scuola era lo scienziato Eudosso di Cnido che influenzò fortemente il giovane studente. Nel 367 a.C. si reca ad Atene per studiare nell’accademia fondata da Platone.

Più tardi, nel 345 a.C. Aristotele si stabilì a Militene, dove incontrò e sposò Pizia. Nel 335 fece ritorno con Teofrasto ad Atene, dove svolse attività di ricerca presso un liceo. Qualche anno dopo decise di ritirarsi nella città di Calcide, dove morì nel 322 a.C.

Le opere Aristotele scrisse riguardo molti argomenti, qui sotto verranno elencati e verrà specificato il numero di libri di cui sono composti: Logica(Organon/15) Metafisica (14) Fisica (8) Sull’anima (3) Etica (18) Politica (8) Retorica (3) Poetica (incompiuta)

Celesti Celesti Sfere Sfere Visione del mondo Mondo Sublunare

Mondo Sublunare Al centro del mondo sublunare è posta la terra di forma sferica composta (come secondo Platone) da quattro elementi: aria, acqua, fuoco e terra. Vi possono essere quattro tipi di cambiamento degli elementi: Di sostanza (il legno che brucia diventa cenere) Di qualità (il passaggio da un colore ad un altro) Di quantità (un aumento o una diminuzione di peso) Di posizione (il moto locale dei corpi)

Sfere Celesti Aristotele riprende la teoria di Eudosso, secondo la quale le sfere celesti sarebbero composte da sfere concentriche. Aristotele però introduce anche altre sfere per spiegare meglio alcuni movimenti degli astri. A livello delle sfere celesti l’unico elemento presente è l’etere (o quintessenza) che compone i corpi celesti e le sfere stesse.

Teoria dei quattro elementi Aristotele accetta la teoria empedoclea dei quattro elementi. Terra Acqua Aria Fuoco Fredda e secca, tende verso il basso. Fredda e umida, tende verso il basso. Calda e secca, tende verso l’alto. Caldo e secco, tende verso l’alto

Teoria del moto Ciò che si muove è mosso da qualcos’altro.. Esiste sempre un “motore” Non esiste un effetto (moto) senza una causa (motore)

Le stelle fisse muovono tutto ciò che sta sotto di loro. Le stelle fisse sono a loro volta mosse dal “primo motore immobile” (Dio) che sta al di fuori di tutto e non è costituito da alcun elemento.

Tipologie di moto Moti Naturali Moti Violenti

Moti Naturali Mondo Sublunare Sfere Celesti Sono moti rettilinei di caduta verso il proprio luogo naturale. Hanno un qualcosa di imperfetto, dal momento che seguono una retta: figura meno perfetta della circonferenza. Sono moti circolari uniformi attorno alla terra (i due mondi non possono mischiarsi). Ogni sfera è mossa dalla precedente.

Vi è un motore evidente che causa il moto. Moti Violenti Vi è un motore evidente che causa il moto. Sono il punto debole della fisica aristotelica, infatti (secondo Aristotele) il motore spinge un corpo e quando non c’è più motore il moto cessa. Questo però e falso, poiché, come sappiamo, la forza NON è proporzionale alla velocità. Aristotele tenta di sostenere la sua tesi con un esempio. Egli prende in considerazione una freccia che dopo essere stata scagliata non è più mossa da alcun motore. Egli afferma quindi che la natura ha paura del vuoto (horror vacui) per cui al passaggio della freccia, l’aria si richiuderebbe dietro di essa spingendola.

Fine

Fonti Wikipedia Scienzapertutti Università di Pavia EXIT