Rischio psico-sociale per stress da lavoro-correlato

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Stress lavoro correlato: un nuovo problema o una nuova opportunità ?
Advertisements

CORSO DI FORMAZIONE SUL CAMPO ANNO 2010 ASL della Provincia di Varese, con la collaborazione della U.O. Ospedaliera di Medicina del Lavoro 1)Venerdì :
Giornate di studio su Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza i rischi elettrici e meccanici nellI.N.F.N. Ruggiero Farano Bari, ottobre.
PREVENIRE: FARE O DIRE QUALCOSA IN ANTICIPO AL PREVEDIBILE ORDINE DI SUCCESSIONE PREVENZIONE: AZIONE DIRETTA A IMPEDIRE IL VERIFICARSI O IL DIFFONDERSI.
il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
STRUTTURA DELLA LEZIONE
Pordenone 10 novembre 2006 G.Cornelio 2006 Due considerazioni preliminari 1.Le malattie sono multifattoriali Es. 1 Le malattie cardiovascolari dipendono.
La Normativa Accordo Quadro Europeo sullo stress lavoro-correlato
"Mobbing un fenomeno che ci richiede attenzione" 12 novembre 2004 Accertamento e Prevenzione del Mobbing.
NUOVO TESTO UNICO IN MATERIA DI SICUREZZA FORMAZIONE DEL PERSONALE
LEGGE ATTUALE D.P.R. N° 1124 DEL 30 GIUGNO D.LGS. N° 38 DEL INTEGRAZIONE E MODIFICA DEL D.P.R. N° 1124 DEL
VALUTAZIONE DEI RISCHI
SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO (SGSL)
Verifica finale Quesiti u.d. 2 CORSO DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
LA CULTURA DEL BENESSERE SUL LUOGO DI LAVORO:
Il medico competente, quali scelte ??
STRESS DA LAVORO CORRELATO E ART C.C.
Definizione parole-chiave Progetto RAP.
1 Pavia 27 marzo ° Incontro A. V. Berri LE MISURE DI TUTELA.
Settore Igiene e Sicurezza del Lavoro ASL Roma B M. Giuseppina Bosco Convegno Ligiene del lavoro quale rilevante prevenzione nella pubblica amministrazione.
Ing. R. Gregu.
Valutazione dello Stress Medicina del Lavoro Università degli Studi di Sassari.
Medico competente Concetto di salute - OMS
Oggetto della valutazione dei rischi (art. 28 ) È stato riformulato rispetto al Dlgs. 626/94 loggetto della valutazione dei rischi VALUTAZIONE La VALUTAZIONE,
Il Datore di Lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata, anche rispetto alle conoscenze linguistiche, con particolare.
PREVENZIONE E MANUTENZIONE
Contesto normativo italiano
SICUREZZA OBBLIGATORIA: COSA CAMBIA NELLA FORMAZIONE? Incontro con SPISAL sul nuovo Accordo Stato - Regioni 1 marzo 2012.
Prevenire oggi i disturbi di domani Campagna UIL – ITAL Sulla prevenzione dei rischi per lapparato muscolo scheletrico e i riconoscimenti di danni di origine.
PREVENZIONE L’insieme di misure e di interventi volti a individuare, eliminare o ridurre i fattori di rischio negli ambienti di lavoro.
LA VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO
Dott. Giuseppe Auriemma Geom. Giuseppe Grazioli
Le sanzioni del nuovo sistema delineato dal d. lgs. 81/08 e dal d
PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI E SINDACALI
Definizione Lo stress lavoro correlato trova una sua definizione nellarticolo 3 dellAccordo Europeo 8 ottobre 2004, che lo definisce come la: condizione.
LA SICUREZZA NEL LAVORO
LEZIONE 6 MISURE DI PREVENZIONE.
I compiti dell’Organismo di Vigilanza
BREVE PANORAMICA DELLA
Linfortunio sul lavoro Il sistema di tutela contro gli infortuni sul lavoro trova le sue radici nella legge n. 80 che dispose lobbligo per tutti.
Non più morti sul lavoro - 11 dicembre Intervento dott
Il processo di valutazione dei rischi
Campagna europea sulla valutazione dei rischi Errori frequenti nella valutazione dei rischi.
LA VALUTAZIONE DEI RISCHI
SCHEMA FORMAZIONE AZIENDALE
Hanno partecipato all’ ideazione ed alla realizzazione del Corso:
ACCORDO STATO-REGIONI DEL 21/12/11
TA - GCSL – Servizio di Prevenzione e Protezione Riunione con OPN 27 luglio 2011 Processo di coinvolgimento dei RRLLS, OOPPRR e OPN sulla Valutazione del.
L’ RLS e il Preposto A cura di Ing. Alfonso Massaro.
STRESS LAVORO CORRELATO.
LA CULTURA DELLA SICUREZZA
Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione ASPP
IL DLgs 626/94 10 ANNI DOPO: IL RLS TRA PRESENTE E FUTURO di Leonildo Morisi - SIRS.
Salute e sicurezza negli studi professionali:
Corso di formazione per Dirigenti
La valutazione del rischio stress lavoro-correlato
Coordinatrice- Ailda Dogjani Segretario – Caka Xhovana Custode dei tempi-Danilo Diotti Custode della partecipazione- Mirko Colautti.
Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
1) RIFERIMENTI NORMATIVI 1) RIFERIMENTI NORMATIVI 2) ORGANIZZAZIONE 3) VALUTAZIONE DEI RISCHI 4) EMERGENZE.
FORMAZIONE sulla sicurezza NEI LUOGHI DI LAVORO Parte generale
Nel nostro ordinamento, la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro è regolata da numerose norme giuridiche, contenute in fonti diverse.
O) «salute»: stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un'assenza di malattia o d'infermità; Articolo 2 DEFINIZIONI.
La salute e la sicurezza sul lavoro riguardano tutti. Un bene per te. Un bene per l’azienda. Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro-correlato.
Quando si parla di salute, è opportuno fare riferimento alla Costituzione dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), agenzia dell'ONU istituita nel.
Il ruolo dello SPreSAL Informazione ed assistenza all’utenza Prevenzione e Promozione della salute e della sicurezza Rilascio di autorizzazioni e pareri.
La valutazione del rischio La sorveglianza sanitaria Gli enti esterni Gualberto Depaoli SPRESAL ASL TO1 La sicurezza nelle scuole Torino, 26 gennaio 2011.
La sicurezza come sistema. La legislazione e la normativa sulla sicurezza: salute e sicurezza nei luoghi di lavoro obiettivi che trovano origine in: Codice.
26 novembre 2014 Giornata della Trasparenza Indagine sul benessere 2014 Università degli Studi di Pavia.
Transcript della presentazione:

Rischio psico-sociale per stress da lavoro-correlato Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Università degli Studi di Padova Claudio Bedin Padova, 22-23-24 febbraio 2011

Il rischio psico-sociale è prodotto dall’impatto del lavoro sulla salute Perché occuparsene? Quando si è sotto stress, facilmente si verificano infortuni o errori. Lo stress diminuisce la qualità della vita. Le persone sotto stress rendono meno. La persona stressata si ammala più facilmente perché il suo equilibrio psico-fisico è compromesso.

Cos’è lo stress E’ una risposta dell’organismo ad una sollecitazione o ad uno stimolo. E’ il risultato di un difficile processo di adattamento dell’uomo all’ambiente. Lo stress positivo è il sale della vita: ci stimola a fare. La mancanza di stimoli è negativa come il loro eccesso. Ogni persona ha un proprio livello di “sopportazione” dello stimolo, per quantità e durata nel tempo. Lo stress non è quindi una MALATTIA, ma una situazione di prolungata tensione può portare gravi danni personali e professionali.

La tutela giuridica Art. 32 Costituzione La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Art. 2087 c.c. Tutela delle condizioni di lavoro L’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro.

Accordo europeo sullo stress sul lavoro (8 ottobre 2004) E’ un accordo fra i sindacati europei e le organizzazioni dei datori di lavoro che definisce lo stress da lavoro-correlato come un malessere, una disfunzione fisica, psicologica o sociale conseguente al fatto che le persone non si sentono all’altezza delle richieste e delle attese nei loro confronti. L’accordo europeo è stato recepito in Italia solo nel 2008 !

Art.28 del D.Lgs.81/2008 collegati allo stress lavoro-correlato. Obbliga il datore di lavoro a valutare tutti i rischi,compresi quelli: collegati allo stress lavoro-correlato. riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza (richiamando il D.Lgs.151/2001). connessi alle differenze di genere, all’età, alla provenienza da altri Paesi, alla specifica tipologia contrattuale attraverso cui viene resa la prestazione di lavoro.

Indicazioni della Commissione consultiva per la valutazione dello stress lavoro-correlato Il documento indica un percorso metodologico che rappresenta il livello minimo di attuazione dell’obbligo di valutazione del rischio da stress lavoro-correlato.

Il risarcimento del danno Viola la legge il datore di lavoro che elabori il DVR incompleto, insufficiente o trascuri i rischi presenti. Quando il datore di lavoro non adotta le misure necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità complessiva del lavoratore può essere condannato con richiesta di risarcimento del danno (danno biologico).

Obblighi per le aziende Le aziende hanno l’obbligo di tutelare la salute delle lavoratrici e dei lavoratori. L’art.2 del D.Lgs.81 definisce la salute come stato di benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in uno stato di assenza di malattia o infermità. Nella attività di valutazione il principale soggetto impegnato è il sistema di prevenzione aziendale: datore di lavoro, RSPP, medico competente, RLS, nonché lavoratrici e lavoratori.

Stress. Un rischio da prevenire La letteratura scientifica segnala la crescita delle patologie derivanti dai rischi psico-sociali connessi all’organizzazione del lavoro (stress, burn out, mobbing, etc.). (Fonte: Piano Sanitario Nazionale 2006-2008). Lo stress è ritenuto la causa preponderante delle assenze da lavoro e viene associato a problemi di salute, quali patologie cardiovascolari, disturbi muscoscheletrici e traumi da sforzi ripetuti. (Fonte: Fondazione europea di Dublino). Un lavoratore su quattro è interessato dal problema stress. Una percentuale compresa tra il 50 e il 60 per cento di tutte le giornate lavorative perse è dovuta allo stress. (Fonte: Agenzia di Bilbao).

Che cosa si deve fare nel posto di lavoro?

Prendere consapevolezza del problema, che riguarda tutti, compreso il Datore di Lavoro, che per legge deve occuparsene.

Riconoscere il pericolo costituito dalle fonti di stress Riconoscere il pericolo costituito dalle fonti di stress. Per far questo è necessaria una partecipazione attiva dei lavoratori e dei loro rappresentanti.

Analizzare e valutare il rischio collegato, relativo allo stress lavoro-correlato.

Fare formazione ai lavoratori ed a tutti i soggetti interessati, compresi i dirigenti e i preposti.

Fare attenzione ai processi interpersonali, in particolare a quelli comunicativi.

Valutazione per indicatori di stress La valutazione dello Stress Lavoro-Correlato all’Università degli Studi di PADOVA Il METODO V.I.S. Valutazione per indicatori di stress

Metodologia Prima fase La valutazione si articola in due fasi. Nella prima fase viene fatta una valutazione preliminare da un gruppo di lavoro (Responsabile risorse umane,MC, RSPP, RLS, figure esperte), che prende in esame gli elementi oggettivi e verificabili.

Eventi sentinella: indici infortunistici, assenze per malattia, turn-over, procedimenti e sanzioni, lamentele formalizzate, istanze giudiziarie,ecc.). Fattori di contenuto di lavoro: ambiente di lavoro e attrezzature, carichi e ritmi, orario, turni, corrispondenza tra competenze dei lavoratori e i requisiti professionali richiesti. Fattori di contesto del lavoro: ruolo, autonomia decisionale, conflitti interpersonali, comunicazione, evoluzione di sviluppo di carriera. Questa fase deve consentire di quantificare il rischio secondo una scala parametrica basso/medio/alto.

Seconda Fase La valutazione è più approfondita, ma non è detto che ci si arrivi. Infatti le indicazioni nazionali parlano di una seconda fase “eventuale”. E’ effettuata su gruppi omogenei di lavoratori da parte delle figure interne MC, RSPP, RLS, figure esperte. Deve essere svolta quando dall’esame degli elementi oggettivi il rischio non risulta basso. Consiste essenzialmente nella valutazione della percezione soggettiva dei lavoratori rispetto ai livelli di stress lavoro correlato.

Stato di attuazione in Unipd La valutazione vedrà un iniziale coinvolgimento del PTA di Palazzo Storione attraverso dei focus group (per ciascuna delle 9 aree organizzative ne verrà costituito uno formato dal delegato del rettore, dall’RSPP, dal medico competente, dalla Responsabile delle Risorse Umane, dall’RLS e da esperti), i quali analizzeranno le informazioni raccolte.

Che cosa può fare il personale? Il personale che si trovi in una situazione di disagio lavorativo o si senta stressato per motivi di lavoro può rivolgersi agli RLS, daniela.schiavon@unipd.it claudio.bedin@unipd.it chiedendo il loro intervento.

Conclusioni In Italia si è scelto un percorso metodologico di livello minimo per l’attuazione dell’obbligo. Punti critici. Un primo punto critico è costituito dalla presunzione di poter valutare lo stress lavoro-correlato, nella maggior parte dei casi, prendendo in considerazione solo i cosiddetti dati oggettivi, senza parlare con i lavoratori. Un secondo punto critico è quello di ritenere facoltativa (il termine usato nelle indicazioni della commissione consultiva è “eventuale”) la rilevazione soggettiva dei lavoratori. Un terzo punto critico è la mancanza di azioni comunicative/informative e di sensibilizzazione e coinvolgimento di dirigenti/lavoratori.

Grazie dell’attenzione