COSTUMI DA BAGNO
Il costume da bagno, nel corso dell'ultimo secolo, ha rappresentato in modo netto e significativo, l trasformazione del pensiero e la progressiva liberalizzazione dei costumi e delle abitudini sociali.
La moda dei costumi I colori diventano più chiari, compaiono le prime camicie da bagno. Si diffonde la linea “Impero”. Compaiono costumi interi e lunghi pagliaccetti aderenti. Gli esperti di moda dell'epoca raccomandano fatture che non infagottino la figura, realizzata con tessuti di ottima qualità che non scoloriscano nell'acqua. Per il nuoto, fanno la loro comparsa le prime cuffie da bagno sportive, simili a quelle attuali.
… Negli anni venti.. L' abbronzatura non è più ridotta. Negli anni venti i costumi sono costituiti da corte gonnelline in taffetas con la cintura sui fianchi, oppure atletici costumi da nuoto in jersey di lana, sfiancati e aderenti, senza maniche, sempre abbinati a calzoncini shorts che arrivano a metà coscia o a corte coulottes.
1931-1935 Le scollature si ampliano, e i pantaloncini si staccano del tutto dal corpetto. Si diffonde la moda del pareo. Dal 1937 i costumi, sono sempre più spesso costituiti da corti pantaloncini legati in vita e reggiseno. Le fantasie che sono colorate da stampe a fiori. Con gli anni Quaranta si assiste ad una moda condizionata dalla guerra e dalla scarsa reperibilità di tessuti di buona qualità. Compaiono così vestagliette più corte decorate con ritagli di stoffa, e ingegnose guarnizioni fai da te.
Dal 1946 al 1960 La grande rivoluzione arriva nel 1946, ad opera del grande stilista svizzero Louis Reard con il lancio del sarto francese Jacques Heim: a Parigi infatti, fa la sua comparsa il bikini. La ridotta mutandina che lascia scoperto l'ombelico, provoca un autentico choc. Negli anni Cinquanta il bikini è ancora bandito e spesso il suo uso in luogo pubblico viene punito dalle forze dell'ordine per oltraggio al pudore.
Il costume più diffuso è intero, con gonnellino stretto e aderente Il costume più diffuso è intero, con gonnellino stretto e aderente. Le formose signore degli anni Cinquanta usano costumi interi fascianti, con scollatura a cuore e sostenuti da stecche.
Dal 1961 ai giorni nostri I bikini hanno reggiseni imbottiti e slip allacciati sui fianchi, ricami, perline, tessuti a uncinetto. Il decennio dei Sessanta è da ricordare anche per lo scandalo, in America, suscitato dal primo topless, o monokini, indossati per la prima volta nel 1964 da una ragazza americana sul lago Michigan. La moda degli hippies influenza gli anni Sessanta. Costumi ridotti, reggiseni a triangolo, senza imbottiture o strutture particolari.
In Italia Arriva anche in Italia la moda del topless, da prima suscitando scandalo e denunce, poi entrando nelle abitudini comuni delle spiagge italiane. In una progressiva riduzione delle sue dimensioni, il costume arriva sino ai giorni nostri tra revival di stili, costumi interi, olimpionici e bikini, in una sfilata di modelli che ogni anno, con l'arrivo dell'estate si rinnovano.