Che cosa è un sintagma?
DEFINIZIONE Etimologia: σύν “insieme”; τάσσω “ordino” Combinazione di due o più elementi linguistici (o, al limite, anche un solo elemento), che costituisca un'unità sintattica dotata di una specifica funzione nella struttura della frase: p.e. mio cugino Filippo [s. nominale, che si fonda su un nome] è uscito [s. verbale].
Il sintagma è in linguistica strutturale un'unità di proporzioni variabili della struttura sintattica di un enunciato. Nel contesto di una frase, si dicono sintagmi dei costituenti strutturali, composti da elementi appartenenti a diverse categorie lessicali (o parti del discorso). Vanno individuati intuitivamente, secondo l'appartenenza di ciascuna parola a determinati "nodi" di riferimento. “Magnetismo” tra le parole
Definizione di Ferdinand de Saussure, che coniò il termine: "la combinazione di due o più elementi linguistici linearmente ordinati nella catena fonica”. Si prenda ad esempio la frase italiana: Claudio gioca in camera sua. Sintagma 1: gioca in camera sua Sintagma 2: in camera sua
Si provi a schematizzare: a[ b[Claudio]b c[gioca d[in e[camera f[sua]f ]e ]d ]c ]a. Ricomponendo la frase, secondo i nodi intuitivamente individuati, avremo: a = l'intera frase b = Claudio c = gioca in camera sua d = in camera sua e = camera sua f = sua
a[ b[Claudio]b c[gioca d[in e[camera f[sua]f ]e ]d ]c ]a Ogni costituente sintattico (o sintagma) si raccoglie insieme ad altri per formare costituenti più complessi, secondo una struttura gerarchica. Alcuni costituenti sono sovraordinati, altri sottordinati (es. il nodo "e" è sottordinato rispetto a "d", che a sua volta è sottordinato a "c”). Tra i costituenti vi può essere un rapporto di mediatezza o di immediatezza: si dirà allora che "b" e "c" sono "costituenti immediati" di "a", mentre gioca + in camera sua sono "costituenti mediati" dell'intera frase ("a").
a[ b[Claudio]b c[gioca d[in e[camera f[sua]f ]e ]d ]c ]a Non ogni sequenza di parole forma un sintagma Es: “gioca in”, sequenza di parole che non sono riconducibili a uno stesso nodo, almeno senza coinvolgere anche le parole che seguono, “camera” e “sua”, che insieme a “gioca” e a “in” sono riconducibili allo stesso nodo "c". Si dirà allora che tra gioca e in passa un confine di sintagma.
Quindi, si giunge a questa definizione: Sintagma: un costituente formato da parole dominate da uno stesso nodo. Risulta peraltro evidente che un sintagma può essere formato da parole o da altri sintagmi (che gli sono sottordinati). Sintagma: Claudio gioca Sintagma: gioca
Il sintagma non è insomma una struttura rigida, in quanto può essere scisso o raggruppato in unità logiche maggiori o minori a seconda del riferimento logico da cui parte l'analisi dell'enunciato. È poi altresì vero che le parole che formano un sintagma non devono per forza essere successive: si dà infatti il caso di "intrusioni" (o "interposizioni") di altre parole, che pongono a distanza le parole che costituiscono sintagma. Es.: Vado subito via. Sintagma: vado via Sintagma: subito SINTAGMI DISCONTINUI
RAPPORTO DI DIPENDENZA TRA SINTAGMI Tra i sintagmi sussistono inoltre diversi legami logici, che ne denunciano l'accordo o la reggenza. Tra due sintagmi sussiste spesso un rapporto di "dipendenza sintattica”. Es. Il mio amico di Genova è arrivato ieri. Sintagma dominante (indispensabile): il mio amico Sintagma dipendente: di Genova
“CONNESSIONE A SENSO” Alcuni sintagmi, al contrario, appaiono slegati da qualsiasi connessione logica e denunciano solo una "connessione a senso", come il genitivo assoluto in greco o l'ablativo assoluto in latino. Esempi di sintagmi connessi a senso in italiano sono per esempio le costruzioni cosiddette "implicite" con il gerundio e gli anacoluti.
Esempi di anacoluto Quelli che muoiono bisogna pregare Iddio per loro (A. Manzoni) I soldati, è il loro mestiere di prendere le fortezze(A. Manzoni) Etimologia: dal greco anakóluthon [schêma], "privo di un seguito”, detto anche tema sospeso, è un costrutto retorico in cui non è rispettata la coesione tra le varie parti della frase. È una rottura della regolarità sintattica della frase. È un effetto della mimesi del parlato.Anticamente era noto con l'espressione latina nominativus pendens.
TESTI E MODIFICATORI In un sintagma si dice: testo = la parola fondamentale di un sintagma, senza la quale questo non sussisterebbe; modificatore = le altre parole senza le quali il senso del sintagma rimane immutato. Es.: Funziona bene. Il mio gatto ha fatto indigestione di sgombro.
CLASSIFICAZIONE DI SINTAGMI SINTAGMI VERBALI: (più frequente) Può essere formato da un verbo coniugato o da un verbo unito ad altri modificatori. Questi possono essere nomi, aggettivi, avverbi oppure sintagmi preposizionali strettamente dipendenti da quello verbale. Es.: Paolo cammina Paolo cammina felice Paolo cammina nel parco
SINTAGMI NOMINALI: costituiti di un soggetto o di un oggetto, costituiscono l'elemento centrale del messaggio veicolato da un enunciato, ovvero i protagonisti dell’azione o dello stato espresso dal verbo. ES.: Il mio gatto fa le fusa. Quanti sintagmi nominali ci sono in questa frase?
Piero e Gianni sono i miei amici di Genova Un sintagma nominale può a sua volta essere compreso all'interno di un sintagma verbale, sia quando questo ha forma predicativa che quando questo ha forma copulativa. Es.: Piero e Gianni sono i miei amici di Genova Sintagma nominale: Pietro e Gianni Sintagma verbale: sono i miei amici di Genova Sintagma verbale: sono (copula) Sintagma nominale: i miei amici di Genova
Sintagma nominale: i miei amici di Genova Sintagma nominale: i miei amici Sintagma preposizionale: di Genova All'interno dei sintagmi nominali è la testa a determinare l'accordo morfologico dei suoi eventuali modificatori (il mio amico genovese - i miei amici genovesi) o di eventuali sintagmi aggettivali (ad esempio, i miei amici sono genovesi). Nelle lingue dal sistema flessivo ridotto, come l'inglese, i modificatori sono invariabili (es.: my friends)