STRUMENTARIO CHIRURGICO

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Transcript della presentazione:

STRUMENTARIO CHIRURGICO Dott.ssa Viviana Russo

Strumentario Chirurgico Classificazione Gli strumenti si dividono in 4 grandi categorie: Taglienti (bisturi, forbici, osteotomi, curette, dermotomi) Emostatici Da presa Divaricatori

Strumenti Taglienti Bisturi Sono strumenti designati all’incisione e alla sezione di tessuti. I Bisturi vengono attualmente distinti in: lanceolati, panciuti, Le lame sono si diversa foggia a seconda dell’uso al quale sono destinate. In passato la lama si montava su un manico, oggi si usano bisturi monouso.

Bisturi

Strumenti Taglienti Forbici Rette Curve A punta smussa A punta acuminata Esistono modelli di diversa lunghezza a seconda della profondità del campo chirurgico. Forbici pesanti come le curve di Mayo sono usate su tessuti resistenti mentre quelle più delicate di Metzenbaum sono utilizzate nella dissezione dei tessuti più delicati. Le forbici a punte aguzze affilate vengono utilizzate per la rimozione dei punti di sutura. Le forbici a punte smusse con lame affilate vengono utilizzate per tagliare il filo durante l’esecuzione di una sutura

Forbici MAYO METZENBAUM FORBICI DI KELLY

Forbici FORBICI PER RIMOZIONE DI PUNTI FORBICI DI POTTS-SMITH

Forbici L’impugnatura corretta di una forbice si effettua con il pollice e l’anulare nei due occhielli, il medio sopra l’anulare esternamente all’anello e l’indice teso poggia con il polpastrello sopra il fulcro per mantenere in asse lo strumento.

Pinze emostatiche Vengono usate per il controllo e la tenuta dell’emostasi. Possono anche essere impiegate come pinze da presa o come aiuto per divaricare. Sono dotate di cremagliera che le mantiene chiuse. Il morso delle pinze (clamp) vascolari è dotato di multiple file longitudinali di denti, atte a fermare la perdita di sangue ed a minimizzare il trauma della presa dal vaso. Possono essere rette, curve, lunghe , corte. Possono avere una presa dentata (kocher) o una presa smussa (pean, Klemer). per l’emostasi in vasi più piccoli e fragili vengono utilizzate pinze più delicate ( Kelly, Crile , Halsted , Mosquito )

Pinze emostatiche KLEMMER KOCHER MOSQUITO

Pinze da presa Sono pinze che servono o per mantenere i tessuti durante la dissezione o per ritirarli dalla visione chirurgica o per aiutare nella sutura. Le pinze più comuni sono : Anatomiche Chirurgiche Durante le pinze a cremagliera più comuni sono : pinze di Duval (Hanno un morso non traumatico per i tessuti) Pinze di Babcock (hanno una finestra ricurva in punta per la presa di organi o tessuti molto delicati ) Pinza di Faure (hanno un morso a denti molto acuminati) Pinze di Backaus ( sono molto traumatiche, vengono utilizzate come ‘fissateli’ )

Pinze da presa anatomiche PINZA DI ADSON PINZA DI DURANTE PINZA ANATOMICA

Pinze da presa chirurgiche PINZA CHIRURGICA PINZA CHIRURGICA DI ADSON

Pinze da presa La corretta impugnatura si effettua con il pollice e il medio in una posizione intermedia delle due branche

Pinze da presa FORESTER BABCOCK FAURE BACKAUS

Pinza a L di Finocchietto Dette anche pinze ‘passafilo’ o ‘cistico’ . Utilizzate nella legatura dei vasi e dei tessuti. Sono dotate di cremagliera con diversi morsi e lunghezze.

Pinza di Michel

Divaricatori Strumenti necessari per assistere la visualizzazione del campo operatorio. Sono designati a provvedere ad una migliore esposizione del campo chirurgico, con il minimo trauma per i tessuti circostanti. Esistono divaricatori di varia forma e misura distinguiamo : Valve o Spatole Divaricatori divaricatori autostatici

Divaricatori MATHIEU FARABEUF WEITLANER LANGENBECK MALLEABILE

Divaricatori COLLIN BALFOUR FINOCCHIETTO ROCHARD

Portaghi E’ lo strumento adibito ad afferrare e sostenere l’ago per l’infissione nei tessuti e per annodare il filo. Sono strumenti dotati di un morso in grado di evitare la rotazione dell’ago durante la sutura. Ne esistono diversi tipi, dotati di diversa lunghezza a secondo della profondità a cui si deve lavorare; diversa forma , a secondo dell’ampiezza del campo operatorio; diversa grandezza a seconda delle dimensione dell’ago. Può avere uno dei due anelli dell’impugnatura su un piano diverso dall’altro per una presa più anatomica (Gilles, Masing) Può essere dotato di un sistema di bloccaggio a cremagliera (Webster) o esserne privo (Gilles). Può essere privo di anelli e dotati di una molla di ritorno per permettere maggiore possibilità di rotazione ( Castroviejo, Mathien) Può avere una forbice incorporata ( Hegar, Olsen).

Portaghi MAYO-HEGAR MATHIEU

Portaghi Come impugnare il portaghi ? L’impugnatura corretta si effettua con il pollice e l’anulare nei due anelli, il medio sopra l’anulare esternamente all’anello metallico e l’indice disteso poggia con il polpastrello in direzione del fulcro per meglio mantenere in asse ed equilibrare lo strumento.

Portaghi Come prendere l’ago? L’ago va afferrato 2 mm dall’estremità del morso e deve essere perpendicolare all’asse maggiore del portaghi tra la metà e il punto di passaggio tra 1/3 medio e 1/3 caudale dell’ago.

Elettrobisturi L'elettrobisturi è un generatore di segnali ad alta frequenza, (0,4-2 MHz), è uno strumento che taglia e coagula tessuti biologici utilizzando il riscaldamento prodotto per effetto Joule dal passaggio di corrente a radiofrequenza fornita all’estremità di un manipolo.

Elettrobisturi Scegliendo opportune forme d’onda per le correnti si possono ottenere i diversi effetti sui tessuti. L’effetto di taglio è ottenuto tipicamente applicando una corrente continua , raggiungendo potenze elevate. Se invece viene applicata una corrente intermittente, l’energia fornita al tessuto risulta minore e si determina l’effetto di coagulo.

Elettrobisturi L’elettrobisturi è collegato al paziente attraverso un elettrodo attivo o bisturi, di piccole dimensioni, ed un elettrodo neutro o piastra, di elevata superficie. Il primo, a seconda della necessità chirurgica può presentare forma appiattita, sferica, ad anello o ad ago. Il secondo è caratterizzato da una grande superficie di contatto che raccoglie la corrente ad alta frequenza uscente dall’elettrodo attivo, chiudendo il circuito. Tale configurazione di funzionamento è detta monopolare.

Elettrobisturi La configurazione bipolare utilizza invece una sola impugnatura, detta pinza bipolare, nella quale sono inseriti due elettrodi, uno con funzione di elettrodo attivo, l’altro passivo.

Bisturi ad ultrasuoni Il bisturi armonico è costituito da un corpo macchina e da un manipolo alla cui estremità si trova una lama in titanio, capace di oscillare ad elevatissima frequenza (circa 55.000 volte al secondo). L'energia elettrica fornita dal generatore è convertita in energia meccanica attraverso un sistema di cristalli piezoelettrici.

Bisturi ad ultrasuoni Questa oscillazione provoca sul tessuto due effetti: l´esplosione delle cellule per la vaporizzazione delle molecole di acqua in esse contenute (effetto di cavitazione) e un effetto meccanico, determinato dall´oscillazione della lama che provoca, a contatto con i tessuti, la denaturazione delle molecole di collagene,formando un coagulo a 50-100 gradi centigradi (contro i 100-400 del bisturi elettrico) che chiude i vasi sanguigni con minima dispersione termica. Il bisturi ad ultrasuoni permette di ottenere un effetto di coagulazione/dissezione, in quasi totale assenza di fumo.

Bisturi ad ultrasuoni Unico svantaggio, secondo studi recenti, è che in alcuni casi la temperatura della punta dello strumento supera i 100 °C potendo causare microlesioni nei tessuti limitrofi, a dimostrazione di una certa diffusibilità dell´effetto lesivo.

LIGASURE Sistema di sintesi tissutale e dei vasi a radiofrequenza E’ un sistema per la sintesi e coagulazione vasale che utilizza una combinazione di pressione, fornita dal manipolo (pinza) e radiofrequenza (RF) applicata sui tessuti target. L’emostasi non viene affidata alla formazione del trombo nel vaso prossimale, ma viene raggiunta attraverso la fusione del collagene e dell’elastina della parte intimale del vaso creando una sintesi permanente. Ligasure confina il suo effetto al tessuto target o al vaso, senza carbonizzazione, e con una minima diffusione termica ai tessuti adiacenti.

LIGASURE Sistema di sintesi tissutale e dei vasi a radiofrequenza Il generatore Ligasure avverte automaticamente la resistenza del tessuto, regolando di conseguenza la tensione di uscita per ridurre i danni al tessuto. La tecnologia Instant Response identifica le caratteristiche di impedenza del tessuto situate all’interno delle morse dello strumento e distribuisce l’appropriato quantitativo di RF necessario per effettuare la sintesi completa e permanente dei vasi. E’ dotato si sistema di sicurezza che interrompe il sistema quando la sintesi è stata ottenuta e avvisa l’operatore con un segnale acustico.

LIGASURE Sistema di sintesi tissutale e dei vasi a radiofrequenza

Strumentario Chirurgico Laparoscopico La video-laparo-chirurgia (VLC), dal greco lapára, "addome", è una tecnica chirurgica che prevede l'esecuzione di un intervento chirurgico addominale senza apertura della parete. ma utilizzando invece una telecamera collegata ad un monitor e sottili strumenti chirurgici che vengono introdotti attraverso piccoli fori effettuati nella parete addominale.

Strumentario Chirurgico Laparoscopico

Strumentario Chirurgico Laparoscopico

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