PROCEDURA OPERATIVA IN CASO DA INTOSSICAZIONE DA FUNGHI

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Intervento al corso di formazione per i direttori Frascati, 5 aprile 2000 Funzioni dei rappresentanti per la sicurezza e rapporti con il datore di lavoro.
Advertisements

IL CAMPIONAMENTO DEGLI ALIMENTI
La sorveglianza sanitaria nel nuovo Testo Unico
Il sistema di farmacovigilanza, interconnessioni a livello locale
NEI SOLI USA CI SONO DA 6 A 80 MILIONI DI PERSONE OGNI ANNO COLPITI DA MALATTIE DI ORIGINE ALIMENTARE CON DECESSI ED UN COSTO SOCIALE DI.
La gestione dei farmaci all’interno dell’unità operativa….
Documentazione scientifica aziendale
Prof. Giovanni Murialdo
La sorveglianza sui prodotti biocidi: Il ruolo del Ministero
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Divisione Servizi Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie SETTORE FAMIGLIA Mercoledì 30 GIUGNO 2004 Giornata di formazione per operatori domiciliari.
DEFINIZIONE TIPOLOGIA MODALITA’ DI RICHIESTA
Sebastiano De Maria La Rosa
FISIOPATOLOGIA, SEMEIOTICA E METODOLOGIA CLINICA
VALUTAZIONE DEI RISCHI
Igiene e Sicurezza dei Luoghi di Lavoro Rachele Rinaldi.
XXIX Seminario dei Laghi - Leducazione alla salute Medicina dEmergenza-Urgenza: dal modello cognitivo allapproccio operativo e alla strategia della formazione.
Mansioni e relazioni Formazione C.S A cura di Lucia Balboni
DELLE DIPENDENZE LA PRESA IN CARICO NEI SERVIZI Claudio Leonardi
SIMG PE Software della raccolta dati in MG Regione Abruzzo A cura di PIO PAVONE.
Workshop 3: Farmaci antiretrovirali e Sistema Sanitario Nazionale Moderatori: M. Andreoni, A. Antinori Discussants: A. Lazzarin, S. Vella Laccesso ai farmaci.
SCREENING ONCOLOGICI DEFINIRE IL PROFILO ORGANIZZATIVO Workshop SItI - FISM Il nuovo Piano Nazionale della Prevenzione Cernobbio, 8 novembre 2005 Sandro.
Corso di MEDICINA DEL LAVORO
Da. QuapoS 2000, with the cooperation of NZW Schema locali preparaz. antibl.
Monitoraggio attivo sulle reazioni avverse da farmaci e sulle interazioni, sulla comprensione dei contenuti del Foglio Informativo da parte del paziente.
CLASSIFICAZIONE DEI FARMACI
Iscritti allOrdine dei Farmacisti della Provincia di PESARO E URBINO 650.
Iniziativa realizzata nellambito delle attività di promozione del CSV Irpinia Solidale Progetto: Consumatori Informati – cod. 310/ giugno 2009 ore.
Da. QuapoS 2000, with the cooperation of NZW Schema locali preparaz. antibl.

T.d.P. Monica MINNITI & T.d.P. Carmine DI PASCA
Bacillus cereus.
Esperienze di un anno di studi: aspetto clinico, diagnosi e terapia.
Personale con contratto a tempo indeterminato
LA SICUREZZA NEL LAVORO
Le nuove frontiere della lotta al doping
Dr. Daniele Dondarini CNA Regionale Emilia Romagna
Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008.
Cani morsicatori: normativa in vigore
Tipo notificazione o Prima notificazione o Modifica alla precedente notificazione o Cessazione del trattamento.
SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Dispositivi di Protezione
REGIONE LAZIO AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE RIETI SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE GESTIONE DELLEVENTO INFORTUNISTICO NELLA AUSL DI RIETI ASPP Marina.
Trapianto di midollo osseo
APPROPRIATEZZA TERAPEUTICA E ADERENZA ALLA TERAPIA
Ministero della sanità ( 1992 ) DEFINIZIONE Insieme di documenti che registrano un complesso eterogeneo di informazioni sanitarie, anagrafiche, sociali.
SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI A SCUOLA
TOSSINFEZIONI ALIMENTARI
PROFILASSI GENERALE DELLE MALATTIE INFETTIVE
Prevenzione e controllo nella comunità: la Sorveglianza Servizio Sovrazonale di Epidemiologia ASL 20 Alessandria Roberto Raso.
Somministrazione farmaci in ambito scolastico anafilassi
Corso di aggiornamento per Lavoratori
TOSSINFEZIONI ALIMENTARI
Rossella Salvi – Responsabile Ufficio Statistica / PROVINCIA DI RIMINI - 1 Seminario RECORD LINKAGE E SISTEMA DEGLI OSSERVATORI DELLA PROVINCIA DI RIMINI.
OBBLIGHI E COMPITI DEI SOGGETTI CHE OPERANO IN AZIENDA OBBLIGHI E COMPITI DEI SOGGETTI CHE OPERANO IN AZIENDA OBBLIGHI DEI PROGETTISTI,INSTALLATORI ECC.
Delirium: la procedura per la gestione domiciliare Maurizio Barbon Massimo Melo U.O. S. Cure Palliative Azienda U.L.S.S. n. 9 - Treviso.
DIARREA D’ORIGINE INFETTIVA PERCORSI
Tutti i prodotti ittici possono essere infestati da parassiti Il pesce cosiddetto “azzurro” lo è in modo particolare.
La malattia di Alzheimer
Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro COORDINATORE : Prof. STEFANO MATTIOLI RESPONSABILE DELLA ATTIVITÀ DIDATTICHE.
QUALITÀ ALIMENTARE unità Copyright © 2015 Clitt Questo file è una estensione online del corso Rodato, Alimentazione Oggi.
Centro Stampa Azienda Unità Sanitaria Locale di Cesena “Alcol e Donna Alcol e Maternità” 14 Maggio 2016 dalle 8,30 alle 13,30 Sala Conferenze “E. Cacciaguerra”
IL DIRIGENTE SCOLASTICO In qualità di Titolare del trattamento dei dati personali dell’Istituzione scolastica; Ai sensi degli art. 29 e 30 del Testo Unico.
Centro Stampa - Cesena Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche Ausl Romagna U.O. Servizio Dipendenze Patologiche - Cesena Sede del corso Sede.
Tossicodipendenze Prof. Nunzio Di Nunno
Gli studi trasversali PASSI 2005 e 2006 Martedì 17 Aprile 2007 Carlo Alberto Goldoni Servizio Epidemiologia, Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena.
INSEGNANTI DI FRONTE AL MALTRATTAMENTO DEI MINORI Relazione sul corso regionale di sensibilizzazione Marzo 2013 Ins. Di Silvestre Serafina.
XXXIV CONGRESSO NAZIONALE LA NUTRIZIONE UMANA OGGI TRA TECNOLOGIA E PREVENZIONE 8-10 novembre 2006 Hotel Le Conchiglie, Riccione (Rimini)
PROCEDURA PER Somministrazione dei farmaci a scuola Circ.del del Ministero dell’Istruzione e Ministero della Salute Linee guida per la definizione.
Dott.ssa M. Assunta CECCAGNOLI
L’HACCP (Hazard Analysis Critical Control Point) è un sistema di controllo della produzione degli alimenti che ha come scopo la garanzia della sicurezza.
Transcript della presentazione:

PROCEDURA OPERATIVA IN CASO DA INTOSSICAZIONE DA FUNGHI Azienda ASL Taranto DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE 099.7786515 Direttore Dott. Michele Conversano

A TUTELA DEI CONSUMATORI DI FUNGHI, SONO STATI ISTITUITI GLI ISPETTORATI MICOLOGICI, NELL’AMBITO DEI DIPARTIMENTI DI PREVENZIONE, IN BASE A : LEGGE 352/93 DPR 376/95 L.R. 12/03 e 14/06

FUNZIONI E COMPITI ISPETTORATO MICOLOGICO CONTROLLO E CERTIFICAZIONE DEI FUNGHI FRESCHI SPONTANEI: DESTINATI AL CONSUMO PERSONALE DESTINATI ALLA VENDITA AL DETTAGLIO O ALLA SOMMINISTRAZIONE VIGILANZA SULLA COMMERCIALIZZAZIONE E SOMMINISTRAZIONE DEI FUNGHI FRESCHI VIGILANZA SULLA PRODUZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEI FUNGHI SECCHI E CONDIZIONATI PARTECIPAZIONI ALLE COMMISSIONE DI ESAME PREVISTI DALLA L.R. 14/06 PARTECIPAZIONE AI CORSI DIDATTICI PREVISTI DALLA L.R. 14/06 PARTECIPAZIONI AD INIZIATIVE CULTURALI E SCIENTIFICHE, DOCENZA A CORSI ORGANIZZATI DA ENTI DIVERSI. CONSULENZA IN ALTRE ZONE TERRITORIALI IN CARENZA DI PERSONALE QUALIFICATO CONSULENZA ALLE STRUTTURE SANITARIE IN CASO DI INTOSSICAZIONI FUNGINE

FUNZIONE DELLA CERTIFICAZIONE SANITARIA GARANTIRE CHE GLI STESSI: NON APPARTENGONO A SPECIE VELENOSE APPARTENGANO A SPECIE DI CUI E’ PREVISTA LA COMMERCIALIZZAZIONE SI TROVINO IN BUONO STATO DI CONSERVAZIONE E NON ALTERATI

LE PATOLOGIE CORRELATE CON L'ASSUNZIONE DI MACROMICETI APPARTENGONO A DIVERSE CATEGORIE, CON QUADRI CLINICI E DIAGNOSI MOLTO VARIABILI.

OLTRE ALLE INTOSSICAZIONI DA FUNGHI VELENOSI, ALCUNE POTENZIALMENTE MORTALI, I DATI RACCOLTI NEGLI ULTIMI ANNI HANNO DIMOSTRATO COME LA MAGGIOR PARTE DEGLI EPISODI DI INTOSSICAZIONE SIANO STATI DETERMINATI DA FUNGHI GENERALMENTE DEFINITI COMMESTIBILI, PER I QUALI NON SONO STATE OSSERVATE LE OPPORTUNE CAUTELE IN FASE DI PREPARAZIONE E COTTURA O DI CONSUMO.

SPECIE VELENOSE PIÙ COMUNI AMANITA PHALLOIDES AMANITA VERNA AMANITA VIROSA CORTINARIUS ORELLANUS E SUO GRUPPO GALERINA MARGINATA GYROMITRA ESCULENTA LEPIOTA HELVEOLA E SUO GRUPPO

INTOSSICAZIONI DA FUNGHI OGNI ANNO IN ITALIA SI HA UN GRAN NUMERO DI INTOSSICAZIONI, ANCHE MORTALI. PERO’ SOLO POCHE SPECIE DI FUNGHI SONO TOSSICHE. PERCHE’?

PROBABILI CAUSE INCOSCIENZA SUPERFICIALITA’ IGNORANZA CREDENZE POPOLARI METODI EMPIRICI DI IDENTIFICAZIONE SOMIGLIANZA FRA SPECIE

OSSERVAZIONE IL NUMERO DELLE INTOSSICAZIONI SEMBRA ESSERE CORRELATO’ PIU’A MAGGIORE O MINORE DISPONIBILITA DI FUNGHI (LEGATA ALLE CONDIZIONI ATMOSFERICHE), CHE AD UNA REALE PRESA DI COSCIENZA DEL PROBLEMA DA PARTE DELL’UTENTE

BISOGNA TENER PRESENTE CHE: NELL’AMBITO DI UN FUNGO DICHIARATO VELENOSO, LA CONCENTRAZIONE DI SOSTANZE TOSSICHE, PUÒ ESSERE LEGATA A FATTORI GEOGRAFICI, STAGIONALI, O AD ENTRAMBI, PER CUI TALE SPECIE RACCOLTA IN LUOGHI O PERIODI DIVERSI PUÒ CONTENERE DIVERSE CONCENTRAZIONI DI SOSTANZE TOSSICHE E QUINDI UN DIVERSO GRADO DI PERICOLOSITÀ.

SINDROMI DA AVVELENAMENTO DA FUNGHI BREVE INCUBAZIONE POTENZIALMENTE BENIGNE TEMPO DI LATENZA < DI 6 ORE NEUROTOSSICHE O GASTROENTERICHE LUNGA INCUBAZIONE POTENZIALMENTE MORTALI TEMPO DI LATENZA > DI 6 ORE CITOTOSSICHE FEGATO E RENE

SINTOMATOLOGIA COMUNE MAL DI TESTA FORTI DOLORI ADDOMINALI NAUSEA VOMITO DIARREA A VOLTE ABBONDANTE SUDORAZIONE

LA LATENZA NEI DUE TIPI DI SINDROMI NON E’ SEMPRE VALIDA; SI CONOSCONO INTOSSICAZIONI DA FUNGHI A BREVE LATENZA (CLITOCYBE NEBULARIS- ARMILLARIA MELLEA) CHE SI SONO ESPRESSE DOPO 7 ORE DAL PASTO.

LA LATENZA E’ DA RAPPORTARE A: SPECIE INGERITE TIPO DI COTTURA QUANTITA’ DIVERSITA’ DI REAZIONE DI OGNI SINGOLO ORGANISMO

PRINCIPALI SINDROMI FALLOIDEA ORELLANICA GIROMITRICA PAXILLICA STATISTICAMENTE IN ITALIA LA SINDROME PIU’ DIFFUSA, TRA QUELLE POTENZIALMENTE MORTALI E LA FALLOIDEA FALLOIDEA ORELLANICA GIROMITRICA PAXILLICA GASTROINTESTINALE COPRINICA PANTERINICA MUSCARINICA PSICOTROPA

COMPORTAMENTO IN CASO DI INTOSSICAZIONE MANTENERE LA CALMA NON ASSUMENRE FARMACI, NON ASSUMERE ALCOLICI RECARSI IMMEDIATAMENTE AL PRONTO SOCCORSO AL PRIMO SOSPETTO O AI PRIMI SINTOMI TENERE A DISPOSIZIONE EVENTUALI AVANZI DI PASTO O DI RESIDUI DI PULITURA O DI MATERIALE FRESCO FORNIRE INDICAZIONI UTILI PER L’IDENTIFICAZIONE DELLA SPECIE FUNGINA E SUL LUOGO DI RACCOLTA RICORDARSI IL TEMPO INTERCORSO TRA IL PASTO E I PRIMI SINTOMI

INTERVENTO TERAPEUTICO IL TEMPESTIVO RICONOSCIMENTO DELLA SPECIE RESPONSABILE E’ DI FONDAMENTALE IMPORTANZA PER INTERVENIRE IMMEDIATAMENTE CON LA TERAPIA ADATTA AL SINGOLO CASO

A CHI CI SI DEVE RIVOLGERE ISPETTORATO MICOLOGICO C/O SIAN DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE TARANTO SONO COMPONENTI DELL’ISPETTORATO I MICOLOGI FORMATI AI SENSI DEL DPR 376/95 NON RIVOLGERSI AI COSIDETTI “ESPERTI LOCALI”

ATTIVAZIONE I MICOLOGI INTERVENGONO PRESSO LE STRUTTURE DI EMERGENZA QUANDO ATTIVATI DALLE STESSE. IL SERVIZIO E’ ATTIVO PER TUTTE LE 24 ORE .

AZIONI INTRAPRESE ACQUISIZIONE DAL PERSONALE MEDICO DELLE INFORMAZIONI E DEL MATERIALE RACCOLTO. CONTROLLO DEL MATERIALE DISPONIBILE: FUNGHI INTERI O A PEZZI RESTI DI PULIZIA DEI FUNGHI AVANZI DEL PASTO CONTENENTE FUNGHI

TIPO DI INDAGINE ESAME MORFOBOTANICO MACROSCOPICO, DI FRAMMENTI DI FUNGHI FRESCHI COTTI O PRESENTI NEI RESIDUI DEL PASTO. ESAME MORFOBOTANICO MICROSCOPICO PER IL RILEVAMENTO E LA TIPIZZAZIONE DELLE SPORE FUNGINE ESAME MACROCHIMICO

REPERIMENTO DI ULTERIORI ELEMENTI UTILI A. INDAGINE MICOLOGICA, MEDIANTE COLLOQUIO, CON LE PERSONE INTERESSATE AL CASO; INTOSSICATO, RACCOGLITORE, FAMILIARE, CUOCO ECC. B. ISPEZIONE DEI LOCALI QUALORA I FUNGHI SIANO STATI ACQUISTATI PRESSO ESERCIZI DI VENDITA O CONSUMATI PRESSO ESERCIZI DI RISTORAZIONE C. SEGNALAZIONI DI EVENTUALI NOTIZIE DI REATO ALLA AUTORITA’ GIUDIZIARIA D. COMPILAZIONE SCHEDA DI INDAGINE MICOLOGICA E. EFFETTUAZIONE, NEI CASI DUBBI DI CAMPIONAMENTI DI ALIMENTI SOSPETTI UTILI PER UNA DIAGNOSI DIFFERENZIALE F. COMUNICAZIONE DEGLI ESITI DELLA DIAGNOSI MICOLOGICA EFFETTUATA SUL MATERIALE DISPONIBILE

MODALITA DI COMUNICAZIONE l micologo che ha valutato il campione comunica gli esiti delle indagini secondo le seguenti modalità: prima risposta telefonica definitiva al richiedente, entro massimo 12 ore dal ricevimento del campione, indicando le specie coinvolte riconosciute mediante analisi macroscopica, microscopica ed eventuali test chimici. Emissione del referto definitivo da inviare per posta e/o via fax anche all’Ispettorato Micologico competente.

Grazie dell’attenzione