La Francia di Luigi XIV.

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Transcript della presentazione:

La Francia di Luigi XIV

Luigi XIV, il Re Sole ereditò il trono a 5 anni Al potere nel 1661, dopo morte Mazzarino decise di governare da solo convinto origine divina del potere sovrano come emblema il Sole.

Luigi XIV, Re di Francia, in un ritratto del 1661, quando, dopo la morte di Mazzarino, assume il potere e decide di governare da solo Luigi da bambino con la madre, Anna d'Austria

in un ritratto di Hyacinthe Rigaud

Matrimoni, amanti e figli Dalla moglie Maria Teresa di Spagna ebbe sei figli che morirono tutti prima di lui: Dopo la morte della regina, Luigi XIV sposò morganaticamente Françoise d'Aubigné, marchesa di Maintenon, dalla quale non ebbe figli 5 amanti e numerosi figli (molti successivamente legittimati)

La centralizzazione del potere Limitare il potere dei Parlamenti Reintroduzione degli intendenti Subordinare la grande nobiltà Declassamento dei nobili a cortigiani ospitati a Versailles; controllo delle autentiche ascendenze nobiliari Controllare le coscienze Imposizione di controlli e censure; fondazione di accademie; costruzione di una cultura ufficiale e celebrativa Politica religiosa Controllare la Chiesa francese (galllicanesimo) Eliminare i dissidenti religiosi (giansenisti e ugonotti)

Intendenti Funzionari pubblici (già istituiti da Richelieu) scelti dalle fila della borghesia direttamente dipendenti dalla corona, a cui unicamente dovevano il loro benessere economico

Nobili La grande nobiltà venne subordinata riducendo i nobili al rango di cortigiani, li mantenne lussuosamente a corte concedendo loro rendite e titoli altisonanti, ma li privò di ogni potere politico.

La politica culturale Uniformità ideologica e controllo delle coscienze. Cultura ufficiale e celebrativa (furono chiamati a corte artisti del calibro di Moliére e Racine o Gianlorenzo Bernini). Versailles, la reggia appositamente costruito per celebrare i fasti e la gloria del sovrano.

Versailles Inaugurata nel 1664 Edificata a pochi chilometri da Parigi lontana dalle eventuali sommosse, la reggia ospitava la corte e il sovrano. La grande nobiltà era obbligata a risiedervi, era di fatto asservita al re e privata di ogni potere. La vita a Versailles era regolata da un minuzioso cerimoniale che sanciva differenze e privilegi fra i cortigiani.

Imitazioni di Versailles Reggia di Caserta Buckingham Palace Castello di Schönbrunn a Vienna

La politica religiosa Gallicanesimo: Controllo della Chiesa francese Eliminare il dissenso (giansenismo e ugonotti)

Gallicanesimo 1682, Dichiarazione dei quattro articoli: autonomia della Chiesa francese da Roma dipendenza del clero francese dall’autorità del sovrano Lo scontro tra Francia e Vaticano si sarebbe risolto solo nel 1693

L’eliminazione del dissenso (giansenismo) Giansensimo = corrente interna al mondo cattolico si ispirava alla dottrina della grazia di S. Agostino predicavano una vita austera, lontana dai piaceri e dal lusso e criticavano la corruzione del clero molto successo nella Francia del Seicento (Pascal) e il suo centro era il monastero di Port Royal, che venne fatto chiudere da Luigi XIV nel 1709. Per la vicinanza con le tesi protestanti, nel 1713 il giansenismo fu condannato anche dal Papa con la bolla Unigenitus.

Cornelius Jansen (Giansenio), vescovo d'Ypres, autore de l'Augustinus e padre del giansenismo.

L’eliminazione del dissenso (Protestanti) Protestanti: in Francia ugonotti, godevano della tolleranza sancita dall’Editto di Nantes del 1598. Luigi XIV emanò l’Editto di Fontainebleau (1685) chiusura delle scuole protestanti obbligo del battesimo cattolico per i bambini e di conversione al cattolicesimo distruzione dei luoghi di culto protestanti

Massacro di San Bartolomeo, 1572

Economia Difficoltà economiche a causa delle continue guerre Colbert (ricco borghese), nominato «Controllore generale dello Stato» Riorganizza le finanze dello Stato (bilancio tipo aziendale) Combatte la corruzione e gli abusi negli uffici pubblici Smaschera i finti nobili, che si fingevano tali per non pagare le tasse. Risultati eccellenti (nel 1667 le entrate della Corona erano più che raddoppiate).

Mercantilismo Colbert applicò una rigorosa politica mercantilista Mercantilismo = Lo Stato interviene nell’economia per proteggere la produzione nazionale dalla concorrenza straniera attraverso incentivi alla produzione interna imposizioni di alti dazi Nel settore manifatturiero Colbert rese migliore la qualità della produzione imponendo norme precise sui metodi di fabbricazione. Malcontento imprenditori che soffrivano per gli eccessivi vincoli (difficoltà di esportare, guerre doganali, aumento dei prezzi)

Ritratto di Jean-Baptiste Colbert Di Claude Lefebvre (1666)

La fine del regno 1 settembre 1715 Luigi XIV morì esplosero manifestazioni di gioia nel popolo Aveva rappresentato il modello di monarchia assoluto, imitato da molti sovrani in Europa (vedi le tante imitazioni della reggia di Versailles in Europa: Schonbrunn nei pressi di Vienna, Caserta, Stupinigi, Buckingham Palace).

Le guerre di Luigi XIV: L’apogeo Serie ininterrotta di guerre  conquiste territoriali sul confine orientale (vedi cartina pag. 72). In particolare: Guerra di devoluzione (1667-68). Luigi XIV rivendicò i Paesi Bassi spagnoli in base al diritto di devoluzione: si trattava di una consuetudine in vigore in alcune zone dei Paesi Bassi che limitava i diritti di successione ai figli del primo matrimonio, come era appunto la moglie del re Sole, la principessa Maria Teresa, unica figlia superstite del primo matrimonio di Filippo IV di Spagna Guerra d’Olanda (1672-78): tentativo di invasione Olanda Questa fase si chiuse con la tregua di Ratisbona (1684) con la quale l’Impero riconobbe le annessioni francesi fino al 1681.

La fine della supremazia francese Contro la Francia si formarono diverse coalizioni, dette Leghe: 1686, Lega di Augusta (Olanda, Spagna, Austria, Svezia, Prussia, ducato sabaudo, Inghilterra)  dopo nove anni di guerre dovette per la prima volta accettare un accordo (pace di Ryswyk, 1697). 1770, Guerra di successione spagnola: Carlo II d’Asburgo re di Spagna aveva indicato come suo erede Filippo d’Angiò, nipote di Luigi XIV, che divenne re col titolo di Filippo V. Preoccupati dalla possibilità dell’unificazione delle corone di Francia e di Spagna, si formò una nuova coalizione antifrancese (Austria, Inghilterra, Olanda, Prussia, Portogallo, Svezia, Ducato di Savoia). La guerra si protrasse fino al 1713 e fu particolarmente dura per la Francia che rischiò addirittura di essere invasa. La pace di Utrecht (1713) e quella di Rastadt (1714) posero termine al conflitto: Filippo V poté mantenere la corona di Spagna a patto di rinunciare alla riunificazione con quella francese; la Spagna cedette tutti i suoi domini in Italia all’Austria e riconobbe privilegi commerciali all’Inghilterra. Sul continente emergeva il rafforzamento dell’Austria, ma era l’Inghilterra che stava diventando lo stato più influente in Europa.

La sistemazione dell’area italiana Nel 1713 terminò dunque la dominazione spagnola in Italia. Ma solo con la pace di Acquisgrana (1748) le potenze europee riuscirono ad accordarsi sulla spartizione dell’Italia (vedi cartina pag. 74): Il Regno di Napoli andò a Carlo di Borbone, figlio del re di Spagna Filippo V La Lombardia passò agli Asburgo d’Austria; un ramo di questa casata controllava anche il Granducato di Toscana Tra gli Stati Italiani emergeva il Piemonte sabaudo che nel 1720 aveva ottenuto la Sardegna e il titolo regio (Regno di Sardegna) e andava preparando il ruolo che avrebbe svolto nel Risorgimento