L’APPARATO SCHELETRICO Considerazioni generali a.s. 2002/2003 l’apparato scheletrico Dario Barlocco
a.s. 2002/2003 l’apparato scheletrico Dario Barlocco Funzioni generali: Due le principali: Funzione di sostegno Nel mantenimento della funzione eretta Funzione di protezione Protezione degli organi interni Le ossa del corpo umano sono poco più di 200 (206/207) Il coccige può considerato come formato da una o due sezioni a.s. 2002/2003 l’apparato scheletrico Dario Barlocco
Considerando la loro forma si possono distinguere in: Ossa piatte: caratterizzate da una superficie estesa e da uno spessore ridotto Es. ossa del cranio, l’ileo, le scapole Ossa corte: caratterizzate da dimensioni ridotte e pressochè equivalenti nelle tre direzioni Es. le vertebre, le ossa delle mani e dei piedi Ossa lunghe: caratterizzate da una forma stretta e lunga con una parte centrale detta diafisi e due estremità articolari dette epifisi Es. le ossa di sostegno di tutti gli arti: femore, tibia, omero ecc. a.s. 2002/2003 l’apparato scheletrico Dario Barlocco
a.s. 2002/2003 l’apparato scheletrico Dario Barlocco Componenti: periostio sottile membrana che ricopre l’osso e svolge funzioni di protezione e nutrizione cartilagine articolare ricopre tutte le superfici articolari tessuto osseo costituisce la struttura dell’osso e si differenzia in compatto e spugnoso midollo osseo contenuto all’interno dell’osso, produce i globuli rossi che poi passano nel sangue cartilagine di coniugazione particolarmente importante nei giovani, produce le cellule per l’accrescimento osseo e scompare al termine dell’accrescimento a.s. 2002/2003 l’apparato scheletrico Dario Barlocco
Caratteristiche dell’osso Il tessuto osseo è caratterizzato dalla sua capacità di rimaneggiamento e di turn-over, che consiste nella sostituzione di strutture vecchie con altre di nuova formazione. Le cellule ossee si distinguono, per la loro azione, in: Osteociti: sono le cellule proprie del tessuto osseo. Sono circondate da sostanza fondamentale calcificata. Hanno funzione di nutrizione e riassorbimento. Osteoblasti: sono le cellule osteo-formatrici Osteoclasti: cellule con funzione di riassorbimento a.s. 2002/2003 l’apparato scheletrico Dario Barlocco
Le principali proprietà di un osso sono: Rigidità Elasticità e flessibilità Leggerezza Solidità meccanica Patologie ossee e articolari (le più conosciute e diffuse) Osteoporosi: Diverse patologie con in comune una diminuzione del contenuto osseo. Riduzione che avviene in modo proporzionale fra tutte le componenti dell’osso ed è determinata da un alterato rapporto fra le fasi di formazione ossea e quelle della distruzione, che diventano prevalenti. Radiologicamente si evidenzia una sorta di trasparenza ossea, causata da una minore densità del tessuto. Ne consegue una maggiore fragilità e quindi il rischio di possibili fratture. È una malattia senile anche se esistono forme giovanili. Artrosi: Affezione a carattere degenerativo delle articolazioni. Le cause sono molteplici. Tra queste alcune sono di natura congenita, altre dovute ad alterazione nutritive conseguenti a processi infiammatori o reumatici, alcune dovute a tensioni e squilibri della funzionalità muscolare che determina carichi eccessivi concentrati su alcune zone (anche a causa della situazione antalgica che si instaura). Ne consegue una maggiore rigidità articolare e una riduzione delle capacità elastiche del tessuto cartilagineo. a.s. 2002/2003 l’apparato scheletrico Dario Barlocco
l'apparato scheletrico Le articolazioni Si distinguono in: Sinartrosi: articolazioni senza soluzione di continuità, caratterizzate da una scarsa possibilità di movimento Diartrosi: articolazioni per contiguità, caratterizzate dal fatto che i capi ossei sono ricoperti da cartilagine e sono separati da uno spazio articolare a.s. 2002/2003 l’apparato scheletrico Dario Barlocco
l'apparato scheletrico LE SINARTROSI Si differenziano per il tessuto interposto tra le due parti osse tessuto connettivo denso: suture tipiche articolazioni delle ossa craniche gonfosi articolazioni dei denti schindelesi tra sfenoide e vomere tessuto connettivo fibroso: sindesmosi Caratterizzata da un unione di tipo legamentoso ad es. l’articolazione tibio-peroneale cartilagine ialina: sincondrosi Articolazioni costali Schindelesi:articolazione immobile per la quale la cresta di un osso penetra in un apposito solco di un altro osso. Sfenoide: osso del cranio paragonato per la sua forma ad un pipistrello; situato nel mezzo della base del cranio posteriormente all’osso frontale. Vomere: lamina ossea appuntita in avanti come un vomere che forma la parte posteriore e inferiore del setto nasale. Si divarica in corrispondenza del margine superiore (ali del vomere) per articolarsi con lo sfenoide. tessuto fibro-cartilagineo: sinfisi Articolazione costali tra le ossa pubiche anfiartrosi Articolazione tra le vertebre a.s. 2002/2003 l’apparato scheletrico Dario Barlocco
a.s. 2002/2003 l’apparato scheletrico Dario Barlocco LE DIARTROSI Si suddividono in base ai capi articolari artrodie hanno i capi articolari pianeggianti tra i processi articolari delle vertrebre enartrosi hanno i capi articolari a segmento di sfera con una estremità concava e l’altra convessa Es. scapolo-omerale e coxo-femorale condiloartrosi sono caratterizzate da due estremità ellissoidali Es. articolazione del metacarpo con le prime falangi delle dita trocoide con una superficie articolare a forma di cilindro convesso che scorre su una superficie cava Es. articolazione tra radio e ulna ginglimo con una superficie articolare a forma di cilindro pieno è inserito in una superficie cava Es. l’articolazione del gomito e del ginocchio a sella Una superficie convessa e l’altra concava. Es. l’articolazione del polso a.s. 2002/2003 l’apparato scheletrico Dario Barlocco
a.s. 2002/2003 l’apparato scheletrico Dario Barlocco Sulle diartrosi… Sono caratterizzate dalla presenza di Due capi ossei che nelle superfici di scorrimento sono quasi sempre ricoperte di cartilagine articolare Una capsula articolare un involucro connettivale che ricopre le due superfici ossee Una cavità articolare che consente una maggiore libertà di movimento e che contiene il liquido sinoviale (il lubrificante dell’articolazione) Una membrana sinoviale che produce il liquido sinoviale legamenti che rinforzano l’articolazione e in alcuni casi sono anche interni Partecipano alla stabilità dell’articolazione I muscoli Le fascie L’articolazione è mobilizzata e protetta dai muscoli che fanno parte L’insieme dei tessuti molli svolge l’importante funzione di ridistribuire e ammortizzare gli urti meccanici cui l’articolazione è continuamente sottoposta. a.s. 2002/2003 l’apparato scheletrico Dario Barlocco