Pirous Fateh-Moghadam, Laura Ferrari

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
IL PIANO PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE PIANO ATTUATIVO Ufficio di Piano - aprile 2012
Advertisements

Torna alla prima pagina Collaborazione fra Servizi di sanità pubblica e Pediatri.
Programma di promozione dell’attività motoria
Regione Toscana: indagini sugli esiti occupazionali del POR Ob
Il profilo di salute del Trentino
Diapositive rivedute e corrette il 15 Settembre 2010
MOTECHECO, 2012 Il progetto Europeo SafeCycle WORKSHOP: Ciclabilita' e Trasporto Pubblico in Ambito Urbano CIVINET 26 Settembre 2012.
Risultati degli audit Nicoletta Brunetti Roma - 6 Ottobre 2008
LA SICUREZZA STRADALE IN PIEMONTE. 1.Nel 2005 sono stati registrati incidenti stradali, che hanno provocato 433 morti e feriti (fonte ISTAT).
Il profilo di salute del Piemonte
Gli strumenti e i servizi per linserimento lavorativo delle persone con disabilità in Emilia-Romagna G. Marzano, Provincia di Parma, 21 maggio 2008, Modena.
Programmazione, attuazione e monitoraggio degli investimenti pubblici finanziati con le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate e i Fondi strutturali.
Progetto Monitoraggio Criteri di prioritizzazione delle azioni
LASP e il governo degli interventi di prevenzione Sala Tevere Regione Lazio Roma, 20 gennaio 2009 Domenico Di Lallo Convegno Regionale.
Opinioni, Atteggiamenti e Comportamenti della popolazione nei confronti della pandemia Pirous Fateh-Moghadam Gianluigi Ferrante Gruppo Tecnico PASSI Incontro.
L’utilizzo della sorveglianza PASSI in Azienda USL e in Regione
Convegno nazionale Passi Dalla lettura dei dati alla programmazione sanitaria Roma, 3 dicembre 2008 Il sistema Passi Gli stili di vita e ladesione ai programmi.
Costruire un modello logico di progetto
La Prevenzione Cardiovascolare nella Pratica Clinica Diffusione dei contenuti della III Conferenza La Prevenzione Cardiovascolare nella Pratica Clinica.
16/17 Novembre 2007 Hotel de Ville,Avellino Il Governo clinico nel paziente cardiopatico cronico Franco Ingrillì Centro di riferimento Regionale per lo.
Le Raccomandazioni Informare e sensibilizzare la popolazione Informare e sensibilizzare la popolazione Attivare organiche azioni di comunità Attivare organiche.
IL CICLO DELLA PERFORMANCE
INCIDENTI e COSTI SOCIALI
VALUTAZIONE DEI RISCHI
I Risultati. Gli Obiettivi Generali Trasporti 1. Adeguare o innovare le politiche pubbliche, la pianificazione, luso del suolo e lo sviluppo economico.
Gli standard HPH e il sistema di qualità
Igiene generale ed applicata
Ruolo dei DG tra SSN e territori 1/14 FORUM P.A. Incontro dei Direttori Generali delle aziende sanitarie Roma, 12 maggio 2005 Il ruolo dei DG tra Servizio.
Disease management: limportanza della prevenzione attiva e il coinvolgimento di tutti gli attori del sistema Pierluigi Macini Regione Emilia-Romagna Servizio.
Il fumo di sigaretta in Provincia di Trento
LAquila, 18 aprile 2007 Modulo Georeferenziazione degli incidenti stradali Attori e risorse attivabili ATTORI E RISORSE ATTIVABILI - TRACCIA Verranno analizzati.
Corso di formazione Sorveglianza e Prevenzione
Andamento della campagna straordinaria di vaccinazione Piano Nazionale di eliminazione del morbillo e della rosolia congenita
Tempi delle città I progetti di regolazione Daniela Gregorio Milano 19 aprile 2007.
Ambiente: acqua, aria, rifiuti. Politiche ambientali e partecipazione pubblica Roberta Cucca IReR.
Era lanno 2005 quando abbiamo deciso di guardare fuori dalla (analisi dei dati)
1 Ottobre 2003 ConcorsoTarta…Volpe 17 Dicembre 2003 Premiazione ConcorsoTarta…Volpe.
LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NELL’ ASL DI MANTOVA
EPIDEMIOLOGIA DEGLI INCIDENTI DOMESTICI
EPIDEMIOLOGIA DEGLI INCIDENTI DOMESTICI EPIDEMIOLOGIA DEGLI INCIDENTI DOMESTICI.
Le priorità nella salute: metodi e strumenti Alberto Betta
BREVE STORIA (tratto da WIKIPEDIA)
XII° Osservatorio sulla mobilità sostenibile: strumenti ed opportunità dalla Provincia di Milano 30 novembre 2006 Il Nuovo Avviso Pubblico della Provincia.
Dai Programmi di attuazione del Piano nazionale al nuovo Piano orizzonte 2020 Valentino Iurato.
Il Piano provinciale della prevenzione Laura Ferrari Trento, 25 settembre 2008.
La partecipazione pubblica e il Patto per l’acqua
APERTURA DEL FORUM INTERCOMUNALE LA COSTRUZIONE DI UNA VISIONE CONDIVISA PER IL FUTURO DEL TERRITORIO Ing. Emilio Di Cristofaro 20 Ottobre 2006 AGENDA.
Scuola Nazionale dell’Amministrazione
Programma regionale di prevenzione dei traumi da traffico n.1
Ospedalizzazione per ACUTI ordinari e Day Hospital Domanda di ricovero -18,3% Ospedalizzazione per ricoveri in DAY HOSPITAL + 8,8% Forte riduzione dei.
Che cosa è la salute ? Assenza di malattia ?
Il Piano Nazionale di Prevenzione in Agricoltura :Graduazione dei rischi e buone prassi come opportunità strategica della prevenzione Dr. Giancarlo Marano.
OBIETTIVO DEL CORSO Elaborare un programma educativo per la prevenzione delle Malattie a Trasmissione Sessuale (MTS) rivolto agli studenti delle scuole.
VALSAT Valutazione di Sostenibilità Ambientale e Territoriale
CONFERENZA PROVINCIALE PERMANENTE Rilevazione incidentalità stradale Confronti nel periodo Aprile - Settembre 2003/2004 GRUPPO DI LAVORO INCIDENTALITA’
Istat Incidenti stradali in Italia nel 2013 Roberta Crialesi
St. Polten, of March 2011 SpiCycles nella citta' di PLOIESTI.
1 S ERVIZIO POLITICHE FAMILIARI, INFANZIA E ADOLESCENZA A SCUOLA DI MOBILITÀ SOSTENIBILE la dimensione sociale delle politiche di mobilità Bologna, Cappella.
“Buone pratiche di gestione integrata tra ARPA e DSP in Area Vasta Romagna” Laura Donnini Programmazione e Controllo AUSL Forlì Forlì, 19 Giugno.
PICCOLI PASSI DI SALUTE Giuliana Rocca ASL Bergamo Servizio Medicina Preventiva di Comunità Bergamo, 14 marzo 2009.
Progetto DAVID Insieme per la sicurezza. Incontri di sensibilizzazione alla sicurezza stradale rivolti agli studenti delle scuole superiori Il progetto.
PRIMO ANNUNCIO CONVEGNO NAZIONALE DI MEDICINA PREDITTIVA LA MEDICINA PREDITTIVA NELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI PERDITA DI AUTONOMIA PROGETTO CCM 2013.
LIBERA LA SCUOLA 2.NET Presentazione sintetica dei risultati del questionario anno scolastico 2014/2015 Trento, 18 dicembre 2015 Laura Battisti.
Sicurezza stradale Andrea Gruppioni. Sicurezza stradale Gli incidenti stradali rappresentano un problema di sanità pubblica prioritario nel nostro Paese:
Prefettura di Teramo Ufficio territoriale del Governo PROVINCIA DI TERAMO VI SETTORE Comitato Operativo per la Sicurezza Stradale C.O.S.S. Report n. 1.
1 Il sistema PASSI all’interno della sanità pubblica regionale: quale utilità e prospettive Alba Carola Finarelli Servizio Sanità pubblica Assessorato.
Il sistema di rilevazioni per guadagnare salute: PASSI, OKkio, HBSC Conferenza Stampa 31 maggio 2011 C. Melani Osservatorio Epidemiologico.
“Evidenza” può essere considerata un set di fatti, informazioni o dati che forniscono un livello di certezza che un’affermazione o un’azione sia vera e.
I risultati degli studi trasversali PASSI 2005 e 2006 STUDIO PASSI 2006 SICUREZZA STRADALE Dr. Stefano Galavotti Dipartimento Sanità Pubblica - AUSL Modena.
OSSERVATORIO PER IL MONITORAGGIO DELL’INCIDENTALITA’ E PIANIFICAZIONE DEI SERVIZI DI CONTRASTO Relatore: D.ssa Alessandra BUCCI Primo Dirigente della Polizia.
Transcript della presentazione:

Come individuare le priorità di sanità pubblica: proposta di un modello Pirous Fateh-Moghadam, Laura Ferrari Azienda provinciale per i servizi sanitari Sehr geehrte damen und herren guten abend. Vielen dank fuer die vorstellung und fuer die Einladung heute abend hier einen vortrag halten zu duerfen. Formazione amministratori locali ed operatori sanitari per la costruzione dei piani per la salute Trento, 17 ottobre 2008

Le tre fasi della costruzione del piano per la salute 1.Valutazione definizione e descrizione della comunità raccolta/analisi dati sanitari quantitativi e qualitativi  profilo di salute ed elenco problemi di sanità pubblica 2. Prioritarizzazione  elenco in ordine di importanza 3. Azioni Individuazione degli interventi da realizzare

Il processo di prioritarizzazione Le valutazioni di comunità esitano in una lunga lista di problemi Impossibile lavorare su tutti i problemi contemporaneamente Scopo della prioritizzazione è decidere dove dovrebbero essere focalizzati gli sforzi di pianificazione del programma, per lo meno all’inizio Il processo ha valore di per sè, specialmente se si fa lo sforzo di coinvolgere la comunità

Fasi della prioritarizzazione Selezionare i criteri Implementare il processo Considerare le strategie di sanità pubblica che possono essere utilizzate dai diversi portatori d’interesse

Esempi di criteri criteri oggettivi e soggettivi: Persone esposte al problema Numero di persone colpite dal problema Anni di vita potenziale persi (YPLL) Gravità del problema (in che misura il problema interferisce con la qualità della vita) Costi economici reali o potenziali del problema Sensibilità al problema nell’opinione pubblica Esistenza di misure efficaci di prevenzione del problema Differenziale tra interventi già in essere e bisogni reali Disegualianza sociale nella diffusione del problema Criteri locali particolari Fonte: Health assessment and prioritization del Dipartimento di Sanità Pubblica del Minnesota (USA)

Implementare il processo di prioritizzazione Per ogni ambito di problemi individuati viene assegnato un punteggio da 1 a 3 (basso-medio-alto) ad ognumo dei criteri L’assegnazione si basa sui dati rilevati e sull’esperienza Il risultato : solida base di discussione, non certezze scientifiche inconfutabili

Numero di persone potenzialmente colpite Chi è a rischio per il problema? Rappresenta una stima Dovrebbe essere basato sulla vostra conoscenza della comunità, sui dati di salute e l’epidemiologia del problema Pensare quali sono i gruppi a rischio e quanto sono grandi questi gruppi

Numero di persone colpite di fatto Delle persone a rischio, quante sono di fatto colpite Può anche implicare stime basate sui dati sullo stato di salute e sulla vostra conoscenza del problema e della comunità Sarà più piccolo del numero delle persone a rischio

Morte prematura (YPLL) Misura chiave del peso sociale ed economico per la società Considerare solo i dati di mortalità presenta una visione distorta dei problemi più gravi poiché i tassi di mortalità sono molto più alti per le persone più anziane YPLL bilancia questo prendendo in considerazione l’impatto della morte prematura

Impatto sulla qualità della vita Il grado in cui il problema limita la capacità di una persona di vivere la vita nel modo in cui lo desidera Include non solo la disabilità ma anche disagi (per es., impossibilità di bere l’acqua locale, difficoltà nella alimentazione per cattivo stato della dentatura, problemi di mobilità per mancanza trasporti pubblici, ecc.)

Impatto economico Spesso è un argomento potente per affrontare un problema Dove possibile, si dovrebbe prendere in considerazione i costi monetari per la comunità, come la perdita della produttività e delle tasse pagate, i costi per l’assistenza sanitaria, e i costi per fornire altri servizi

Grado di preoccupazione pubblica Dal momento che il pubblico alla fine dei conti sostiene e finanzia la sanità pubblica, le sue preoccupazioni dovrebbero essere considerate Nello stesso tempo, tuttavia, le opinioni del pubblico non dovrebbero necessariamente ribaltare i risultati di un processo di pianificazione sistematico e razionale

Capacità della sanità pubblica di prevenire il problema (Prevenzione primaria) La prevenzione primaria è quello che separa la sanità pubblica dall’assistenza sanitaria I problemi che possono essere prevenuti dovrebbero ricevere una priorità maggiore Un problema è prevenibile se ha: Un agente o una causa identificabili (biologici, di stile di vita, fisici, o dovuti all’ambiente sociale) Un ospite identificabile (persona o gruppo di persone che soffrono per l’agente o la causa) Un modo efficace di rompere il legame tra la causa e l’ospite A questo punto, è da prendere in considerazione non il costo, ma la fattibilità politica

Dimensione dello scarto tra interventi in atto e bisogni Valutazione del grado in cui le risorse disponibili nella comunità coprono il problema

Potenziale di riduzione delle diseguaglianze sociali Valutazione della possibilità di ridurre le diseguaglianze sociali affrontando un particolare problema di salute

Risultato Un elenco di problemi in ordine di priorità Non certezze scientifiche ma una solida base di discussione con tutti gli interessati

Dall’analisi all’azione Per i problemi risultati prioritari: Individuazione dei determinanti Ricerca delle possibili soluzioni Stesura di un progetto

Obiettivo finale  Patto per la salute Ambito di intervento Il governo provinciale può: L’amministrazione locale può: L’APSS I cittadini possono Determinanti socio-economici   ambientali Stili di vita legati ai servizi sanitari

Un esempio concreto: Gli incidenti stradali nei bambini

Primo passo: raccolta di dati (il profilo quantitativo)

Il database MITRIS (http://mitris.itc.it) 174 incidenti con 194 feriti < 15 anni (tot incidenti = 4000) raccolti negli anni 2000-2003. Gli incidenti con feriti in età pediatrica rappresentano il 4,4%. Il 50% dei feriti è “trasportato”. Feriti per incidente stradale in età pediatrica. Tipologia di utente.

Il database MITRIS (http://mitris.itc.it) Incidenti con feriti in età pediatrica. Veicoli coinvolti. 322 veicoli coinvolti: 74,5% autovetture private 9,3% biciclette 6,2% autocarri e ciclomotori

Il database MITRIS (http://mitris.itc.it) Incidenti con feriti in età pediatrica. Tipologia della strada  strada urbana nel 63%, a dispetto della percezione corrente della relativa sicurezza delle strade urbane rispetto a quelle extraurbane

Monitoraggio dispositivi di sicurezza bambini da zero a dieci anni nel comune di Trento Anno 2004 Controllo cinture e seggiolini : 20 aprile – 31 maggio 2004 Scuola Si cinture No cinture Seggiolino con cinture allacciate Seggiolino con cinture slacciate Totale Nido 2 3 57 (80%) 9 (13%) 71 Materna 15* 33 (52%) 11 (17%) 5 64 Elementare 26** 54*** (55%) (11%) 98 43 90 79 19 233 % 18 39 34 8 100 di cui sul sedile anteriore: (*) 4; (**) 20; (***) 26 Solo il 52% viaggia in condizioni di “sicurezza”.

Riassumendo Dal punto di vista quantitativo la fascia di età 0-14 non è particolarmente colpita La maggioranza dei bambini incidentati è trasportata su strade urbane I casi più gravi sono conducenti di motorini Il seggiolino/cinture sono usate poco e male specialmente dai 3 anni in su

Modello Minnesota applicato ai traumi da traffico in età pediatrica Popolazione potenzialmente esposta: di 73.070: punteggio 2 Popolazione colpita: circa 400: punteggio 1 YPLL: 300 (4 casi mortali nel 2002): punteggio 2 Severità: punteggio 2 Costi economici: punteggio 2 Sensibilità nella popolazione: punteggio 3 Interventi di prevenzione: punteggio 3 Differenziale interventi/bisogno: punteggio 3 Criteri locali: bassa prevalenza d’uso seggiolini: punteggio 3 Totale punteggio: 21/ 27

Su quale ambito intervenire? sicurezza in bicicletta sicurezza in macchina sicurezza motorini sicurezza pedoni

Individuazione delle priorità mediante applicazione del metodo Minnesota

Conclusioni I traumi da traffico in età pediatrica rappresentano un importante problema di sanità pubblica Possibili sottocategorie di intervento: seggiolini/cinture pedoni bicicletta (casco) motorino intervento su seggiolino: buon punto di partenza… maggioranza dei feriti è trasportata prevalenza d’uso basso disponibili interventi di provata efficacia

Informazione Azione

Promozione dell’uso del seggiolino nel comune di Trento – Anno 2005 Obiettivi avviare un intervento pilota di incremento dell’uso del seggiolino tramite sensibilizzazione dei genitori e successivi controlli e sanzioni Coinvolgimento intersettoriale: Scuola Comune (Polizia Municipale) Azienda sanitaria misurare l’efficacia dell’intervento

Metodo e partecipanti prima fase: sensibilizzazione con distribuzione di materiale informativo (mar.05) seconda fase: controlli e sanzioni (apr./mag.05) monitoraggio delle modalità di trasporto dei bambini, utilizzando un modulo standard, in tre momenti: prima dell’intervento di educazione (feb.2005) successivamente a questo (apr.05) dopo i controlli e le sanzioni (mag.05)

Risultati Valutazione efficacia Confronto monitoraggio uso del seggiolini pre/post-intervento. Totale delle scuole osservate. Valori percentuali. Confronti pre-int/post-sanzioni: p<0,001 Confronti pre-int/post-edu: p=0,02

…dopo 6 mesi

La raccolta di dati qualitativi: focus group con genitori per capire meglio: “perché non si usano i seggiolini?” e “cosa si può fare per promuovere l’uso?” motivi del non utilizzo dei seggiolini: scarsa informazione sui rischi degli spostamenti brevi in ambiente urbano riluttanza a spostare i seggiolini da un’auto all’altra false convinzioni (p.es.: seggiolino provoca mal di macchina) scarsi controlli e sanzioni possibili azioni di promozione: più informazioni sui rischi e sulle modalità d’utilizzo educazione stradale ai bambini maggiori controlli

Nel 2006: estensione ad altri comuni del Trentino (Mezzolombardo, Pergine e Lavis)

Nel 2007 Ulteriore estensione dell’intervento da parte della polizia municipale Preparazione campagna informativa (tenendo conto dei risultati del focus) Conferenza stampa Disco orario tematico Opuscolo multilingue Filmato promozionale (10min) per TV locali

Nel 2008 Diffusione del materiale informativo: Scuole materne Polizia municipale

Riassumendo: i messaggi chiave Profilo di salute affrontare razionalmente i problemi di sanità pubblica Necessaria la raccolta di dati quanti- e qualitativi Formulare problemi Individuare le priorità Individuare le risorse Indicare le strategie Valutare l’efficacia Partecipazione comunità

Scelta problemi prioritari Punto di partenza Analisi problemi Valutazione Scelta problemi prioritari Monitoraggio Identificazione obiettivi Supervisione Scelta strategie Identificazione risultati attesi/attività Realizzazione Previsione risorse Cronogramma A. Perra (modificato da OMS)