In questa seconda domenica di Quaresima, Gesù ci porta in disparte per pregare, come l' ha fatto coi suoi discepoli sulla montagna. Lasciamoci toccare dalla sua presenza affinché ci rialza da quel che ci prostra. Che ci stabilisce nella sua gioia.
Come per Abramo, Paolo ed i discepoli del Signore, Dio ci chiama a seguirlo nel cuore stesso di ciò che ci preoccupa, che c’incatena o ci accascia. Diamogli la nostra risposta, ed Egli farà il resto.
Il Signore che " parlava ad Abramo in una visione" gli promise una discendenza. Meravigliosa promessa di un immenso beneficio, non già posseduto ma totalmente sicuro: la parola di Dio lo garantisce.
La chiesa esclama oggi: " Il Signore è la mia luce e la mia salvezza ! " La chiesa, cioè noi tutti. Perché siamo chiamati tutti a seguire Gesù sulla montagna della Trasfigurazione prima di seguirlo nel giardino dell’agonia. Lo seguiamo sulla strada della sua Pasqua lungo tutta la Quaresima.
Noi lo seguiamo sulla strada della sua Pasqua lungo tutta la Quaresima, e noi camminiamo verso la luce della sua gloria consentendo all'ombra, quella della fede e quella della sua passione.
Tu ci porti in disparte per pregare. Signore, Tu ci porti in disparte per pregare. Prostrati ancora dalle nostre preoccupazioni umane, ci hai illuminati con la tua presenza. Concedici la grazia di cercare sempre il tuo volto, la tua faccia, tu, il nostro soccorso. Permettici di vedere la tua benevolenza giorno dopo giorno, " sulla terra dei viventi", e di attingere coraggio e forza in te, unica sorgente di ogni speranza. Te lo chiediamo con fiducia, tu che ci ami e ci rialzi. Amen
«La fede senza la carità non porta frutto e la carità senza la fede sarebbe un sentimento in balia costante del dubbio. ». ( Porta Fidei)
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