Realizzato da Clarissa Terragni MITI DEL DILUVIO Realizzato da Clarissa Terragni
L’ARCA DI NOÉ Il Signore vide che sulla Terra ormai c’era troppa malvagità Si pentì di aver creato l’uomo e decise di sterminarlo Decise di eliminare gli animali perché era pentito di averli creati Ma salvò Noè perché: era giusto non era violento come gli altri Dio ordinò a Noè di costruire un’arca e di caricare al suo interno: Un esemplare maschile e uno femminile di ogni specie animale La famiglia di Noè (l’uomo, la moglie, i figli, le mogli dei figli) Altre coppie di animali puri (che si possono mangiare senza essere contaminati dal peccato originale), per nutrirsi Il vecchio Noè obbedì a Dio e costruì un’arca di legno, ricoprendola poi di bitume per renderla impermeabile Dopo una settimana, Noè fece salire sull’arca tutti i “passeggeri”; Dio allora mandò il diluvio sulla Terra L’arca si ritrovò dunque a galleggiare sulle acque
L’acqua delle piogge sommerse tutto L’acqua caduta rimase sopra le terre per centocinquanta giorni Poi Dio, ricordatosi di Noè, fece soffiare venti per abbassare il livello delle acque Dopo sette mesi dall’inizio del diluvio l’arca si posò sui monti dell’Ararat. Poco a poco stavano infatti riaffiorando le montagne Il diluvio mandato da Dio causò la morte di tutti gli esseri viventi rimasti sulla Terra L’acqua delle piogge sommerse tutto Noè liberò allora prima un corvo e poi una colomba ma entrambi fecero ritorno, non trovando dove atterrare e dove nutrirsi Passata una settimana, Noè liberò di nuovo la colomba e questa ritornò all’arca con un ramoscello di ulivo nel becco Noè capì dunque che le acque si erano ritirate dalla terra
I tre figli di Noè diedero poi origine alle stirpi umane: Sem ai Semiti (Medio Oriente) Cam ai Camiti (Africa) Iafet agli Iafetidi (Indoeuropei) Noè morì all’età di novecentocinquant’anni Quando iniziò il diluvio ne aveva seicento Dio ordinò a Noè di far scendere tutti gli animali e la sua famiglia dall’arca, per far sì che ritornassero sulle terre e facessero riprendere la vita Noè, una volta sceso dall’arca, edificò un altare e sacrificò alcuni animali puri al Signore, in segno di riconoscenza Dio accorse subito richiamato dalla soave fragranza Benedisse Noè e la sua famiglia Dio decise di creare un’alleanza con tutte le creature Il Signore non avrebbe mai più distrutto nessuno Gli esseri viventi non dovevano più essere violenti tra loro Come simbolo di questo patto fu scelto l’arcobaleno Sem, Cam e Iafet
DEUCALIONE E PIRRA Concilio degli dei Giove Nettuno Giove (gre: Zeus) vide che sulla terra c’era tanta malvagità Riunì il concilio degli dei; si decise di punire l’umanità in modo esemplare Giove si accingeva già a lanciare fulmini sulla Terra ma gli venne il timore che potesse incendiarsi anche il Cielo Decise di sterminare l’umanità rovesciando pioggia sul mondo Rinchiuse tutti i venti per non far disperdere le nubi ma lasciò libero Noto (vento di sud-ovest), che porta le piogge Noto premette le nuvole e l’acqua cominciò a riversarsi sulla terra Le nuvole erano riempite da Iride, messaggera di Giunone Giove non era soddisfatto quindi convocò Nettuno, il dio delle acque Nettuno fece straripare i fiumi, che travolsero e sommersero tutto, aiutati anche da scosse di terremoto Concilio degli dei Giove Nettuno Ormai non c’era più differenza tra mare e terraferma; gli animali venivano trascinati dalle acque e gli uccelli, non trovando terre su cui posarsi, precipitavano negli oceani. Le persone che non erano travolte dalle onde, morivano per la fame.
La terra cominciò a riemergere Deucalione e Pirra decisero di andare a pregare in un tempio della dea Temi, la dea del destino. Ella disse loro che per rigenerare i popoli avrebbero dovuto velarsi il capo, slacciare le vesti e gettarsi alle spalle le ossa della grande madre. Dopo un momento iniziale di incertezza, Deucalione capì che la dea si riferiva alle ossa della terra, cioè le rocce. Nella regione greca della Focide c’era il Monte Parnaso, l’unico luogo che non era stato sommerso dalle acque Proprio qui approdò la barca con a bordo la coppia di Deucalione e Pirra Subito si misero a pregare e Giove, vedendo che erano gli unici umani sopravvissuti al diluvio, fece cessare la pioggia e la furia del mare La terra cominciò a riemergere I sassi scagliati da Deucalione diedero origine agli uomini; quelli scagliati da Pirra generarono le donne. Noi uomini siamo resistenti alle fatiche più dure proprio perché abbiamo come origine le rocce
ANALOGIE E DIFFERENZE TRA I MITI UTNAPISTIM, L’EROE DEL DILUVIO L’ARCA DI NOÉ DEUCALIONE E PIRRA Che cosa scatena l’ira della divinità? Qual è questa divinità? Il rumore del mondo Enlil (dio guerriero) La grande malvagità degli uomini Dio L’eccessiva malvagità umana Giove (greco: Zeus) Come reagiscono le altre divinità? Sono tutti d’accordo, tranne Ea, e decidono di sterminare gli uomini. Non sono presenti nel racconto altre divinità. Dio decide si salvare Noè. Alcuni approvano apertamente l’idea dello sterminio, altri si limitano a cenni di assenso. Cosa simboleggia l’acqua? Morte per purificare il mondo Morte, purificazione e rigenerazione. Morte e peccato Chi sono i superstiti? La famiglia e i parenti di Gilgamesh; il seme di tutti gli animali; gli artefici della nave. La famiglia di Noè, una coppia per ogni specie animale e altre sei per ogni animale puro. Deucalione e la moglie Pirra. Quanto dura il diluvio? Sette giorni e sette notti Quaranta giorni e notti Nove giorni Come fanno i protagonisti a salvarsi? Ea avverte Utnapistim in sogno e gli ordina di costruire una nave. Dio vuole salvare Noè e gli comanda di costruire un’arca. Si salvano su una barchetta per volere di Zeus. Dove arrivano e cosa fanno? Si incagliano sul monte Nisir (Ararat), liberano una colomba, una rondine e un corvo ma solo l’ultimo trova terra e cibo. L’arca si posa sull’Ararat; Noè libera un corvo e una colomba e quest’ultima trova terra. Si incagliano sul monte Parnaso e piangono quando vedono lo stato in cui è ridotto il mondo. Qual è l’atteggiamento degli dei e dei superstiti dopo il diluvio? Dei: piangono Uomini: fanno sacrifici agli dei Dio: fa abbassare le acque e benedice Noè Uomini: fanno sacrifici Dei: soddisfatti Uomini: piangono, pregano Come si genera la nuova umanità? Dai sopravvissuti eccetto Utnapistim e moglie Dai figli di Noè: da Cam gli africani, da Sem i medio-orientali e da Iafet gli indoeuropei Dalle pietre che la coppia lancia alle proprie spalle Come termina il mito? Si riunisce il concilio divino; Utnapistim e la moglie diventano immortali Si crea un’alleanza tra Dio e l’uomo; Noè muore all’età di 950 anni secondo la Bibbia Con la nascita della nuova umanità ANALOGIE E DIFFERENZE TRA I MITI
FONTI 1-L’arca di Noè Testo analizzato Dal libro “Scrittori e scritture- narrazione e mito”. Tratto da: Genesi 6, 5-22; 7, 1-24; 8, 1-9, 19; 9, 28-29. Immagini Siti: sipanet.it wikipedia.org Capannino.blogspot.org 2-Deucalione e Pirra Testo analizzato Dal libro “Scrittori e scritture-narrazione e mito”. Tratto da: Metamorfosi, Ovidio, a cura di P. Bernardini Marzolla. Immagini Siti: wikipedia.org www.tanogabo.it www.elicriso.it Per gli approfondimenti Prologo del testo analizzato Lospecchiomagico.altervista.org Wikipedia.org 3-Confronti tra i vari miti Testo analizzato Dal libro “Scrittori e scritture- narrazione e mito”. Esercizi (anche sommativi a fine capitolo)