Security (Sicurezza Pubblica)
Security (Sicurezza Pubblica) Le norme di “Security” (Sicurezza Pubblica) sono finalizzate alla PREVENZIONE, al CONTROLLO* ed al CONTRASTO di atti criminali che potrebbero avere luogo sia sulla nave (in mare, alla fonda o in porto) che nel porto. Riguardano inoltre la gestione dei passeggeri e dell’equipaggio durante tali emergenze. * In alcuni casi non è consigliabile CONTRASTARE la minaccia ma comunque è necessario CONTROLLARNE l’evoluzione.
Minacce Security 1) TERRORISMO 2) PIRATERIA (Sicurezza Pubblica) Minacce 1) TERRORISMO Spesso causato da condizioni di estrema povertà e disagio, da scontri sociali o da interessi economici (controllo del petrolio) 2) PIRATERIA Per ATTO DI PIRATERIA si intende una rapina (o sequestro per riscatto) a mano armata su una nave (in mare o in porto) o contro una nave (in mare o in porto). Può essere suddivisa in “zone”: - Sud Est asiatico Azione di pochissimi minuti (5/10 min) Pirati interessati SOLO alla Carta Moneta Armati molto bene Ben attrezzati con mezzi moderni Non bisogna assolutamente chiudere la via di fuga (pericolo di morte)
Security (Sicurezza Pubblica) Minacce - Golfo del Bengala / Golfo di Guinea / Nigeria / Angola / Caraibi / Brasile / Mar Rosso meridionale (Yemen, Eritrea, Sudan) Chi compie l’atto di pirateria è molto povero, molto violento, senza scrupoli e non ha nulla da perdere. Bisogna fare di tutto per non far salire a bordo i pirati Il rischio di perdere la vita è molto alto In molti casi i pirati inoltrano una finta richiesta di soccorso (specialmente nei Caraibi) - Mediterraneo (Algeria / Tunisia / Libia / Egitto / Striscia di Gaza / Libano / Siria / Turchia / Grecia / Albania) Tale area è stata interessata da fenomeni di pirateria solo negli ultimi anni (dal 2011, inizio della “Primavera Araba”) Forma di protesta contro condizioni di vita divenute miserabili (si è notevolmente amplificata la differenza tra ricchezza e povertà) Tali fenomeni si verificano a seguito di rivolte, sommosse popolari In alcuni casi molto limitati l’atto può essere simbolico e quindi rientrare nel terrorismo - Corno d’Africa (Somalia) Nelle acque antistanti la Somalia, paese dove da anni esiste un predominio di bande armate, vengono sequestrate le navi per ottenere un riscatto (tenuti in ostaggio la nave, la merce e l’equipaggio) Non c’è alcun rispetto della vita umana (lunghissimi periodi di sequestro) È molto diminuito da quando è stata creata una Forza di protezione internazionale (Scorta) e le norme IMO sono state rispettate (limiti di transito di sicurezza in miglia marine)
Security 3) CONTRABBANDO 4) CLANDESTINI PROFUGHI 5) RUBERIE DEL CARICO (Sicurezza Pubblica) Minacce 3) CONTRABBANDO Importazione illegale da paesi in cui la pressione fiscale è minore riguardante in passato anche beni di prima necessità, successivamente beni accessori. Attualmente esiste il contrabbando di SIGARETTE, CALZE DI NYLON, DIAMANTI, PERLE, MEDICINE (DROGHE leggere). Prevede la presenza a bordo di un BASISTA. 4) CLANDESTINI PROFUGHI Dopo il Giubileo del 2000 (“i migrantes”) vi è l’obbligo di mantenerli in vita e curarli, devono essere sbarcati al primo porto o al porto più vicino. In zone di pirateria, per non incorrere in finte richieste di soccorso, vengono segnalate alle forze marittime militari presenti in zona. 5) RUBERIE DEL CARICO Ruberie del carico presente a bordo. Vendita illegale del carico non imbarcato. Per contrastare tale fenomeno la normativa assegna al comandante il potere di aprire i containers 6) VANDALISMO E SABOTAGGIO Tali atti vengono perpetrati da singoli individui e producono danni a nave e persone (meno alla merce). Sono più frequenti su navi traghetto e da crociera dove il controllo è più difficile, dato il maggior numero di persone imbarcate (passeggeri ed equipaggio) 7) DANNI COLLATERALI Sono conseguenze (anche di tipo economico) delle minacce descritte nei punti precedenti. (Esempio: crisi economica provocata dall’attacco alle Torri gemelle dell’11 Settembre 2001)
Security (Sicurezza Pubblica) Il Porto 1 Prima di entrare in porto deve esserci la conformità delle leggi/norme sulla sicurezza pubblica bilaterale nave/porto (confermata da un documento specifico) Prima della partenza da Cork PREPARARE il documento per DAKAR 2 I Problemi di un porto riguardano la vastità dell’area, l’intermodalità (esempi: il Container all’interno del porto viene movimentato su rotaia, ruote, chiatta e nave; presenza di passeggeri di nave da crociera/traghetti; presenza di veicoli di vario genere per lo spostamento/carico delle merci) Prima della partenza da Lisbona PREPARARE il documento per CORK 3 Le misure di sicurezza pubblica che riguardano l’interfaccia nave/terra devono essere riportate su un documento prima della partenza dal porto precedente (esempio: il Comandante di una nave mercantile che fa la tratta Dakar – Lisbona – Cork – Dakar deve preparare tale documento ed inviarlo alle autorità marittime di Lisbona prima della partenza dal porto di Dakar, e così via) Prima della partenza da Dakar PREPARARE il documento per LISBONA
Sicurezza pubblica in ambito marittimo Security (Sicurezza Pubblica) Leggi – Cenni storici Sicurezza pubblica in ambito marittimo 1 Convenzione IMO MSC* 443 (1986): misure di prevenzione degli atti criminali contro passeggeri ed equipaggio in navigazione ed in porto (invitando gli stati membri all’intensificazione delle misure di sicurezza) *MSC = Marine Security Committee 2 S.U.A. (Suppression of Unlawful Acts) (1988): definizione degli atti contrari alla legalità quali….: Prendere il controllo della nave con la forza o la minaccia Atto di violenza contro la persona con pericolo di sicurezza per la nave Distruggere o danneggiare la nave od il suo carico mettendone in pericolo la navigazione Mettere (o provocare il collocamento) di un ordigno o sostanza pericolosa con l’intento di danneggiare (mettere in pericolo) la nave e/o il carico Distruggere o danneggiare un equipaggiamento di navigazione Ferire o uccidere una persona mentre commette una delle precedenti azioni (tale definizione sembra controversa ma è finalizzata alla “cattura della persona” o “al controllo dell’atto” per non provocare altri danni alla nave o alle persone. Tale definizione però NON INTACCA il diritto alla legittima difesa e cioè SOLO la persona che viene direttamente attaccata può difendersi. Tale aspetto è stato prima chiarito e poi meglio definito nelle successive e nelle attuali pubblicazioni IMO)
Leggi in vigore (internazionali) Security (Sicurezza Pubblica) Leggi in vigore (internazionali) Sicurezza pubblica in ambito marittimo 1 S.O.L.A.S. Capitolo 11 parte 2a: tale capitolo della SOLAS, dopo aver chiarito le differenze tra SAFETY (sicurezza operativa) e SECURITY (sicurezza pubblica), definisce: Le responsabilità Le dotazioni delle navi Le competenze (i poteri) del Comandante 2 I.S.P.S. Code (International Ship and Port facility Security Code): tale Codice Internazionale edito dall’IMO, rifacendosi alle norme generiche del precedente capitolo, è suddiviso in due parti (A e B) che riguardano PORTI e NAVI e stabilisce quanto segue: Un porto è definito INTERNAZIONALE per la security, quando una nave ormeggiata in esso abbia merce o persone internazionali; La gestione della sicurezza pubblica all’interno del porto e sulla nave (in mare ed in porto) Tali norme vengono applicate a: NAVI mercantili (IMO) con stazza lorda MAGGIORE di 500 tonnellate di stazza Piattaforme mobili di produzione e ricerca Navi veloci HSS e HSC (Hi Speed Ship / Craft): intesi come i traghetti veloci che si occupano di persone e/o merce 3 Norma ISO 20858 – 2007: tale norma è l’applicazione specifica di una norma generica contenuta nell’ISPS Code, e riguarda i criteri per stabilire i RISCHI nei porti e le conseguenti ed opportune contromisure
Leggi in vigore (UE e nazionali) Security (Sicurezza Pubblica) Leggi in vigore (UE e nazionali) Sicurezza pubblica in ambito marittimo 1 Regolamento UE 725 del 2004: tale regolamento (emesso due anni prima della ratifica internazionale dell’ISPS) ha aderito completamente alla legislazione ISPS (secondo le norme del Diritto Internazionale attuate dopo l’11 Settembre) 2 Decreto Legge 107/2011 e successiva Legge 130/2011: tale legge ha adottato completamente in ambito nazionale (ben 7 anni DOPO) il Codice ISPS. A tale legge è stata fatta una integrazione nel 2012 (dopo l’incidente internazionale Italia – India che ha provocato l’arresto dei due Sottufficiali del Battaglione S.Marco) con il Decreto del Ministero dell’Interno di Dicembre 2012. Tale Decreto autorizza e legalizza l’uso di Guardie Giurate private a bordo delle navi mercantili. Le Ditte private che forniscono tale servizio DEVONO appartenere all’ASSOCIAZIONE IMPRESE DI VIGILANZA (Associazione approvata da Confindustria e Confitarma) Nota bene: per un accordo precedente al 2012 tra Governo italiano e Confitarma, a bordo delle navi mercantili potevano prestare servizio Sottufficiali delle Forze Speciali delle Forze Armate (Lagunari – Incursori – Battaglione S.Marco), con l’evidente incongruenza che una persona appartenente ad una Forza Armata (e quindi pagata dal cittadino tramite tasse nazionali) potesse fornire un servizio di protezione e difesa a Ditte private.
Amministrazioni governative Security (Sicurezza Pubblica) Autorità italiane Amministrazioni governative 1 CIVILI - GOVERNATIVE Ministero dell’INTERNO Ministero della DIFESA Ministero delle INFRASTRUTTURE e dei TRASPORTI 2 MILITARI Comando Generale delle Capitanerie di Porto (Guardia Costiera) C.I.N.C.NAV (Comando in Capo della Squadra Navale – Marina Militare) 3 CONGIUNTE (Componenti CIVILI – MILITARI – ITALIANE – STRANIERE) C.I.S.M. (Comitato Internazionale sicurezza marittima)
Sicurezza pubblica in ambito marittimo Security (Sicurezza Pubblica) Definizioni e Sigle Sicurezza pubblica in ambito marittimo 1 S.S.P. (Ship Security Plan): Documento ufficiale (Certificato) Preparato dall’Armatore in accordo con il Comandante Ogni nave ne deve essere dotata Il contenuto varia a seconda della tipologia di costruzione e tipo di trasporto (merce – persone). È finalizzato alla protezione delle persone presenti a bordo Identifica le responsabilità per quanto riguarda: Mezzi di protezione passiva Procedure di prevenzione, controllo e contrasto degli atti criminali Addestramento a bordo Deve essere continuamente adeguato alla realtà Le sue modifiche devono essere approvate dalla Capitaneria di Porto (Autorità marittima) In mare ed in porto 2 C.S.O. (Company Security Officer) Responsabile della Security su tutte le navi della Compagnia per la quale lavora Deve preparare (per conto dell’Armatore) il SSP Il suo lavoro è finalizzato al coordinamento ed alla collaborazione fra Autorità governative – Compagnia armatoriale – Navi – Autorità marittime dei Porti frequentati Per la notevole mole di lavoro ha alle sue dipendenze uno specifico Dipartimento
Sicurezza pubblica in ambito marittimo Security (Sicurezza Pubblica) Definizioni e Sigle Sicurezza pubblica in ambito marittimo 3 S.S.O. (Ship Security Officer): Ufficiale presente su ogni nave Ha la responsabilità di attuare il Piano di sicurezza della nave (SSP) Deve individuare i rischi di sicurezza Suggerisce al CSO le modifiche al SSP È l’interfaccia con il settore Security della specifica Autorità Portuale ed il CSO Risponde delle sue azioni SOLO al Comandante della nave Viene nominato dal CSO Deve fare un corso con esame, rilasciato dall’Autorità marittima (Capitaneria di Porto) 4 P.F.S.O. (Port Facility Security Officer) Per “Port Facility” si intende l’infrastruttura portuale (insieme di strutture portuali) È il responsabile della Security (Sicurezza pubblica) del Porto Ha una struttura di supporto da lui diretta. Ciascun SSO (persona fisica) deve interagire con il PFSO (persona fisica, cioè senza intermediari *). Viene nominato dalle Autorità ** (Ministero……) * Quando lo S.S.O. ed il P.F.S.O. devono comunicare tra loro non possono utilizzare intermediari, cioè non possono delegare una terza persona. ** La Port Autority (Autorità Portuale) si occupa di gestione economica ed è un Ente civile, la Maritime Autority (Autorità Marittima) ha funzioni di Polizia Marittima, si occupa di sicurezza antinfortunistica (Safety) ed è composta da personale militare, para militare o governativo, la SECURITY deve essere separata da le prime due, con le quali collabora (accede ai servizi di informazioni sia civili che militari) e quindi il PFSO NON fa parte della Struttura Portuale (e non deve neanche essere un dipendente né dell’Autorità portuale né di quella marittima).
Sicurezza pubblica in ambito marittimo Security (Sicurezza Pubblica) Definizioni e Sigle Sicurezza pubblica in ambito marittimo 5 R.S.O. (Recognized Security Organizations) Organizzazioni governative riconosciute che si occupano solo della sicurezza pubblica (Ministeriali) Hanno la gestione delle informazioni (tramite i Servizi di informazione) che sono TUTTE RISERVATE. Comunica con CSO e PSFO (ma non deve avere alcun rapporto con il SSO della singola nave) Stabilisce le regole che devono essere attuate per la Security Controfirmano i certificati relativi a CSO e PFSO 6 D.O.S. (Declaration of Security) Documento di certificazione della Sicurezza (Security) È il documento che il PFSO deve concordare con ogni singolo SSO Contiene i dati identificativi della nave e del porto Ha una validità ORARIA Vi sono descritti i livelli di sicurezza del porto e della nave (che dovrebbero coincidere) Ad esempio vi sono descritte le operazioni (concordate) che riguardano in quale zona del porto la nave può attraccare, le norme di sicurezza per il cambio del personale dell’equipaggio, le norme per l’identificazione ed il controllo dei bagagli non accompagnati (come negli aeroporti), ecc… Identifica il sistema di comunicazione con l’esterno (“Chi è autorizzato a comunicare e con chi può comunicare”) Il Documento DEVE essere firmato dal PFSO e dallo SSO, con l’identificazione dei responsabili.
Sicurezza pubblica in ambito marittimo Security (Sicurezza Pubblica) Definizioni e Sigle Sicurezza pubblica in ambito marittimo 7 I.S.S.C. (International Ship Security Certificate) Certificato internazionale di sicurezza pubblica della nave È rilasciato dalla RSO governativa Se manca, la nave non può navigare Ha validità annuale o biennale con verifica ogni 6 mesi È valido fino a prova contraria (la nave pu ò sottostare ad un controllo in qualsiasi momento) 9 Ship to Port Interface Rapporto di comunicazione Nave – Porto Devono comunicare e collaborare tra loro lo SSO e il PFSO 8 Ship to Ship Activity Rapporto di operazioni commerciali Nave – Nave Può avvenire all’ancora, in banchina e in navigazione (a velocità inferiore ai 6 nodi) I due SSO devono collaborare tra loro In italiano “ALLIBO”, in inglese “TRANSHIPMENT”
Livello di sicurezza Security Livello NORMALE Livello 1 Livello MEDIO (Sicurezza Pubblica) Livello di sicurezza Livello NORMALE Bassa intensità e basso profilo Condizioni normali di sicurezza Normale reattività in caso di atto criminoso Buona reattività Viene comunicato a tutto il personale di bordo Livello 1 Livello MEDIO Media intensità e profilo più alto Rischio medio, pronta reattività Deve essere definita a priori la sua durata (tempi prolungati) Può essere provocata una situazione di disagio alle persone (Passeggeri ed Equipaggio) come ad esempio può essere limitata la circolazione Livello 2 Livello ALTO Massima intensità, alto profilo Alta reattività, altissima tensione Durata definita ma breve IMPOSTO dall’RSO (la comunicazione è ricevuta tramite il PFSO o CSO) È necessario comunicarlo prima dell’ormeggio al PSFO per avere una banchina idonea al livello di allarme Richiede un forte impegno di risorse umane e tecniche Può prevedere l’impiego di forze militari da terra (dipende da quanto stabilisce l’autorità governativa) Il personale subisce forti limitazioni (in spostamenti e capacità di comunicazione) Livello 3
Esercitazioni sulla Security: A+B+D (all’occorrenza C) (Sicurezza Pubblica) Personale di bordo – Corsi - Esercitazioni A COMANDANTE E S.S.O. Corso apposito per Comandante e SSO Maggiori responsabilità di Security Accesso a tutte le informazioni di sicurezza pubblica L’SSO stabilisce orari, tempi, modalità esecutive e tipo delle esercitazioni (alle quali partecipa con mansioni direttive) B Personale con particolari incarichi di Security (Ufficiali di Coperta e Macchine) Responsabilità specifiche di Security Corso sulla Security di almeno 14 ore Tale personal e viene coordinato dall’SSO Ha accesso ad un numero limitato di informazioni (comunque riservate) Deve partecipare sempre alle esercitazioni C Rimanenti componenti dell’equipaggio Nessuna responsabilità specifica di Security Corso sulla Security di 5 ore Tale personale è coinvolto in maniera saltuaria e marginale (all’occorrenza) nelle esercitazioni (comunque solo con mansioni di tipo “manuale”) D Guardie giurate private (armate) Prima di imbarcare devono sostenere un addestramento apposito (Decreto di Dicembre 2012) Devono avere competenze specifiche (Security, armamento e regole di ingaggio) Il loro utilizzo a bordo può essere limitato (riguardo a scopi e tempi) Devono partecipare sempre alle esercitazioni Il loro accesso alle informazioni riservate è stabilito di volta in volta dall’SSO Esercitazioni sulla Security: A+B+D (all’occorrenza C)
Esercitazioni sulla Security portuale : A+B+D (all’occorrenza C) (Sicurezza Pubblica) Personale del Porto – Corsi - Esercitazioni A P.F.S.O. Corso apposito per PFSO Maggiori responsabilità di Security Accesso a tutte le informazioni di sicurezza pubblica Il PFSO stabilisce orari, tempi, modalità esecutive e tipo delle esercitazioni (alle quali partecipa con mansioni direttive) B Personale con particolari incarichi di Security Responsabilità specifiche di Security Corso sulla Security di almeno 14 ore Tale personal e viene coordinato dal PFSO Ha accesso ad un numero limitato di informazioni (comunque riservate) Deve partecipare sempre alle esercitazioni C Rimanenti componenti del personale portuale Nessuna responsabilità specifica di Security Corso sulla Security di 5 ore Tale personale è coinvolto in maniera saltuaria e marginale (all’occorrenza) nelle esercitazioni (comunque solo con mansioni di tipo “manuale”) D Forze militari dell’Autorità marittima (Polizia – GdF – CP – Carabinieri) Devono avere competenze specifiche (Security, armamento e regole di ingaggio) Devono partecipare sempre alle esercitazioni Il loro accesso alle informazioni riservate è stabilito di volta in volta dall’SSO Esercitazioni sulla Security portuale : A+B+D (all’occorrenza C)
Livello di riservatezza (delle comunicazioni) Security (Sicurezza Pubblica) Livello di riservatezza (delle comunicazioni) Livello 1 – TOP SECRET – Personale A Solo per Comandante e SSO Accesso a tutte le comunicazioni di Security, comprese quelle TOP SECRET Livello TOP SECRET Livello 2 – CONFIDENTIAL – Personale B Per il personale in possesso del corso di 14 ore Accesso ad un numero limitato di informazioni (comunque riservate – di vietata divulgazione) Livello CONFIDENTIAL Livello 3 – AVERAGE – Personale C Per tutto il personale dell’equipaggio rimanente (corso di 5 ore) Accesso esclusivamente alle informazioni non riservate Livello AVERAGE Livello 4 – FILTER – Personale D (e C se serve) Il Comandante o l’SSO decidono di volta in volta (a seconda delle necessità e delle circostanze) cosa dire e a chi dirlo. Accesso alle informazioni “filtrate” dal Comandante e dall’SSO Livello FILTER N.B.: Solo il Comandante e l’SSO possono avere accesso allo SSP Solo il PFSO può avere accesso al PSP
The Company (gestisce la nave “IN TOTO”) Security (Sicurezza Pubblica) Organizzazione della Compagnia armatoriale (“The Company”) The Company (gestisce la nave “IN TOTO”) Dipartimento Sicurezza operativa (SAFETY) Dipartimento Sicurezza pubblica (SECURITY) Dipartimento Inquinamento (Marine Envirorment) Dipartimento Tecnico (Manutenzione Nave – Programma di manutenzione preventivo) Dipartimento Approvvigionamento (Viveri e materiale) Dipartimento Noli (Commerciale) Dipartimento Personale (Gestione personale – Imbarchi) Fornisce tutto il supporto alla nave Gestisce le emergenze gravi di qualsiasi tipo NOTA BENE I dipartimenti sono gestiti da DIRIGENTI SEPARATI, cioè una stessa persona non può ricoprire due Dirigenze diverse Il CSO è il Dirigente responsabile del Dipartimento di Sicurezza Pubblica (Security)
Security Segnalazione incidenti di sicurezza pubblica (Security) Dal 1° Luglio 2004: “TUTTE LE NAVI DOVRANNO ESSERE PROVVISTE DI UN SISTEMA DI ALLARME DELLA SICUREZZA PUBBLICA (Ship Security Alert System)” Sistema generale di allarme (non specifico della Security) G.M.D.S.S. Sistema autonomo di allarme specifico della Security (Ship Security Alarm System) Sistema satellitare facilmente accessibile SOLO dall’SSO e dal Comandante Apparenza innocua molto difficile da identificare Successivamente all’allarme vi si può accedere tramite computer (wi-fi) NON DIRETTAMENTE (maggiore tempo di inoltro) L’allarme raggiunge via satellite la sede UNICA di controllo Security con sede a KUALA LUMPUR (Malesia) che raccoglie TUTTE le chiamate di allerta di TUTTE le navi che hanno problemi di Security DIRETTAMENTE (inoltro immediato) NOTA BENE SOTTO ATTACCO TERRORISTICO O DI PIRATERIA IL SISTEMA A.I.S. DEVE ESSERE ACCESO (Identificazione e posizionamento della nave via satellite da parte delle autorità costiere) Viene avvisata la ROS relativa alla nave
Security Procedure A BORDO per i vari livelli di sicurezza 1 2 3 5 4 (Sicurezza Pubblica) Procedure A BORDO per i vari livelli di sicurezza Controllo accessi della nave (Safety & Security) Piano di sicurezza con divieti, sistemi di controllo e funzioni specifiche del personale a seconda del livello di sicurezza (1-2-3) Scala (Barcarizzo) Scala reale (struttura di bordo) Scalandrone (struttura mobile del porto) Biscaglina (ingresso Pilota) Portellone di prua / poppa Rampe di accesso (struttura mobile del porto) Tunnel (struttura fissa del porto) Gru (provviste / container / pancali) Accessi laterali per bagagli Catene delle ancore (griglia all’occhio di cubia) Cavi (paratopi di acciaio) 1 Zone della nave ad accesso limitato Tutte le zone della nave dalle quali si possono attuare sabotaggi (infestazioni) o si può prendere il controllo della nave 2 Controllo della merce e dei bagagli (non accompagnati) durante il carico, la movimentazione ed il maneggio Sia il carico che i bagagli dell’equipaggio e dei passeggeri sono sottoposti a controlli molto simili a quelli aeroportuali Ponte di comando Sala macchine Centrali aria condizionata Timoneria (locale agghiaccio timone) Dissalatori e cisterne acqua dolce Diesel alternatori per la produzione di energia elettrica 3 Sorveglianza della nave Personale (statico o mobile) e rilevatori di intrusione (elettronici e automatici a circuito chiuso) devono garantire il controllo costante dell’area d’acqua intorno alla nave (ben illuminata) e della banchina. Il personale della security esegue controlli anche sui vari ponti. La sorveglianza è garantita anche da un sistema di videoregistrazione (sempre a circuito chiuso) grazie alla presenza di telecamere e microfoni in tutta la nave (è vietato tale tipo di controllo all’interno dei camerini sia del personale che dell’equipaggio) 5 Controllo delle provviste di bordo durante il carico, la movimentazione ed il maneggio Anche le merci caricate a bordo per il consumo o l’utilizzo (viveri, attrezzature alberghiere, ecc..) subiscono gli stessi controlli del carico e dei bagagli 4 Sono previste specifiche restrizioni, limitazioni e controlli a seconda del livello di sicurezza
Contenuti dello SHIP SECURITY PLAN (Sicurezza Pubblica) Contenuti dello SHIP SECURITY PLAN Nome della nave Numero identificativo internazionale MMSI (Maritime Mobile Service Identity) Nome della Compagnia N° dell’SSP (univoco) Data di emissione Estremi dell’organismo che lo ha approvato (Es: Comando generale Guardia Costiera dopo aver fatto richiesta di informazioni alla P.S.) Registro delle revisioni ufficiali ritenute necessarie dall’SSO e/o dal Comandante Dettagli della nave (Piano generale, Piano di sicurezza, Piano antincendio, Piano di stabilità, Piano zone di Carico e di Stivaggio, Piano degli alloggi, Piano delle Aree sensibili, ecc…) COMPANY POLICY (la Compagnia armatoriale dichiara i criteri ed i principi per la gestione della Security, a seconda del livello di allarme ed a seconda dell’impiego della nave, inteso come tipo di carico e zone geografiche di utilizzo). Organigramma (interno ed esterno alla nave) delle persone che si occupano della nave (CSO della Compagnia e Comandante e SSO della nave) Procedure organizzative della Security Interfaccia nave-nave e nave-porto Descrizione del Gruppo di Emergenza Security della Compagnia (reperibilità e funzioni del CSO e del suo staff a terra) Come deve avvenire il flusso di informazioni, criteri di accesso alle informazioni riservate e specifica della lingua in cui devono essere riportate Descrizione dettagliata dei punti di accesso Aree ad accesso limitato
Contenuti dello SHIP SECURITY PLAN (Sicurezza Pubblica) Contenuti dello SHIP SECURITY PLAN 17. Reclutamento ed identificazione dei membri dell’equipaggio / passeggeri (con casellario giudiziario per i livelli di sicurezza 2 e 3) 18. Dati riguardanti il controllo dei passeggeri e loro bagagli (a mano e non accompagnati) 19. Equipaggiamenti per la sicurezza pubblica (Security – Sisitema di allerta SSAS – Ship Security Alert System – Metal detector – Sistema di videosorveglianza – Cards di accesso – Infrarossi – sensori – ecc…) 20. Sistemi elettronici automatici di rilevazione dell’intrusione 21. Metodi di controllo delle operazioni commerciali di bordo (Carico, provviste, ecc..) 22. Documentazione della sicurezza pubblica (Fac-simile da riprodurre all’occorrenza) 23. Rapporti dettagliati su atti criminosi (anche solo “sospetti”) 24. Audit (autocheck – Sistema di auto-controllo) con annesso “Rapporto di non conformità” (NCR – Non Conformity Report) che contiene cosa non è conforme alla normativa, come si intende correggerlo ed entro quale data. 25. Ispezioni delle autorità (RSO) 26. Esercitazioni teoriche (riunioni, seminari e lezioni). 27. Esercitazioni pratiche 28. Corsi di aggiornamento (addestramento a bordo e a terra) 29. Azioni specifiche da intraprendere sulla specifica nave, a seconda dei tre livelli di sicurezza ed a seconda delle situazioni 30. Controlli previsti per armi, esplosivi e sostanze pericolose 31. Procedure da attuare quando un membro delle forze armate dichiara il possesso della propria arma in dotazione 32. Piano di sicurezza/emergenza per azioni non arrivate al termine. Per tutte le informazioni riservate che contiene, lo Ship Security Plan DEVE essere conservato in cassaforte
Security ESERCITAZIONI Addestramento a BORDO Addestramento in PORTO (Sicurezza Pubblica) ESERCITAZIONI Addestramento a BORDO Addestramento in PORTO 1 Esercitazione interna ogni 3 MESI La nave deve partecipare ad almeno una esercitazione portuale in 12 mesi (deroga 18 mesi) Le esercitazioni devono riguardare ad esempio la ricerca dei clandestini, la simulazione di ritrovamento di un pacco sospetto non identificato (“bomb search”) Le esercitazioni devono prevedere l’aiuto anche di membri dell’equipaggio senza compiti specifici sulla Security 1 Esercitazione su singola nave in porto ogni 3 MESI gestita dal PFSO e dal personale addetto alla Security In 12 mesi (deroga 18 mesi) deve essere eseguita un’esercitazione con tutte le navi presenti in porto (ordinata dalla RSO) Quando si fanno le esercitazioni è consigliabile utilizzare una persona della Security per i controllo delle procedure e la rilevazione di eventuali “falle” nel sistema di protezione. È necessario effettuare un accurato “System Check”. Le modifiche delle procedure concordate tra SSO e Comandante, devono essere inserite nello SSP solo dietro l’autorizzazione dell’RSO (Comando generale delle Capitanerie di Porto) tramite il CSO della Compagnia armatoriale