Scale di valutazione Federico Batini

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Transcript della presentazione:

Scale di valutazione Federico Batini federico.batini@unipg.it

Scala di Thurstone Elenco di affermazioni che esprimono una gamma di opinioni relative all’oggetto dell’atteggiamento: un fatto, una situazione, una persona. Dall’atteggiamento più favorevole all’atteggiamento meno favorevole. Compito dei soggetti è indicare le affermazioni con cui si è d’accordo o in disaccordo.

Costruzione di una scala di Thurstone 1/2 Costruire almeno cento asserzioni Le asserzioni devono rappresentare giudizi di valore (quindi chiedere l’adesione o meno a un’opinione) Non devono contenere più di un’asserzione e devono essere brevi e chiare Devono essere ordinate dalla più positiva alla più negativa Occorre chiedere il parere di esperti, almeno cento di valutare le affermazioni classificandole, di solito, su una scala di undici intervalli (dalla più negativa 1, alla più positiva, 11) Eliminare tutte le affermazioni ambigue (differenza di giudizio tra i valutatori) Calcolare un punteggio di scala ricavando la media dei punteggi espressi dai valutatori

Costruzione di una scala di Thurstone 2/2 Selezionare venti o trenta affermazioni tra le più importanti e meno ambigue in modo da rappresentare uniformemente i diversi livelli della scala Disporre in ordine casuale le affermazioni selezionate Somministrare la prova chiedendo ai soggetti di indicare le asserzioni con le quali concordano La media dei valori scalari delle asserzioni costituisce il loro punteggio per quell’atteggiamento

Scala di Likert La scala di Likert o metodo dei “punteggi sommati” è stata proposta, per la prima volta, negli anni trenta. Consente, meglio di quella di Thurstone, di rilevare l’intensità di un atteggiamento e risulta essere la procedura più utilizzata nella rilevazione degli atteggiamenti. Questa scala presenta una serie di affermazioni rispetto alle quali si chiede al soggetto di esprimere il proprio grado di accordo utilizzando una scala, generalmente a cinque intervalli di risposta (molto d’accordo, d’accordo, incerto, contrario, molto contrario).

Costruzione di una scala di Likert 1/2 Definire il campo di indagine, ossia le varie dimensioni dell’atteggiamento studiato e individuare le aree tematiche attorno alle quali costruire le affermazioni. Mettere a punto un numero elevato di affermazioni (all’incirca 60) che rappresentino in numero uguale posizioni favorevoli e contrarie al campo d’indagine (la prova deve essere costruita sulla base delle selezioni delle affermazioni migliori). Prestare attenzione alla formulazione delle affermazioni: scrivere affermazioni chiare, semplici, brevi; formulare affermazioni che esprimano giudizi di valore, misurare atteggiamenti attuali e non riferiti al passato, evitare affermazioni con più asserzioni, avere un numero uguale di affermazioni con atteggiamenti favorevoli e sfavorevoli (le affermazioni devono essere distribuite casualmente nell’intera prova e il loro uso dovrebbe evitare risposte in serie).

Costruzione di una scala di Likert 2/2 Predisporre una griglia di risposte a 5 categorie, su cui gli intervistati devono esprimere il proprio grado di accordo o disaccordo rispetto a ciascuna affermazione (da molto d’accordo… a molto in disaccordo). Sottoporre le affermazioni a un gruppo pilota di almeno 40-50 soggetti, con caratteristiche simili a quelle della popolazione a cui sarà poi rivolta la prova e che, probabilmente, esprimono l’intera gamma di atteggiamenti coperta dallo strumento. Selezionare le affermazioni che discriminano meglio chi ha ottenuto punteggi più alti e, dunque, manifesta atteggiamenti positivi nei confronti dell’oggetto d’indagine, da chi ha ottenuto punteggi più bassi Determinare il grado di coerenza interna della scala Selezionare venti affermazioni tra le migliori e disporle in modo casuale (punteggi da 1 a 5: 5 alla posizione più favorevole, 1 a quella più sfavorevole; si calcola poi la media dei punteggi delle risposte e la frequenza di distribuzione delle scelte nelle diverse categorie della scala).

Scala di Osgood La scala di Osgood o del differenziale semantico è stata elaborata attorno agli anni cinquanta del secolo scorso. Obiettivo della scala è verificare il grado di tensione emotiva (positiva o negativa) verso un dato concetto o termine. Questa scala consente di accedere ai significati che assumono per i soggetti determinati concetti senza ricorrere all’intervista. La scala si costruisce utilizzando coppie di aggettivi bipolari (facile-difficile, inutile-utile) sia aderenti alla realtà sia di tipo più proiettivo (calda-fredda riferita ad una giornata di formazione).

Costruzione di una scala di Osgood 1/1 Definire l’oggetto attorno al quale si vogliono raccogliere atteggiamenti o reazioni; Selezionare coppie di aggettivi adatti a valutare l’oggetto. Si devono scegliere aggettivi che possono essere applicati ai concetti prescelti e riferiti a tre dimensioni: valutazione (buono/cattivo, positivo/negativo, cortese/sgarbato…), potenza (forte/debole, leggero/pesante, aggressivo/pacifico), l’attività (veloce/lento, attivo/passivo, giovane/vecchio) o a una sola di queste tre categorie; Per ogni scala si stabilisce un numero di punti corrispondenti al numero di intervalli prefissato (in genere 7) Si scrive la parola o la frase che designa l’oggetto della valutazione e si fa seguire da aggettivi Nella spiegazione si dice che occorre rispondere alla prova velocemente, sulla base della prima impressione, senza riflettere troppo. Si restituiscono gli esiti in molti modi (per esempio una rappresentazione grafica ottenuta mediante il congiungimento dei punteggi medi dell’oggetto rispetto ad ogni coppia di attributi; possibile calcolare anche i punteggi globali per le singole dimensioni della valutazione, della potenza e dell’attività presenti nella scala.