La Parabola di BAMBÙ
C’era una volta … un bellissimo giardino che si trovava nel cuore del Regno d’Oriente.
Era lì che nelle ore più fresche del giorno il Maestro del giardino se ne andava a passeggio.
Di tutti gli abitanti del giardino, il più bello ed amato era il nobile e grazioso Bambù.
Anno dopo anno Bambù diventava più bello e grazioso, consapevole dell’attenzione piacevole del Maestro. Tuttavia era modesto e gentile in ogni cosa.
Spesso , quando il vento soffiava nel giardino … Bambù gettava da parte la sua dignità. Ballava e si piegava allegramente da una parte all’altra, saltando e piegandosi in un gioioso abbandono. Bambù guidava la grande danza del giardino che tanto piaceva al cuore del suo Maestro.
Un giorno … … il Maestro stesso si avvicinò a contemplare il Suo Bambù. Con occhi ripieni di curiosa aspettativa, Bambù piegò il suo capo fino a toccare il terreno in un saluto amorevole.
Il Maestro disse … “Bambù, Bambù … Vorrei usarti.”
Bambù rispose: “Maestro, sono pronto, usami come vuoi.” “Bambù,” la voce del Maestro era cupa, “Sarò costretto a prenderti e a tagliarti.”
Un tremito di orrore sorprese Bambù. “Ta ... gliarmi? Me, che Tu, Maestro, hai reso il più bello in tutto il Tuo giardino? Tagliarmi? No, Maestro! No! Usami per la Tua gioia, ma non tagliarmi!”
“Mio amato Bambù,” La voce del Maestro diventò ancora più grave, “se non ti taglio, a non potrò usarti.”
Si sentì un sussurro. Il giardino diventò silenzioso. Il vento trattene il suo respiro. Bambù piegò lentamente il suo capo fiero e glorioso. Si sentì un sussurro.
Bambù rispose: “Maestro, se non puoi usarmi senza tagliarmi ... allora sia fatta la Tua volontà, taglia!” “Bambù, mio caro Bambù, dovrò anche strappare via le tue foglie e i tuoi rami.”
“Maestro, Maestro, ti prego, non farlo! Tagliami pure e getta la mia bellezza nella polvere, ma perché portar via anche i miei rami e le foglie ?” “Mi dispiace, Bambù, ma se non li taglio, non potrò usarti.”
Il sole nascose il suo volto. Spaventata, una farfalla che stava ascoltando, se ne volò via. Bambù tremò pensando al suo destino, ma disse sussurrando, “Maestro … taglia.”
“Bambù, Bambù, “Dovrò dividerti in due e strapparti via il cuore … “altrimenti, se non lo faccio, non potrò usarti.” “Maestro, Maestro, … allora tagliami e dividimi pure.”
e gli portò via il cuore. Così il Maestro del giardino prese Bambù e lo tagliò giù, gli tolse via i rami, gli strappò le foglie, lo divise in due … e gli portò via il cuore.
Gentilmente lo prese poi sulla spalle, lo portò presso una fonte d’acqua d’acqua fresca e frizzante, che si trovava nel mezzo dei campi aridi e secchi del Maestro.
La fonte gli cantò il benvenuto. Poi mettendo un’estremità di Bambù nella fonte, e l’altra nel canale d’acqua che portava ai suoi campi, il Maestro appoggiò a terra il suo amato Bambù. La fonte gli cantò il benvenuto.
L’acqua chiara e cristallina cominciò a scorrere gioiosa lungo il canale del corpo martoriato di Bambù verso i campi aridi in attesa.
Il riso fu piantato e i giorni passarono. Le pianticelle crebbero e venne la raccolta.
In quel giorno, Bambù — una volta glorioso nella sua bellezza — diventò ancora più glorioso nella sua umiltà, e nell’esser stato spezzato. Nella sua bellezza era stato vita abbondante; ma nel suo esser spezzato diventò un canale di vita abbondante per il mondo del Suo Maestro!
--Author Unknown Copyright (c) 2000 by The Family international. “Chiamata a sé la folla con i suoi discepoli, disse loro, Se uno vuol venire dietro a Me, rinunzi a sé stesso, prenda la sua croce e Mi segua. Perché chi vorrà salvare al sua vita, la perderà; ma chi perderà la sua vita per amor Mio e del Vangelo, la salverà. E che giova all’uomo se guadagna il mondo intero e perde l’anima sua?’“ (Marco 8:34-36). --Author Unknown Copyright (c) 2000 by The Family international.
Il Maestro desidera usare anche te! Fallo entrare nel tuo cuore! Devi solo dirgli: “Caro Gesù, voglio essere usato da Te! Vieni nel Mio cuore e cambiami, rendimi una benedizione per molti! Nel Nome di Gesù, amen! CODIVIDI PURE CON ALTRI www.98.to/powerpoints/