Introduzione Il calendario nasce dall’esigenza, sentita fin dall’uomo dell’età preistorica, di misurare il trascorrere del tempo. Ciò fu necessario soprattutto.

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Indice 1 Introduzione 2 Origine delle costellazioni 3 Nomenclatura 4 Orsa Minore 5 Orsa Maggiore.
Transcript della presentazione:

Introduzione Il calendario nasce dall’esigenza, sentita fin dall’uomo dell’età preistorica, di misurare il trascorrere del tempo. Ciò fu necessario soprattutto in seguito all’introduzione dell’agricoltura per organizzare i lavori di semina e raccolta. Per la misurazione del tempo era necessario avere dei punti di riferimento regolari che furono trovati nei movimenti degli astri, in particolare del sole e della luna.

La meridiana Uno dei primi strumenti utilizzati per la misurazione del tempo fu la meridiana, che si basava sull’ombra proiettata da un’asta, che seguiva il ciclo del sole.

Il calendario lunare Il calendario lunare è basato sulla durata della rivoluzione della luna, cioè della rotazione intorno alla terra che avviene in 27gg 7h 43’. Il problema di questo calendario era che non seguiva l’alternanza delle stagioni. Perciò si usarono come punti di riferimento altri astri , soprattutto il sole.

Il calendario solare Il calendario solare si basa sul moto della terra intorno al sole e, a differenza di quello lunare, è sincronizzato alla durata delle stagioni. Tuttavia visto che il moto di rivoluzione della terra attorno al sole dura 365gg 5h 48’ e 46’’ è stato necessario ricorrere all’introduzione dell’anno bisestile con l’inserimento di un giorno in più ogni quattro anni. Il calendario gregoriano, quello attualmente in uso da noi e nella maggior parte del mondo, è appunto di questo tipo.

Il calendario lunisolare Il calendario lunisolare si basa sul movimento combinato dei due astri ma visto che i due movimenti non sono multipli tra loro è necessario apportare degli aggiustamenti per sincronizzare il ciclo solare con quello lunare.

Il calendario egizio É un calendario composto da tre stagioni di quattro mesi di 30 giorni ciascuno, per un totale di 360 giorni. Alla fine dell'anno vengono aggiunti 5 o 6 giorni, detti epagomeni. Il calendario egizio era nato nell’Antico Egitto per regolare i lavori agricoli. I contadini utilizzavano come inizio dell'anno il giorno dell'arrivo a Menfi della piena del fiume Nilo, che si verificava attorno al 20 giugno.

Il calendario babilonese Questo calendario era basato sul ciclo lunare con mesi corrispondenti alle lunazioni. Il primo giorno del mese (neomenia) corrispondeva alla prima apparizione della falce di luna a ovest poco dopo il tramonto del sole; il giorno cominciava quindi alla sera. Poiché 12 mesi di 29 e 30 giorni corrispondono circa a 354 giorni, ogni anno il calendario babilonese precedeva il ciclo solare di 11 giorni. Ogni 3 anni era necessario aggiungere un mese per tornare in sincronia con le stagioni. L'anno cominciava con l'equinozio di primavera. Gli equinozi sono momenti carichi di forti valenze simboliche e religiose, sottolineate dalla concomitante festa dell'akītu.

IL CALENDARIO EBRAICO All'inizio il calendario era di tipo lunare e la sua regolazione era affidata al sinedrio (Supremo Consiglio Ebraico) di Gerusalemme. Il quale utilizzava come suo punto di riferimento la Pesakh, la Pasqua ebraica, che deve cadere al plenilunio di primavera. Dall'epoca Talmudica gli anni sono calcolati a partire dalla creazione del mondo cioè l'anno 3.761 a.C. L'inizio del giorno ebraico si ha al tramonto del sole. Il sabato è per l'ebreo il Giorno del Riposo, voluto da Dio stesso

IL CALENDARIO MAYA I maya misuravano il tempo utilizzando un sistema di tre calendari. I giorni erano organizzati attraverso un calendario religioso della durata di 260 giorni (chiamato Tzolk’in), e un calendario solare di 365 giorni (Haab‘). Un ulteriore calendario, il cosiddetto Lungo computo, calcolava, invece, il tempo trascorso dalla data della creazione del mondo secondo la mitologia maya (11 agosto 3114 a.C.).

IL MITO DEL 2012 Il Lungo computo attuale è solo il quarto in ordine di tempo poiché gli dei avrebbero distrutto le tre precedenti creazioni. La terza creazione fu distrutta al termine del 13° b'ak'tun, una data che ricorrerà nuovamente il 12-12-2012. Questa circostanza è alla base del fenomeno che associa un evento catastrofico a questa data. Questa credenza è considerata infondata dai principali studiosi degli antichi Maya. La fine di un ciclo del calendario era infatti vista dal popolo maya semplicemente come occasione di grandi celebrazioni per festeggiare l'ingresso nella nuova era.

IL CALENDARIO ROMANO L'Anno Romano primitivo comprendeva 304 giorni ed era suddiviso in 10 mesi. Tra l'VIII e il VII secolo a.C. venne introdotto il calendario lunare di dodici mesi, attribuito al secondo re di Roma Numa Pompilio, che i Romani usarono fino al 46 a.C. Il calendario venne associato al moto della Luna, per cui l'anno fu portato a 355 giorni. L'inizio del mese cominciava con la Luna nuova. Questo giorno era chiamato Calendae, che ha dato poi il nome al "calendario. Le Calende che rappresentavano il 1° giorno del mese, le None che corrispondevano al primo quarto di luna e le Idi che corrispondevano alla luna piena. I singoli anni erano identificati dal nome dei consoli.

IL CALENDARIO GIULIANO La grande confusione che si era creata nel calendario romano spinse Giulio Cesare nel 46 a.C., a chiedere aiuto Sosigene, un astronomo egiziano di Alessandria, al quale affidò il compito di modificare il calendario. Per prima cosa Sosigene portò la lunghezza dell'anno 46 a.C. a ben 455 giorni, per riequilibrare nuovamente le stagioni. Quindi decise di aggiungere un giorno intercalare (bisesto) ogni 4 anni in maniera da accordare il più possibile l'Anno solare con quello Civile.

IL CALENDARIO GREGORIANO A causa delle imprecisioni del calendario giuliano, nel 1582 l'equinozio di primavera era ormai slittato all'11 marzo; così una commissione presieduta dal cardinale Sirleto approvò il progetto di Luigi Giglio che consisteva nel saltare 10 giorni in modo da riportare l'equinozio al 21 marzo. Per evitare che il problema si ripresentasse in futuro, venne introdotto un nuovo calendario leggermente modificato che ebbe il nome di Gregoriano. Il calendario gregoriano è quello attualmente in uso nella gran parte dei paesi del mondo.

IL CALENDARIO CINESE Il calendario lunare cinese risale al 2637 a.C. quando l'imperatore Huang Ti introdusse il primo ciclo del suo Zodiaco. Alla base di questo sistema c'è un ciclo durante il quale ciascuno dei 12 segni animali si combina con uno dei 5 elementi essenziali e primitivi, completandosi quindi in 12x5=60 anni.

IL CAPODANNO CINESE La Festa di Primavera celebra l'inizio del nuovo anno secondo il calendario cinese. Essa coincide con la seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno e quindi si colloca fra il 21 gennaio ed il 19 febbraio del calendario gregoriano. Stando alla mitologia cinese un mostro, il Nian, usciva dalla sua tana ogni 12 mesi per predare esseri umani. l'unico modo per bloccarlo era spaventarlo con rumori forti e il colore rosso. Per questo motivo, ogni 12 mesi si è soliti festeggiare l'anno nuovo con canti, strepitii, fuochi d'artificio e l'uso massiccio del colore rosso.

IL CALENDARIO ISLAMICO I paesi musulmani usano tuttora, in genere affiancandolo al calendario gregoriano, un calendario rigorosamente lunare; per la numerazione degli anni usano l'era dell'Egira (che inizia il 16 luglio 622; l'anno è quella della migrazione di Maometto dalla Mecca a Medina, avvenuta il 20 settembre 622). Il Corano prevede che il nuovo mese inizi subito dopo la luna nuova. L'anno è composto di dodici mesi alternativamente di 29 e 30 giorni; periodicamente viene inserito un trentesimo giorno all'ultimo mese.

FINE Questo lavoro è stato realizzato e curato da Fabio Falcomer, Giacomo Pivetta Giulia Franceschetto della classe 1D oss