PARTITI DI ISPIRAZIONE CATTOLICA

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Transcript della presentazione:

PARTITI DI ISPIRAZIONE CATTOLICA Seconda metà 800 in Europa Governi liberali Verso 1880/90 si affermano i PARTITI di MASSA I SOCIALISTI diffusi tra gli operai PARTITI DI ISPIRAZIONE CATTOLICA diffusi tra i contadini e la borghesia RIVOLUZIONARI Per abbattere dominio borghesia unico strumento era la rivoluzione I n RUSSIA sono i BOLSCEVICHI RIFORMISTI Per limitare sfruttamento del proletariato (operai) erano necessarie riforme In RUSSIA sono i MENSCEVICHI

NAZIONALISMO Era la convinzione della superiorità della propria nazione sulle altre: essa doveva realizzarsi attraverso la conquista dei territori abitati da popolazioni considerate inferiori – ciò favorì la corsa alle conquiste coloniali da parte dell’Europa Si diffusero teorie razziste pericolose, che affermavano a torto che esistessero razze superiori e inferiori. Spesso essi erano antisemiti, cioè ostili verso gli Ebrei. I Nazionalisti volevano uno stato autoritario, la democrazia era considerata un elemento di debolezza.

ANTISEMITISMO Si manifestò attaccando e saccheggiando le case e i ghetti degli ebrei (POGROM); essi venivano spesso usati come capro espiatorio Molto spesso vennero condannati ingiustamente degli ebrei per atti di spionaggio, per delitti o per atti disonesti. Esempio – affare Dreyfus, ufficiale francese di origine ebraica, condannato per tradimento in base a prove false, infine scarcerato dopo 5 anni di carcere.

IN ITALIA nasce il trasformismo All’inizio in Italia, subito dopo l’Unità andò al potere la Destra storica – nel 1876 andò al Governo la Sinistra con DE PRETIS – essa voleva favorire lo sviluppo industriale. Però anche la Sinistra al potere era moderata, erano esclusi i socialisti e i partiti di massa che facevano paura a tutti per la minaccia di rivoluzione. Per questo spesso Destra e Sinistra trovavano spesso accordi, alleate contro le idee socialiste che spaventavano la ricca borghesia. 1892 – viene fondato Partito Socialista Italiano . In Sicilia i lavoratori agricoli si riunirono per un grande sciopero: il Governo reagì con una dura repressione che provocò 100 morti. Anche una rivolta per il pane provocò arresti e morti, ma poi capirono che era meglio aprirsi al dialogo con operai e sindacati, perché la repressione causava altro malcontento.

Il quarto Stato di Giuseppe Pelizza da Volpedo, 1901 rappresenta simbolicamente l’avanzata del proletariato verso un futuro migliore. Milano, Museo del Novecento (circa 3m x 5m)

GIOVANNI GIOLITTI Nel 1901 diventa ministro degli Interni Giovanni Giolitti – che evitò di far intervenire l’esercito durante scioperi, manifestazioni di protesta. Nel 1903 diventa Presidente del Consiglio e chiese ai socialisti riformisti di entrare nel Governo – pensava in questo modo di fermare le iniziative rivoluzionarie, condividendo il potere con i socialisti. Ma prevalse la linea dura, che non voleva accordi con i padroni-borghesi. Giolitti rimase al potere fino al 1914 – in questi anni cercò anche la collaborazione dei cattolici. Da qui nasce la sua politica dal DOPPIO VOLTO (progressista e moderato) Fu grazie a lui che nel 1912 venne introdotto il suffragio universale maschile