Volan gli uccelli via senza confine. Per tutto il mondo torna l’autunnale splendore. Il sole si posa, nei pini si leva il vento, fra l’erba è poca rugiada.

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Transcript della presentazione:

Volan gli uccelli via senza confine. Per tutto il mondo torna l’autunnale splendore. Il sole si posa, nei pini si leva il vento, fra l’erba è poca rugiada

In cima a un’antica pianta nel roseo ciel del mattino un uccellino piccino ( oh, come piccino ) canta, Canta? Non canta, cinguetta. povera piccola gola

Ha in tutto una sola nota e quella ancora imperfetta. Perché cinguetta? Che cosa lo fa parer sì giulivo? S’allegra d’esser vivo in quella luce rosa

Tu non lo sai, ma gli uccellini hanno il cuor tenero come i bambini, come i bimbi vanno a scuola sopra i pini sopra i peri. Se non sanno la lezione prendon certi brutti zero tondi tondi come l’ova

E nell’ora della sera quando suonano le campane sopra i borghi, sulle piazze, con un dolce pigolio dicon tutti la preghiera che va su nel cielo a Dio: buona, dolce, leggera.

Francesco, andando con la compagnia alberi vide ai lati della via ed una moltitudine di uccelli che piegavano col peso ramoscelli. Ed ei si volse tanto lieto in viso che gli ridea negli occhi il Paradiso

fratelli miei, voi grati esser dovete a chi vi fece creature liete e sempre voi dovete Lui lodare perché va fatti liberi di volare e và dato di piume il vestimento sì che non vi fa danno acqua né vento

Mentre Francesco così stava a dire quei battean le ali quasi ad applaudire e abbasavan le brune testoline ed allegrezza mostravan senza fine. E a quella dolce voce in aria si levarono festanti e si sentivano meravigliosi canti

L’usignolo sulla pianta canta e canta! Su nel cielo la luna brilla e scintilla! L’acqua scroscia e fra le sponde va gioconda! Lodan tutti in lieto amore il Signore

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