OTTICA GEOMETRICA Un’onda e.m. si propaga rettilineamente in un mezzo omogeneo ed isotropo con velocità n si chiama indice di rifrazione e dipende sia.

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Transcript della presentazione:

OTTICA GEOMETRICA Un’onda e.m. si propaga rettilineamente in un mezzo omogeneo ed isotropo con velocità n si chiama indice di rifrazione e dipende sia dal mezzo sia dalla lunghezza d’onda della radiazione

RIFLESSIONE E RIFRAZIONE Un’onda e.m., che incide su una superficie di separazione fra due mezzi trasparenti, si suddivide in due raggi: un raggio riflesso ed uno rifratto Il raggio riflesso, il raggio rifratto e la normale alla superficie nel punto di incidenza sono complanari

INDICE DI RIFRAZIONE L’indice di rifrazione è caratteristico del mezzo e varia al variare della lunghezza d’onda della luce

INDICE DI RIFRAZIONE La variazione dell’indice di rifrazione con la lunghezza d’onda produce la separazione dei colori in un fascio di luce bianca Luce bianca

INDICE DI RIFRAZIONE Un raggio di luce bianca passa attraverso un prisma e si suddivide nei vari colori che, mediante un secondo prisma, si ricombinano in un unico raggio di luce bianca

ARCOBALENO Luce solare Gocce d’acqua All’osservatore

INDICE DI RIFRAZIONE La rifrazione dà una spiegazione dei fenomeni che si producono nell’osservare oggetti posti al di sotto di uno specchio d’acqua

RIFLESSIONE TOTALE Un raggio di luce che passa da un mezzo più rifrangente (n1) ad un mezzo meno rifrangente (n2< n1) si rifrange allontanandosi dalla normale Il raggio f produce un raggio rifratto a 90o. Il corrispondente angolo d’incidenza si chiama angolo limite 

RIFLESSIONE TOTALE Si chiama angolo limite , l’angolo di incidenza che corrisponde all’angolo di rifrazione di 90o Per angoli di incidenza maggiori dell’angolo limite , il raggio incidente è totalmente riflesso Questa proprietà ha un’importante applicazione nel campo delle fibre ottiche.

RIFLESSIONE TOTALE La riflessione totale trova un’importante applicazione tecnologica nelle fibre ottiche. Le fibre ottiche sono fili molto sottili di plastica con pareti lisce. Un fascio di luce che vi penetra subisce più volte la riflessione totale ed esce all’altra estremità seguendo un percorso curvo Trovano largo impiego in medicina (endoscopi) e nelle telecomunicazioni

LENTE SOTTILE Una lente sottile è formata da un mezzo trasparente racchiuso da due superfici sferiche I raggi provenienti da una sorgente (oggetto) sono rifratti dalla lente e si verificano due possibilità: essi convergono in uno stesso punto (immagine reale) essi divergono in modo che i loro prolungamenti provengano dallo stesso punto (immagine virtuale)

LENTE SOTTILE I raggi di luce uscenti da un punto (oggetto) attraversano la lente e convergono in un punto (immagine) I due punti, oggetto ed immagine, si chiamano punti coniugati e le loro posizioni p e q soddisfano l’equazione IMMAGINE

LENTE SOTTILE f si chiama distanza focale ed il suo segno è tale che f > 0  lente convergente f < 0  lente divergente Potere di convergenza o potere diottrico Si misura in diottrie con la distanza focale misurata in metri

LENTE SOTTILE I fuochi di una lente sottile sono due punti situati simmetricamente rispetto alla lente a distanza pari alla distanza focale lente convergente

LENTE SOTTILE I fuochi di una lente sottile sono due punti situati simmetricamente rispetto alla lente a distanza pari alla distanza focale lente divergente

OTTICA DELLA VISIONE Parametrici fisici Indice di rifrazione Umor acque 1.34 Cristallino 1.43 Umor vitreo 1.34 Raggi di curvatura Cornea 0.8 cm Cristallino (ant) 1.0 cm Cristallino (post) 0.6 cm Diametro del globo oculare 22-24 cm

ACCOMODAMENTO Si definisce accomodamento dell’occhio la variazione del suo potere diottrico prodotta dalla tensione dei muscoli ciliari con conseguente variazione della curvatura del cristallino L’accomodamento consente la formazione sulla retina di immagini nitide Punto remoto: distanza dell’oggetto, quando i muscoli ciliari sono rilassati (infinito) Punto prossimo: distanza dell’oggetto, quando i muscoli ciliari sono contratti al massimo (10 cm) Visione distinta: distanza minima dell’oggetto, che consente la visone distinta senza eccessivo sforzo (25 cm)

DIFETTI VISIVI MIOPIA: sistema oculare troppo convergente (si corregge con lenti divergenti) IPERMETROPIA: sistema oculare poco convergente (si corregge con lenti convergenti)

DIFETTI VISIVI PRESBIOPIA: difficoltà a focalizzare oggetti vicini a causa della ridotta elasticità del cristallino (dovuta all’età) ASTIGMATISMO: non perfetta sfericità della cornea, che presenta diversi raggi di curvatura zonali DALTONISMO: riduzione o assenza di sensibilità ad uno o più colori fondamentali