Riunione scientifica della SIEDS – Milano, maggio 2009

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
27/11/2003Rel: Roberto Benvenuti, Marco Carcano 1 Landamento demografico e la riforma del Welfare Partendo dalle considerazioni relative agli importanti.
Advertisements

L’EVOLUZIONE STORICA DELL’UNIONE EUROPEA
La manovra di bilancio Orientare le risorse pubbliche a crescita, equità sociale, stabilità Presentazione del Ministro dell’Economia e delle.
Tito Favaretto Direttore ISDEE – Istituto di studi e documentazione sullEuropa comunitaria e lEuropa orientale – Trieste 1) Linterscambio dellItalia con.
Il monitoraggio della Congiuntura A cura di: Giuseppe Capuano - Economista Treviso, 7 maggio 2010.
Ciclo di Incontri I supporti strutturali allimprenditoria nelle nuove sfide del mercato 7 ottobre Primo Seminario - Il mercato del credito: analisi.
1 Riflessioni sul futuro della politica di coesione DG Politica regionale Commissione europea.
I giovani anziani in Italia ed Europa: situazione attuale e tendenze di lungo periodo Roberto Leombruni (Labor) Matteo Richiardi (Università Politecnica.
SIT – Sistema Informativo Trapianti. PMP Donatori effettivi Attività di donazione * * Dati preliminari al 30 Giugno 2010.
Scoprire la Macroeconomia Lezione 1
Frontespizio Economia Monetaria Anno Accademico
L’irresistibile crescita dell’Italia dell’immigrazione
Domenica Quartuccio - Isabella Siciliani
F.M.I. e ITALIA ( analisi della P.I.N. sullItalia) Antonio Forte.
I modelli di capitalismo
Environmental Legal TeamEnvironment and Beyond Centro Interdipartimentale REPROS Università degli Studi di Siena Corso di Perfezionamento, 12 maggio 2009.
Parte Ia LUnione europea. Cosè? Una struttura sovranazionale costituita da varie istituzioni che interagiscono tra loro Una sorta di proto-stato europeo.
Tendenze della diseguaglianza economica in Italia e nella UE15 Michele Raitano Sapienza Universit à di Roma.
Credibilità Competitività Sviluppo Linee guida per il Dpef
Regioni in crescita, Europa in crescita Gli effetti della politica di coesione Analisi d'impatto – Il valore della politica di coesione Capitolo secondo.
Corso di Politica ed Economia Agroalimentare – prof.Fanfani 1 ANALISI COMPARATA DEI SISTEMI AGROALIMENTARI DEI PAESI EUROPEI CARATTERISTICHE STRUTTURALI,
Problemi di produttività e competitività nellindustria italiana Salvatore Rossi Bologna, 15 marzo 2007.
DEBITO PUBBLICO Il debito pubblico in Italia Valli V. Politica Economica, Vol.1. (par.15.3 e 15.4., 15.5 Valli V. Politica economica europea.
DEBITO PUBBLICO Il debito pubblico in Italia Paolo OnofriDalle promesse alle scommesse Paolo Onofri, Dalle promesse alle scommesse il Mulino,
Candidati alladesione Turchia Il 6 ottobre 2004 la Commissione ha dato parere favorevole ad una futura adesione. Nellottobre 2005 sono formalmente iniziati.
Silvio e il Presidente del Consiglio: Il discorso di Berlusconi tra Parlamento e Piazza UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTÀ DI ECONOMIA, GIURISPRUDENZA,
ISTRUZIONE E FORMAZIONE 2010
LA POLITICA EUROPEA AL SERVIZIO DELLE REGIONI La politica regionale ed il Friuli Venezia Giulia.
Sociologo Zygmunt Bauman) Nel mondo interdipendente la dimensione locale assume un nuovo ruolo nei processi internazionali (concetto di glocale - sociologo.
COMMISSIONE EUROPEA DG Occupazione e Affari Sociali Laura BARDONE DG Economia e Finanza Leconomia italiana: congiuntura, prospettive ed aspetti strutturali.
ESERCITAZIONE 2.
Economia politica II – Modulo di Macroeconomia
La teoria della crescita economica
Geografia dell’UE Simone Bozzato.
Luigi Bidoia Scenari strategici per le imprese italiane produttrici di piastrelle in ceramica Sassuolo, 17 dicembre 2007.
SEMINARIO RESIDENZIALE DIRETTORI Fondo Unico, decentramento e politica industriale regionale Sanremo, 7 novembre 2008.
1 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Generale per le Politiche per l'Orientamento e la Formazione Ministero del Lavoro e delle Politiche.
5. La politica UE nei Balcani Occidentali Corso BETA Gorizia Ottobre 2005.
LA RIFORMA ISTITUZIONALE DELL’UE E IL PROCESSO COSTITUZIONALE
3. Il Patto di Stabilità: esperimento di diplomazia preventiva? Corso BETA Gorizia Ottobre 2005.
6. La cooperazione regionale nellEuropa sud-orientale Corso BETA Gorizia Ottobre 2005.
Il Programma transfrontaliero IPA Adriatico Dott.ssa Giovanna Andreola Regione Abruzzo – Servizio Attività Internazionali Venezia Mercoledì,
AMBASCIATA DITALIA UFFICIO DI COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO Tirana.
Crescita i fatti principali
T. Padoa-Schioppa, Presentazione DPEF, Palazzo Chigi, 28 giugno Documento di Programmazione Economico-Finanziaria per gli anni Presentazione.
1 Autovalutazione del progetto a due terzi della sua vita. Giovanni Anania.
Stefano Piperno (*) Federica Givone (**)
Comune di Ponte San Nicolò 1 Rendiconto Comune di Ponte San Nicolò 2 NOTE Nessun nuovo mutuo; Nessun nuovo mutuo; Bilancio e quindi Avanzo influenzato.
Progettazione Europea sui temi attinenti le politiche di genere e pari opportunità Formagenere Lez. 3 ( docente : Carla Capaldo)
L’UNIONE EUROPEA LA STORIA.
“Ripartire dal capitale sociale per ricostruire il capitale economico”
IL TRATTATO DI LISBONA Università di Pavia
Lintegrazione dei mercati di Italia e Russia: attrattive reciproche Forum di dialogo Italo-Russo Milano, 26 aprile 2005 Palazzo delle Stelline Gerlando.
Europa: crescita media annua nei periodi e (%)
L'Unione Europea.
INTRODUZIONE ALLEUROPA Tre concetti fondamentali per capire lEuropa di oggi: 1) Novità – cambiamenti 2) Problemi da comprendere e risolvere 3) Unità
Direzione Generale Presidenza Area Programmazione e Controllo Settore Strumenti della programmazione regionale e locale IL MODELLO DI PROGRAMMAZIONE REGIONALE.
quali le novità per le montagne?
1/14 Venezia, 14 maggio 2014 Rilanciare lo sviluppo “oltre il Pil”: criticità e possibili soluzioni Gian Angelo Bellati Segretario Generale Unioncamere.
Migrazioni e rimesse nei Balcani Immacolata Caruso Tiziana Vitolo Francesca De Palma Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo (ISSM) – CNR Sieds.
Università degli studi di Camerino
Gli Stati «padroni dei Trattati» La perdurante natura di «Trattati internazionali» dei Trattati istitutivi dell’UE.
Il Debito pubblico italiano
PROGRAMMA EUROPA CREATIVA : SOTTO-PROGRAMMA CULTURA MODENA, 18 FEBBRAIO 2015 Maria Cristina Lacagnina MiBACT.
1. 2 Tasso di variazione % della popolazione residente, Rispetto alle altre città, Torino, dopo Roma, evidenzia la maggiore velocità di crescita.
T. Padoa-Schioppa, Tendenze di finanza pubblica, Roma 25 settembre Tendenze di finanza pubblica alla vigilia della manovra di bilancio Presentazione.
PROGRAMMA EUROPA PER I CITTADINI
The European Union L’INTEGRAZIONE EUROPEA. The European Union Cos’è l’Unione europea? Valori condivisi: diritti umani, pace, democrazia. Politiche comuni.
18 APPLICAZIONI DELLA TEORIA DELLA CRESCITA L’argomento: come varia nel lungo periodo il tasso di crescita del PIL per unità di lavoro Oggi parleremo di:
Transcript della presentazione:

Note sulla convergenza istituzionale e macroeconomica delle economie balcaniche Riunione scientifica della SIEDS – Milano, 27-29 maggio 2009 Giovanni Ancona e Raffaella Patimo Facoltà di Scienze politiche – Università “Aldo Moro” – Bari

Sommario Giovanni Ancona e Raffaella Patimo Facoltà di Scienze politiche – Università “Aldo Moro” – Bari Sommario 1. Il principio di condizionalità europea: la convergenza istituzionale come passo obbligato del percorso di adesione all’UE dei Paesi dei Balcani occidentali 2. Lo stato della convergenza istituzionale in atto 3. Le ragioni per una contestuale convergenza economica attraverso una riduzione dei divari tra i PIL p.c. 4. L’evidenza empirica sul processo di convergenza, 2000-2007 5. Conclusioni

La politica europea nei WB Giovanni Ancona e Raffaella Patimo Facoltà di Scienze politiche – Università “Aldo Moro” – Bari La politica europea nei WB 1996: Royamount process in SEE 1997: Feb -nuova strategia verso i Paesi della ex-Yugoslavia: introdotto il principio di condizionalità Apr – Approccio Regionale SEE con ex-Yug. (escl slovenia) + Albania, noti come Balcani Occidentali (WB) 1999: Patto di Stabilità patto multilaterale tra Paesi (inclusi UE, SEE, USA) e diversi organismi internazionali (ONU, OSCE, OCSE, NATO) ruolo predominante UE verso WB attraverso l’obiettivo dell’integrazione europea e soprattutto la prospettiva dell’adesione all’UE

Il Patto di Stabilizzazione ed Associazione (PSA) Giovanni Ancona e Raffaella Patimo Facoltà di Scienze politiche – Università “Aldo Moro” – Bari Il Patto di Stabilizzazione ed Associazione (PSA) Il principale strumento della politica UE nei Balcani Occidentali attraverso: La promozione delle relazioni economiche e commerciali intra ed inter-regionali Sviluppo e parziale re-indirizzo dell’esistente assistenza finanziaria Assistenza rafforzata per la democratizzazione, la società civile, l’istruzione e lo sviluppo istituzionale Cooperazione in campo di giustizia ed affari interni Sviluppo del dialogo politico anche a livello regionale Negoziazione degli Accordi di Stabilizzazione ed Associazione

Convergenza istituzionale nei Paesi dei Balcani occidentali nell'ambito del PSA Altro: Affiliazione NATO Paese Relazione UE-WB SAA Cooperazione regionale Problema regionale Regime dei visti con UE Progressi verso lo stato di diritto Progressi verso i diritti di proprietà Progressi nella Riforma della PA Questioni principali ALBANIA PCP 2006 firmato 2009 in vigore SEECP CEFTA CCR nessuno in discussione lievi limitati alcuni Stato di diritto; corruzione; indipendenza del potere giudiziario si BOSNIA-HERZEGOVINA 2008 firmato impunità; crimini di guerra impegno politico insufficiente buoni pochi riforme istituzionali; acquis no CROAZIA PC 2001 firmato 2004 in vigore confini con la Slovenia; ICTY ulteriori sforzi necessari parziali riforma giudiziaria; corruzione; FYROM PC* controversia sul nome con la Grecia esenzione visto dal 19/12/2009 corruzione MONTE-NEGRO 2007 firmato in vigore dal 1 maggio 2010 SEECP CEFTA CCR ReSPA** riforma giudiziaria; corruzione SERBIA ulteriori sforzi necessari; Eulex in Kosovo  ?? KOSOVO PCP (Ris. ONU 1244)   limitati; Eulex con Serbia minoranze, riconciliazione Fonte: Rapporti dei singoli WB Paesi sui Progressi del PSA (2009)e strategia di Allargamento 2010-2011, CE, COM (2009) 533

Giovanni Ancona e Raffaella Patimo Facoltà di Scienze politiche – Università “Aldo Moro” – Bari Convergenza dei parametri macroeconomici rilevanti per la PE nei Paesi dei Balcani occidentali nell'ambito del PSA PAESE Tasso d'inflazione Rap-porto deficit/PIL Rap-porto Debito/PIL Stabilità tasso di cambio Tasso di Attività (15-64) Tasso di Disoc-cupazione CEFTA (2006) nel 2010 Progres-si verso libertà di circola-zione dei capitali Progres-si verso la libertà di circola-zione delle persone Progressi verso la libertà di circola-zione dei beni Progres-si verso il diritto di stabil-imento Standard UE (dal TUE e dati 2009) (2010) 1% -3% 60% (2 anni) 70,8% 9,4%   ALBANIA 2,0% -5,5% 36,7% stabilità 67,4*% 12,7% 2007 alcuni pochi buoni BOSNIA-HERZEGOVINA -1,2% -4,0% 16,8% 53,5% 23,4% nessuno significa-tivo limitati CROAZIA 6,1% -1,4% 33,5% 63,2% 8,4% buoni, ma necessari miglioramenti FYROM 8,3% -0,9% 21,4% 63,5% 33,8% MONTENEGRO 7,4% 0,5% 28,0% n.a. 51,9% SERBIA 13,5% -2,4% 25,3% deprezzamento poi stabilità 62,7% 13,6% nessuno KOSOVO .. 46,8*% 43,6% Fonte: Rapporti dei singoli WB Paesi sui Progressi del PSA (2009) e strategia di Allargamento 2010-2011, CE, COM (2009) 533. Dati numerici per il 2008 Note: *=2007

Convergenza vs Divergenza Concetti rilevanti per la convergenza Convergenza Beta: esiste convergenza Beta se le economie povere crescono più velocemente delle economie ricche (Sala-i-Martin, 1996) Convergenza Sigma: esiste convergenza Sigma se la deviazione standard del Pil reale tende a decrescere nel tempo. La letteratura economica dell’ultimo decennio contiene segnali dell’aggravarsi dei divari internazionali tra i livelli di vita misurati attraverso il Pil pro-capite a ppp. Ciò è in contrasto con 1. con i risultati attesi delle politiche di convergenza poste in essere dai governi degli stati balcanici in vista dell’allargamento dell’UE ad Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Macedonia, Montenegro, Serbia e Kosovo; 2. con quanto indicato dei sostenitori dell’utilità generale del processo apertura progressiva di tutte le economie agli scambi internazionali 3. con il riequilibrio tendenziale tra le diverse economie che dovrebbe progressivamente realizzarsi eliminando o riducendo gli ostacoli alle relazioni economiche internazionali e rafforzando le libertà di movimento sia delle merci che dei fattori produttivi capitale e lavoro

PSA Giovanni Ancona e Raffaella Patimo Facoltà di Scienze politiche – Università “Aldo Moro” – Bari Caduta del muro di Berlino PSA

Caduta del muro di Berlino PSA

La regressione tra Pil pro capite 2005 e tasso di crescita 2000-2007

Giovanni Ancona e Raffaella Patimo Facoltà di Scienze politiche – Università “Aldo Moro” – Bari Scenario 1 – I tassi di crescita vengono mantenuti Paese PIL pro-capite ppp 2005 Tasso % annuo di crescita 2000-07 PIL pro capite ppp 2010 Pil pro capite ppp 2015 Pil pro capite ppp 2020 Albania 5,372 7.34 7,656 10,911 15,550 Bosnia-Herzegovina 5,942 7.19 8,410 11,901 16,842 Croazia 15,124 7.09 21,303 30,008 42,269 Macedonia (FYRM) 7,384 4.78 9,327 11,783 14,885 Serbia 8,337 8.43 12,493 18,720 28,053 Grecia 25,440 6.56 34,958 48,038 66,012 Italia 28,130 3.20 32,935 38,562 45,150 Slovenia 23,352 6.95 32,671 45,711 63,955 C.V.ponderato 0.343   0.324 0.299 0.296

Conclusioni Giovanni Ancona e Raffaella Patimo Facoltà di Scienze politiche – Università “Aldo Moro” – Bari Conclusioni - Nel periodo 2000-2007 la convergenza dei PIL p.c. appare confermata - Tale convergenza è fatto nuovo rispetto al passato e sembra indicare quanto meno che le modifiche istituzionali necessarie al percorso di adesione non rallentano il trend ascendente delle economie - Alcuni esercizi di stima sui tempi del catching-up confermano peraltro che i tempi del raggiungimento non saranno brevi - Effetti crisi finanziaria internazionale e crisi Euro non prevedibili - Non perfetta affidabilità dei dati in $ per i confronti intereuropei - …