Amore & Violenza cosa porta alla violenza di genere Progetto coordinato dalla Provincia di Piacenza Provincia di Piacenza Arma dei Carabinieri Questura AUSL CIPM Il pane e le rose Telefono Rosa
Gli Stereotipi Quanto ci aiutano ? Quanto ne siamo immuni o condizionati ? Quanto ci limitano ?
L’Europa vista dagli Italiani
L’Italia è anche la terra… … dei cugini amichevoli e casinisti per i francesi; … della pizza e dei musei per i tedeschi; … degli spaghetti per i bulgari
Gli stereotipi sono strumenti attraverso i quali è possibile incatenare la realtà per renderla più comprensibile e questo accade tanto più spesso quanto meno si conosce l'oggetto “etichettato”. Inevitabile che ne vengano fuori delle immagini distorte, sebbene con un fondo di verità, immagini che influenzano atteggiamenti e sentimenti (in positivo, ma più spesso in negativo, per le ansie e le paure che circondano ciò che è diverso) a seconda della lente attraverso la quale si osserva la realtà.
Gli stereotipi sono importanti perché: Velocizzano i processi di pensiero Restituiscono una valutazione rapida e “spontanea” Sono categorizzazioni di facile utilizzo Permettono una differenziazione immediata tra Io/Noi e Tu/Altri Influenzano il comportamento e l’approccio alle situazioni Concorrono alla costruzione dell’identità di genere
Il rischio dell’uso degli stereotipi: Ipersemplificazione della realtà Impedimento a conoscere “l’altro” in quanto individuo singolo Continua ricerca di conferme dell’idea iniziale (profezia che si autoavvera) Ostacolo alla relazione
Dallo stereotipo alla violenza… Quando lo stereotipo di genere diventa predominante all’interno della relazione, “l’altro” perde caratteristiche di umanità e diventa un “oggetto” rispetto al quale i comportamenti prevaricanti o violenti sono giustificabili e legittimi, in alcuni casi “doverosi” nella percezione di chi li mette in atto.
…alla violenza di genere L’uomo, conseguentemente, impronta il proprio comportamento nei confronti della donna riferendosi a un’idea stereotipata della relazione e dei ruoli maschili e femminili. Se ciò comporta l’idea di una “naturale” asimmetria della relazione, l’uomo ritiene legittimo rispondere ai propri “doveri” di controllo, protezione, comando che si traducono in una posizione di dominio e prevaricazione.