Fatto da Francesco Regis 3^E LAVORO MINORILE Fatto da Francesco Regis 3^E
Dati introduttivi: DOVE? NAZIONI: India, Cina, Pakistan, Bangladesh, Thailandia, Nigeria, Brasile, Egitto, Filippine, Italia, America latina… LUOGHI: Prati da coltivare, miniere, industrie …
QUANTI? India: 60 milioni. Cina: 30 milioni. Pakistan: 8 milioni. Bangladesh: 15 milioni Nigeria: 10 milioni Brasile: 7 milioni Filippine: 6 milioni Thailandia: 5 milioni Egitto: 2 milioni Italia: centinaia di migliaia
India, bambini venduti come schiavi: costano meno degli animali. Il traffico dei bambini è una piaga che colpisce i villaggi più poveri dell’India. Il traffico di minori rappresenta circa il 40/50% dell’intero traffico di persone. I bambini una volta venduti dalle loro famiglie finiscono per lavorare come braccianti nell’industria dei tappeti, nelle fattorie o come domestici. Bhuvan Ribhu del Bachpan Bachao Andolan (movimento per l’infanzia) ha riferito all’agenzia Reuters che i bambini vengono comprati come i buoi, ma mentre questi animali vengono pagati oltre 15mila rupie, il prezzo dei bambini varia tra le 500 e l 2mila rupie ad esempio recentemente due fratelli del Bihar sono stati venduti dai loro genitori per 250 rupie (6 dollari) l’uno e portati fuori dal Paese con l’ accordo della polizia. Il rapporto tra polizia e trafficanti di bambini è così forte in alcune zone che questi ultimi prendono i bambini liberati dai bordelli o dalla schiavitù per renderli tranquillamente loro vittime.
Il Brasile, terra di sfruttati e sfruttatori. Come essere l'ottava potenza del mondo, avere un reddito medio pro capite di 4.951 dollari, un serbatoio immenso di risorse e... 34 milioni di poveri. Non ci si può stupire: è il paese forse più ingiusto di questo mondo, con il 2% degli abitanti a controllare il 60% delle terre e i braccianti a lavorare per dieci ore al giorno per sette giorni la settimana. Così non solo ha 10 milioni di bambini di strada, ma, secondo l'Istituto brasiliano di geostatistica, nelle dieci principali città vede lavorare il 35% (si tratta di circa due milioni) dei bambini fra 5 e 9 anni membri di famiglie con reddito inferiore al minimo. Nelle zone rurali lavorano invece 7 milioni di bambini e ragazzi al di sotto dei 17 anni, occupati fra l'altro nelle piantagioni di canna da zucchero. La Confederazione dei lavoratori agricoli (Contag) ha denunciato inoltre nel 1994 l'esistenza di 40.000 bambini schiavi per debiti familiari. Una parte di questi lavora con la famiglia nelle terribili fabbriche di carbonella del Carajas. Chi scappa prima di aver pagato un debito - che peraltro non si estingue mai - viene ucciso. Una ricerca del sindacato CUT ha verificato una presenza pari al 30% di under 14 nel settore tessile e calzaturiero da esportazione.
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