Raimondo Lullo (+1315/16) [Raimundus Lullus; Ramòn Llull; Raimundo Lulio] Era un terziario francescano. Nato nell’isola di Maiorca, verso il 1230, sposato con figli, si dedicò a tutte le scienze scrivendo 265 opere di filosofia, teologia, ecc. Fu chiamato il “Doctor illuminatus”. Nell’isola di Maiorca aveva fondato un convento dove preparava i frati alla missione specialmente tra i mussulmani. Nella Disputatio heremitae et Raymundi super aliquibus dubiis quaestionibus Sententiarum magisteri Petri Lombardi (22 agosto 1298) egli afferma chiaramente l’Immacolata Concezione. Tra i maestri scolastici egli è ritenuto il primo a trattare l’argomento dell’Immacolata in lingua volgare, e a lui si attribuisce la formula: “Immaculata Conceptio”
La sua teologia dell’Immacolata Concezione si fonda sullo scopo della creazione che è l’incarnazione del Verbo, per cui il ruolo di Maria è determinato da questo progetto divino: essere la Madre di Dio. Egli scrive: Si racconta che quando Dio creò il mondo questi gli chiese perché lo avesse creato. Dio gli disse che lo avevo fatto perché da lui uscirà un figlio che sarà fratello del Figlio di Dio e che dal mondo sorgerà una donna che sarà la Madre di Dio. Allora il mondo si rallegrò e disse che gli era concesso il grande onore di far uscire da lui una parte che sarebbe stata Dio e un’altra parte che sarebbe stata la Madre di Dio.
Quindi, essendo stato predisposto che Maria diventasse la madre del Figlio di Dio, era già stato predisposto che la sua carne fosse senza macchia alcuna, altrimenti il Verbo non avrebbe potuto prendere la sua carne. In effetti, Lullo si pone l’interrogativo: la beata Vergine contrasse il peccato originale? E risponde: Se la beata Vergine non fosse stata idonea a che il Figlio di Dio prendesse carne da lei, e cioè [idonea in modo tale] che non fosse corrotta né [fosse] in qualche peccato attuale od originale, - il Figlio di Dio non avrebbe potuto prendere carne da lei: Dio e peccato infatti non possono accordarsi insieme in un unico soggetto.
Secondo Lullo il motivo principale dell’esenzione di Maria dal peccato originale è l’incarnazione
fosse senza alcuna corruzione Poiché il Verbo doveva assumere da Maria la carne umana era “necessario” che la carne che sarebbe stata assunta da Dio fosse senza alcuna corruzione essendo Dio contrario al peccato fosse in proporzione bisognava poi che il soggetto che doveva dare la carne a Dio con colui che doveva accogliere nella sua carne Maria-Madre Dio la carne del Verbo incarnato doveva essere piena nel sommo grado di Bontà, Potenza, Virtù e Fine era necessario che anche la madre fosse piena di queste qualità
Scrive Raimondo: come Dio assunse non l’uomo, ma la natura umana, così il seme - da cui proviene la beata Vergine - ricevette non il peccato dai suoi genitori, ma la santificazione da parte dello Spirito Santo, il quale in tal modo con la santificazione preparò la via dell’incarnazione, così come il sole con l’aurora [prepara] il giorno. Bisognava dunque che la beata Vergine fosse concepita senza peccato, affinché la sua concezione e la concezione del Figlio suo si corrispondessero reciprocamente e anche perché fra di esse ci potesse essere una maggiore somiglianza e consonanza, nonché un amore più grande tra il Figlio e la Madre.
la Madre doveva essere in sintonia con chi generava Quindi Conveniva che la Vergine fosse senza peccato per una corrispondenza tra la Madre e il Figlio e una maggiore similitudine la Madre doveva essere in sintonia con chi generava come Adamo ed Eva furono nell’innocenza prima del peccato originale così Cristo e Maria, all’inizio della “ricreazione” conveniva fossero nell’innocenza Per Lullo la redenzione operata dal Cristo è una “ri-creazione” Essa iniziò proprio con il concepimento senza peccato di Maria perché appunto una “ri-creazione” doveva essere perfetta come la prima creazione, doveva “ri-creare” l’umanità.
Alla questione: «se la Vergine non avesse contratto il peccato originale, allora non avrebbe avuto bisogno della redenzione di Cristo» Raimondo risponde con l’esempio dell’architetto: Uno che deve costruire una casa prima pensa al progetto e poi lo realizza così fu anche per il piano della redenzione. Prima Dio lo progettò e solo in seguito lo realizzò. E, come il costruttore prima di realizzare la casa prepara la materia necessaria al compimento dell’opera, così Cristo, prima di realizzare il suo progetto redentivo, preparò in Maria la materia della redenzione che iniziò proprio nella concezione attiva della Vergine da parte dei suoi genitori. E come Dio poteva mondare la Vergine nel grembo della madre, così lo Spirito Santo poteva anche mondare e purificare il seme con cui fu concepita
Maria godette di una “purificazione del seme” nella concezione attiva dei genitori. Non vi è in Lullo il concetto di “redenzione preservativa per i meriti della passione di Cristo” che troveremo solo in Scoto Lullo resta ancorato alla soluzione che era già stata data da Osberto de Clara (+1137), dallo Pseudo Pietro Abelardo e dallo Pseudo Pietro Comestore riguardante la purificazione della carne di Maria dall’infezione del peccato cosicché quando ci sarebbe stata l’animazione, l’anima non sarebbe stata contagiata dal peccato. Quindi, Maria ebbe anzitutto il dono della santificazione della carne che non contagiò l’anima quando questa fu infusa nel corpo. Lullo, come i teologi a lui precedenti e lo stesso Guglielmo di Ware, si soffermi sulla “concezione carnale” perché a lui interessa difendere la legittimità della “festa della Concezione” che veniva condannata proprio perché celebrata nel giorno stesso di quella concezione, mentre per la teologia comune era diventato ovvio che Maria fu santificata “non nella concezione della carne” ma in quella della persona (animazione).
Per Lullo, la maternità divina è anche motivo dell’Assunzione. la giustizia vuole che alla Vergine sia reso ciò che le spetta essendo Maria la “Madre di Dio”, colei che gli ha dato la carne umana era conveniente che a lei fosse dato tutto, anche che fosse glorificato il suo corpo Ma la ragione maggiore è data dal fatto che Maria, per essere “Madre di Dio” doveva essere benedetta in modo completo e quindi essere esente dalla maledizione di Eva Egli riconosce che la Vergine fu benedetta sopra tutte le donne: 1. per la sua concezione e nascita che fu senza peccato originale; 2. per aver concepito il Figlio di Dio per opera dello Spirito Santo senza aver perso la purezza verginale; 3. perché da lei è nato un uomo Dio lasciando incorrotta la sua verginità; 4. per aver visto il suo Figlio adorato dai re magi; 5. per aver visto il suo Figlio risuscitato; 6. per aver visto suo Figlio salire in cielo; 7. per aver ricevuto il dono dello Spirito inviato dal Figlio nel cenacolo; 8. per il gaudio che prova in cielo nel corpo e nell’anima alla presenza di suo Figlio.