PER UN’ANTROPOLOGIA JUNGHIANA: IL CODICE PSICOLOGICO DEGLI ARCHETIPI

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Transcript della presentazione:

PER UN’ANTROPOLOGIA JUNGHIANA: IL CODICE PSICOLOGICO DEGLI ARCHETIPI Michela Zucca Servizi culturali

NEL MARE DOVE IL MISTICO NUOTA L’UOMO COMUNE ANNEGA LA GENTE HA UN DISPERATO BISOGNO DI ARCHETIPI Gli argomenti connessi alla cultura magica e arcaica, riscuotono immediato interesse da parte di tutti: appartenenti ad ogni ceto sociale, di qualunque credo politico. Perché ognuno riesce a ritagliarsi una storia in cui desidererebbe identificarsi, un personaggio che fa parte dei racconti imparati da bambino, un sogno inespresso (essere re per un giorno), che si adatta alla propria mentalità e ai propri desideri. CHIEDETE AD UN BAMBINO DI DISEGNARE UN DRAGO!!!!! Michela Zucca Servizi culturali

VEDI IL DESIDERIO DI PACE E L’ESISTENZA DELLA GUERRA Gran parte degli archetipi che oggi si riescono ad individuare provengono dall’immaginario medioevale. In realtà, sono presenti nella nostra cultura fin dalla notte dei tempi: le prime manifestazioni specificamente umane non sono legate al bisogno materiale, ma all’arte e alla religione: sono, di fatto, degli archetipi, legati alla rappresentazione delle forze e degli spiriti della natura, che stanno prima di tutto nella psiche e che vengono rappresentati come divinità o esseri fantastici portatori di idee, qualità o proprietà importanti per la nostra vita, non razionalizzabili e spesso in conflitto fra loro. Sono rappresentazioni di pulsioni primordiali che la «civiltà» cerca di esorcizzare, ma che spuntano fuori inaspettati e ingovernabili (specie se vengono negati). VEDI IL DESIDERIO DI PACE E L’ESISTENZA DELLA GUERRA Dopo la vernice superficiale della romanità (che affida ai culti misterici i suoi archetipi….) le invasioni dei «barbari», culturalmente simili alle tribù celtico-liguri che hanno popolato il nostro territorio per migliaia di anni, ripopolano i sogni di draghi e cavalieri, fate, streghe, uomini selvatici e mostri metamorfici, in perenne trasformazione, in contatto continuo con la natura, in perpetuo rapporto di amore ed odio, amicizia e conflitto, superamento e annichilazione, bene e male, uguale e contrario…. PROPRIO COME LA VITA DEI LORO COMPAGNI UMANI…… Michela Zucca Servizi culturali

Gli archetipi venivano tramandati attraverso i SIMBOLI L’idea non è nuova: Agostino li definisce «idee originarie…. Che non sono state create… che sono contenute nell’intelligenza divina». Contenuti psichici, non ancora sottoposti ad elaborazione cosciente, dato psichico immediato. Anticamente venivano trasmessi a tutti, attraverso varie forme e vari livelli, in maniera tale da riuscire ad essere compresi e gestiti anche dalle persone comuni. I canali di trasmissione degli archetipi erano prevalentemente: La fiaba (tutte le favole per bambini erano orrorifiche) Il mito e la saga (che ancora oggi fondano l’identità culturale di un popolo) Le dottrine segrete, riservate agli iniziati (cioè alle caste sacerdotali che detengono il monopolio della cultura e stanno dietro i governanti). Gli archetipi venivano tramandati attraverso i SIMBOLI Agiti collettivamente per mezzo dei RITI RIVELANO IN MANIERA ECLATANTE LA PRESENZA DELL’ANIMA, IN TUTTE LE SUE MANIFESTAZIONI, ANCHE CONTRADDITTORIE E IMBARAZZANTI Michela Zucca Servizi culturali

Le religioni rivelate che si sostituiscono a quelle della natura tentano di addomesticare le immagini archetipiche, relegandole alle allucinazioni dei mistici, e sostituiscono le lotte all’ultimo sangue degli antichi cavalieri ai martiri dei santi cristiani, assumendo, se necessario, anche il ruolo di cappellani militari in nome dell’umana pietà…. MA GLI ARCHETIPI SONO AMORALI, PERCHE’ SONO LA RAPPRESENTAZIONE COSCIENTE DELLE TEMPESTE DELL’ANIMO UMANO, IN CUI ESISTE TUTTO E IL SUO CONTRARIO, IN UN UNICO ESSERE COMPLESSO Primitiva o no, l’umanità sta sempre al confine di cose che essa stessa compie, ma che non riesce a controllare: non può nulla nei confronti di se stessa: E GLI DEI LE ADDITANO LA VIA DEL DESTINO……. Oggi siamo diventati coscienti e progrediti: chiamiamo gli dei FATTORI (DI CAUSA). Per quanto riguarda la coscienza, siamo (finalmente….) «civili», padroni delle nostre azioni: siamo i fattori di noi stessi. Michela Zucca Servizi culturali

Apprendere una cosa del genere è decisamente sgradevole: nulla ci delude più della scoperta della nostra insufficienza. Ciò può perfino far nascere un panico primitivo, perché la supremazia della coscienza, oggetto della nostra fede e della nostra cura timorosa di esseri «civili», segreto del successo umano, si trova pericolosamente messa in dubbio. Le paure aumentano, anche se questa è la società meno pericolosa e più sicura della storia dell’umanità assenza di guerre benessere diffuso welfare state alte aspettative di vita sicurezza sociale democrazia Michela Zucca Servizi culturali

LA TECNOLOGIA NON POTRA’ SALVARCI PERCHE’ C’E’ ANCORA BISOGNO DEL MITO, DEI SUOI PERSONAGGI E, IN DEFINITIVA, DEGLI ARCHETIPI CHE RAPPRESENTANO I PERSONAGGI ANTICHI? I miti rivelano ciò che gli esseri umani hanno in comune, indipendentemente dal periodo storico e dalla cultura di riferimento: le storie dell’umanità si ripetono sempre Tutta quella «roba lì» (dei, mostri, eroi ecc.) copre le pareti del nostro immaginario (cioè del nostro sistema nervoso arcaico) sono come i cocci di vasellame rotto che si rinvengono in un sito archeologico: rappresentano i pezzi della nostra coscienza LA TECNOLOGIA NON POTRA’ SALVARCI IL MONDO HA SEMPRE, E SEMPRE PIU’, BISOGNO DI EROI Michela Zucca Servizi culturali

QUALE LA DIFFERENZA FRA EROE E PERSONA CELEBRE? La persona celebre vive per se stesso, l’eroe per la società L’eroe abbandona la vita individuale per mettersi al servizio della società Un eroe deve essere degno del ruolo che ricopre, ed è socialmente riconosciuto e riconoscibile LA FUNZIONE DELL’EROE E’ SUPERARE LE PASSIONI OSCURE E FAR TRIONFARE LA RAGIONE, IN FUNZIONE DELLA SUA COLLETTIVITA’ DI RIFERIMENTO Nelle società tradizionali, si diventava eroi attraverso una serie di iniziazioni successive, suggellate dal RITO Michela Zucca Servizi culturali

NELLE SOCIETA’ TRADIZIONALI L’INIZIAZIONE SCANDISCE I CAMBIAMENTI DI STATUS E DI RUOLO: ED E’ ATTRAVERSO IL RITO INIZIATICO CHE SI IMPARANO A CONOSCERE E A PADRONEGGIARE LE IMMAGINI ARCHETIPICHE L’iniziazione è un processo doloroso, che presuppone l’assunzione di responsabilità Il rito è un formidabile processo di rafforzamento dell’identità di gruppo L’OCCIDENTE HA ELIMINATO L’INIZIAZIONE E IL RITO, DIMINUENDO IL NUMERO DI EROI POSSIBILI E AUMENTANDO A DISMISURA IL NUMERO DEI REPRESSI E DEGLI ALIENATI SENZA PIU’ ALCUN PUNTO DI RIFERIMENTO Michela Zucca Servizi culturali

ABBIAMO ELIMINATO L’EPICA DALLE MATERIE DI STUDIO CURRICOLARE SCOLASTICA: ABBIAMO ESCUSO LO STUDIO DELLE IMMAGINI ARCHETIPICHE DELLA NOSTRA PSICHE ABBIAMO CANCELLATO LE NOSTRE RADICI ARCAICHE ABBIAMO DISTRUTTO UN RETROTERRA CULTURALE EUROPEO ABBIAMO RIMOSSO LA SENSAZIONE DI APPARTENENZA COMUNE AL GENERE UMANO ABBIAMO ESCLUSO LA POSSIBILITA’ DI FARE QUALCOSA DI GRANDE ATTRAVERSO IL SACRIFICIO E LA CONOSCENZA Michela Zucca Servizi culturali

Ha diminuito ulteriormente le possibilità di riconoscimento sociale PER LA GENTE COMUNE LA SCOMPARSA DEI RITI TRADIZIONALI HA CONTRIBUITO ALL’IMPOVERIMENTO CULTURALE E ALLA CADUTA NELLA MARGINALITA’ Ha reso ogni giorno uguale a tutti gli altri, aumentando il senso di noia e il malessere Ha diminuito ulteriormente le possibilità di riconoscimento sociale L’attività sportiva, l’agonismo, le attività estreme, possono sostituire l’iniziazione, perché dimostrano, a se stessi e al gruppo di riferimento, valore e capacità di rischio MA NON E’ LA STESSA COSA, PERCHE’ CI LASCIANO DISARMATI E IMPOTENTI DI FRONTE ALLE PULSIONI ARCHETIPICHE DEL NOSTRO INCONSCIO, CHE NON SAPPIAMO PIU’ NE’ RICONOSCERE NE’ CONTROLLARE Michela Zucca Servizi culturali

LE LEGGI DELL’INIZIAZIONE FAI DA TE NON OBBEDISCONO ALLE STESSE REGOLE DELLA SOCIETA’ Esaltano l’individualismo Celebrano violenza ed aggressività Giustificano il fine coi mezzi Sono circoscritte a gruppi limitati e non comunicanti Non sono socialmente riconosciute, quindi la prova si rivela inutile e spesso fa scoppiare una sensazione di fallimento Michela Zucca Servizi culturali

E’ NECESSARIO RECUPERARE LA CONOSCENZA DELLE IMMAGINI ARCHETIPE L’antropologia degli archetipi può far emergere i tratti comuni, condivisi, accettabili in una società globalizzata, fatta di persone diverse per provenienza, cultura, religione Può creare una nuova condivisione attraverso riti in cui la gente riesca ad immedesimarsi Può fondare nuove regole etiche Può dare strumenti di comprensione Può limitare l’aggressività e il conflitto sociale Michela Zucca Servizi culturali

GRAZIE Michela Zucca Servizi culturali