e il Rosario Padre Pio Avanzamento automatico
La parola Rosario significa "Corona di Rose" La parola Rosario significa "Corona di Rose". La Madonna ha rivelato in molte apparizioni che ogni volta che si dice una Ave Maria è come se si donasse a Lei una bellissima rosa . Il Rosario è la sintesi del Vangelo, racchiude la vita di Gesù attraverso il cuore di Sua e nostra Madre Celeste.
La lasciava solo quando doveva celebrare la messa. Padre Pio aveva sempre in mano la corona del Rosario e la faceva scorrere tra le dita tutta la giornata , anche quando i confratelli lo aiutavano a lavarsi e vestirsi. La lasciava solo quando doveva celebrare la messa. Una sera , dopo essersi messo a letto, chiese subito a padre Onorato la corona, poggiata un istante sul comodino e soggiunse: <<Con questa si vincono le battaglie>>.
<<E la notte a cosa serve?>>. Il confratello Padre Tarcisio un giorno (1955) domanda a Padre Pio: <<Padre quanti rosari dice al giorno>>. <<Il minimo 30-33>>. <<Da cinque poste?>>. <<Cosa ci fai? Da quindici poste!>>. Naturalmente ciò destava meraviglie di tutti. P. Mariano Paladino un altro giorno gli disse: <<E dove trova il tempo?>>. Ed il Santo di Pietrelcina gli chiarì: <<E la notte a cosa serve?>>.
Fenomeni come questo non sono insoliti nella vita dei santi. Padre Pio, quando gli si chiedeva la spiegazione di come faceva a dire tutti quei rosari, si nascondeva dietro uno dei suoi sorrisi tra furbi e fanciulleschi; ma faceva capire ai confratelli cappuccini che il Signore gli dava la possibilità di farlo. Fenomeni come questo non sono insoliti nella vita dei santi.
Padre Alessio Parente per alcuni anni è stato accanto a P Padre Alessio Parente per alcuni anni è stato accanto a P. Pio e visto quanto era attaccato alla Corona, un giorno gli chiese:<<Padre, ma perché recitate sempre il rosario e non altre preghiere>>. Il Santo gli rispose con estrema chiarezza: <<Perché la Madonna non mi ha mai rifiutato una grazia, chiesta attraverso la recita del rosario>>.
Dell’aiuto che può dare la corona del rosario, nei momenti di pericolo ne ha fatto esperienza Concetta Tomasi di Nicosia di Vittoria (RG) che con la figlia Maria Teresa, diciottenne , andò da Padre Pio, ma era molto preoccupata per la ragazza di fare brutti incontri durante il viaggio. Per questo teneva sempre ben stretta nella mano una coroncina del rosario. All’andata il viaggio andò tutto bene. Arrivati da P. Pio, dopo vari giorni di attesa, riuscirono finalmente a confessarsi. La mamma, dopo aver ricevuto l’assoluzione e la benedizione per tutta la famiglia, manifestò al Padre la preoccupazione che durante il viaggio di ritorno la sua figliola potesse ricevere molestie da qualche male intenzionato.
Padre Pio la rassicurò: <<Ma no, ma no Padre Pio la rassicurò: <<Ma no, ma no! Tu hai sempre con te l’arma. Poi in caso di bisogno invoca l’angelo Custode e san Michele>>. La madre si avviò serena per il ritorno, ma non comprese a che “arma” alludesse Padre Pio nel confortarla. Presero il treno per Napoli e si accomodarono in un vagone quasi vuoto per passarvi la notte, mentre la madre teneva sempre ben stretta la coroncina del rosario. Si appisolarono e nessuno le disturbò. Ma al mattino , già sveglie, arrivò un tizio che cominciò a dar fastidio a Maria Teresa,
fino a prenderle la mano chiedendo di vedere il braccialetto d’oro fino a prenderle la mano chiedendo di vedere il braccialetto d’oro. A quel punto , ricordandosi di Padre Pio, la mamma invocò l’angelo Custode. Dal fondo del vagone vuoto si vide arrivare un giovane alto, dall’apparenza un operaio, che si avvicinò all’improvviso e gli disse: <<Perché molesti questa signorina?>> . Il tizio gli rispose volgarmente e gli disse di farsi i fatti suoi. Ma egli mostrò un tesserino. A quel punto l’insolente si dileguò in un attimo. Il bravo giovane le scortò per il resto del viaggio e quando vide che erano ormai al sicuro, le salutò e si allontanò. La mamma si convinse che il giovane dabbene, giunto in loro aiuto, era l’angelo Custode invocato.
Per capire poi di quale arma le aveva parlato Padre Pio ci mise un po’ più di tempo, qualche anno. Un giorno, ascoltando “radio Maria” (3.6.1998) apprese da un figlio spirituale che il Padre chiamava “arma” la corona del rosario. E le tornarono in mente tutte le parole del Santo. Il Padre di Pietrelcina ha insegnato ai suoi figli spirituali che il rosario è difesa dalle insidie del maligno e diceva: <<Stiamo attenti, teniamo sempre l’arma in mano e vigiliamo, perché il nemico non dorme, fuggiamo anche l’ombra del peccato>>.
Disse una volta il Santo al suo confratello P Disse una volta il Santo al suo confratello P. Pellegrino: << Tu , che consideri il rosario come una preghiera adatta solo alle vecchiette, prendi questa corona e considerala proprio per la sua apparente, straordinaria inutilità, come uno “strumentuccio” per spalancare le porte del Cielo>>. Ai suoi figli spirituali, che gli chiedevano poco prima che San Pio da Pietrelcina morisse qualcosa in eredità, disse; <<Vi lascio il Rosario. Amate la Madonna e fatela amare. Recitate sempre il Rosario e recitatelo bene. Satana vorrebbe distruggere questa preghiera ma non ci riuscirà mai>>.
In tutte le apparizioni la Mamma Celeste ci ha invitato a recitare il Rosario come arma potente contro il male, per portarci alla vera pace. "La corona del Rosario è come un serto di rose profumate e multicolori ai piedi di Maria". Ultimo Messaggio di Medjugorje, 25 aprile 2013: "Cari figli! Pregate, pregate, soltanto pregate affinché il vostro cuore si apra alla fede come il fiore si apre ai raggi caldi del sole. Questo è il tempo di grazia che Dio vi da attraverso la mia presenza e voi siete lontani dal mio cuore. Perciò vi invito alla conversione personale ed alla preghiera in famiglia. La Sacra scrittura sia sempre l’esortazione per voi. Vi benedico tutti con la mia benedizione materna. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. “
La conclusione è affidata a Sua Santità Papa Francesco: da Udienza Generale del 1 Maggio 2013 In questo mese di maggio, vorrei richiamare all’importanza e alla bellezza della preghiera del santo Rosario. Recitando l'Ave Maria, noi siamo condotti a contemplare i misteri di Gesù, a riflettere cioè sui momenti centrali della sua vita, perché, come per Maria e per san Giuseppe, Egli sia il centro dei nostri pensieri, delle nostre attenzioni e delle nostre azioni. Sarebbe bello se, soprattutto in questo mese di maggio, si recitasse assieme in famiglia, con gli amici, in Parrocchia, il santo Rosario…
Cliccare ESC per uscire o attendere riapertura automatica Testi di: Padre Marcellino Iassenza Niro (dal libro ediz.2006 “Padre Pio parla della Madonna”) e S. S. Papa Francesco (Udienza G. del 1-5-2013) Musica: Flying without wings (Volo senza ali) – Westlife Autore: Nicola Paradiso Pace e bene a tutti Per pps in versioni: inglese e/o spagnolo e/o francese, richiedere gratuitamente in mail a paradisonico@alice.it Il presente pps non ha fini di lucro ed è stato realizzato solo per devozione (Maggio 2013 - Paderno Dugnano - Milano) www.dugnanoincirano.it Cliccare ESC per uscire o attendere riapertura automatica