GIUSEPPE NICOLA MICHELE VITTORIO GIOVANNI LAURA GIUSEPPE ANNASARA.

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Transcript della presentazione:

GIUSEPPE NICOLA MICHELE VITTORIO

GIOVANNI LAURA GIUSEPPE ANNASARA

GIADA ANTONIA GABRIELE ELEONORA

MICHELA DAVIDE BIAGIOROSA

ANGELO FRANCESCA SIMONE

NEGLI INCONTRI SUCCESSIVI CI SIAMO CHIESTI: CHE COSA E LA METACOGNIZIONE? Abbiamo scoperto, attraverso i giochi, le schede di lavoro e le attività di gruppo, che la metacognizione, non è solo una parola difficile, è un atteggiamento che possiamo acquisire anche attraverso il rapporto con gli altri. La metacognizione è ciò che ci permette di diventare consapevoli di come apprendiamo e di correggere gli atteggiamenti sbagliati. La conoscenza metacognitiva ci può aiutare a conoscere meglio, a imparare e ricordare meglio le informazioni che riceviamo. Abbiamo così iniziato a sviluppare un atteggiamento metacognitivo, prestando attenzione alle funzioni fisiologiche e psicologiche del nostro corpo e della nostra mente.

Primo gruppo di domande Tu pensi che il principe si ricorderà? Il principe non si è ricordato. E arrivato di fronte alla porta del castello e non si ricorda più quello che doveva gettare contro. Perché non si è ricordato? Proprio per questo motivo il principe non si è ricordato Tu ti ricordi che cosa doveva fare il principe? Secondo gruppo di domande Adesso che il principe è lì davanti alla porta può fare qualcosa per ricordarsi? Pri facendo quello che tu dici, il principe purtroppo non riuscì a ricordarsi e così dovette ritornare dal vecchio uomo, in cima alla montagna. Quando finalmente arrivò, il vecchio rise a lungo, ripeté le istruzioni al principe e gli disse: Questa volta non puoi assolutamente dimenticarti! Terzo gruppo di domande Tu pensi che questa volta si ricorderà? Questa volta il principe può fare qualcosa per essere sicuro di ricordarsi? Abbiamo imparato ad allenare la nostra memoria per capire come funziona, se attiviamo gli stessi processi o siamo diversi. Dopo che abbiamo letto la storia della principessa imprigionata ….

A coppie abbiamo giocato al memory seguendo, a turno, il copione del giocatore attento e quello del giocatore distratto.

Il copione per il giocatore distratto 1. Guardare fuori dalla finestra. 2. Non osservare la posizione che occupano le carte 3. Chiacchierare con i compagni 4. Guardarsi intorno 5. Pensare ad altro Ci siamo chiesti: Quale dei due concorrenti ha più possibilità di perdere? Perché? Allora, giocando, quale dei due conviene imitare? Il copione per il giocatore attento 1. Guardare le carte che vengono scoperte. 2. Osservare la posizione che occupano le carte. 3. Evitare di distrarsi ascoltando le parole dei compagni 4. Mantenere la concentrazione con la postura del corpo

Giocando abbiamo imparato come funziona la nostra memoria e come possiamo utilizzarla al meglio…………………………. Abbiamo compreso quanto sia importante prestare attenzione ai nostri comportamenti-atteggiamenti

Prima a coppie e poi in gruppo, ci siamo allenati a riconoscere come funziona la nostra MENTE Abbiamo iniziato a capire il significato delle parole MEMORIA e METAMEMORIA

Dopo un po abbiamo iniziato a giocare senza recitare i ruoli del memorone e dello smemorone………….. e siamo diventati più consapevoli di quello che ciascuno di noi fa per imparare e ricordare

Conoscere il proprio corpo Riconoscere le proprie emozioni Esprimersi con il linguaggio non verbale