Programma di sviluppo rurale PSR 2007-2013 ai sensi del regolamento (CE) n. 1698/2005 Asti 19 marzo 2008.

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Programma di sviluppo rurale PSR 2007-2013 ai sensi del regolamento (CE) n. 1698/2005 Asti 19 marzo 2008

Accrescere la competitività del settore agricolo e forestale OBIETTIVO COMUNITARIO E NAZIONALE: Innovazione e sviluppo dei settori produttivi Accrescere la competitività del settore agricolo e forestale MISURA 123 – Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali

MISURA 123: OBIETTIVI GENERALI La misura offre sostegno ad investimenti finalizzati a: Favorire l’efficienza dei processi di raccolta, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, forestali e dell'arboricoltura da legno; Promuovere l’utilizzo dei prodotti agricoli e forestali per la produzione di energie rinnovabili per autoconsumo; Sviluppare nuovi prodotti, processi e tecnologie; Promuovere la creazione di nuovi sbocchi di mercato per i prodotti agricoli e forestali; Promuovere i prodotti agricoli e forestali ponendo l’accento sulla qualità, sui sistemi di certificazione di gestione sostenibile e di tracciabilità dei prodotti; Garantire una ricaduta positiva sui produttori di base; Migliorare la tutela ambientale con particolare riferimento al risparmio energetico e alla riduzione dei consumi idrici, la prevenzione degli inquinamenti, la sicurezza sul lavoro, l’igiene e il benessere animale; Incentivare gli investimenti connessi al recupero ed allo smaltimento di rifiuti e sottoprodotti di provenienza agroindustriale, anche da destinare alla produzione di energia.

MISURA 123 : DURATA e DISPONIBILITA’ FINANZIARIA 1 o 2 BANDI 2007-13 RISORSE PUBBLICHE COFINANZIATE (CEE, Stato, Regione) 68+8,1 Milioni € FORESTE AGRICOLTURA N.B. La misura 123 dispone di più risorse rispetto alla vecchia misura G del PSR 2000-2006 8,1 M € per 20,5 M € di investimenti previsti 39,3 M € + 28,7 M € (aiuti di Stato) = 68 M € per 170 M € di investimenti previsti

La misura è composta da 3 azioni d’intervento AZIONE 1 Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli AZIONE 2 Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti forestali AZIONE 3 Sviluppo delle microimprese di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli

AZIONE 1 Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli L’azione consente di perseguire l’ammodernamento degli impianti di trasformazione e commercializzazione attraverso il sostegno per la realizzazione e la ristrutturazione degli impianti, lo sviluppo informatico e di nuove tecnologie, il risparmio energetico in materia di sicurezza alimentare, sanità animale e tracciabilità. BENEFICIARI Imprese agroindustriali di trasformazione e commercializzazione: Microimprese e PMI (fatturato <50 M.euro o totale attivo di bilancio <43 M.euro ; numero dipendenti < 250 ULA) Imprese che non rientrano nella definizione di microimprese, piccole e medie imprese e che occupano meno di 750 persone o il cui fatturato annuo non supera i 200 milioni di euro. N.B. Almeno il 60% della materia prima trasformata e commercializzata dall’impresa deve essere di provenienza extra aziendale

AZIONE 1: Settori interessati Gli investimenti devono riguardare i prodotti compresi nell’Allegato I del Trattato: Cereali e riso Uova Latte vaccino e bufalino e suoi derivati Patate Latte ovicaprino e suoi derivati Florovivaismo Vino Miele Carni bovine Ortofrutta Carni suine Piante officinali e medicinali Carni ovocaprine, avicunicole, equine, bufaline selvaggina Olio d’oliva

Investimenti non ammessi Tutte le operazioni finanziate devono rispettare le eventuali restrizioni alle produzioni o limitazioni al sostegno comunitario previste nell’ambito delle Organizzazioni Comuni di Mercato. Inoltre, per i settori sotto indicati, vanno considerate le seguenti limitazioni Settori Prodotti non ammessi Investimenti non ammessi Cereali e riso Pasta; Amido e prodotti derivati; Prodotti da forno; Riso varietà lunga. Latte vaccino e bufalino e suoi derivati Latte in polvere; Butteroil; Lattosio; Caseina e caseinati; Formaggi fusi; Latte UHT Investimenti proposti da imprese che siano prime acquirenti nei confronti dei produttori di base non in regola col versamento del prelievo supplementare e/o riferiti ad una capacità produttiva non coperta dai quantitativi di riferimento individuali di cui i produttori di base dispongono Vino Alcol etilico; Acquaviti; Liquori e altre bevande alcoliche.

Investimenti non ammessi Settori Prodotti non ammessi Investimenti non ammessi Carni bovine Investimenti riguardanti impianti con capacità di macellazione inferiore a 3.000 t/anno di peso morto. Tale esclusione non si applica: - a impianti situati in aree rurali con problemi complessivi di sviluppo (montagna); Investimenti per impianti di magazzinaggio destinati essenzialmente a prodotti di intervento. Investimenti negli impianti di macellazione e/o di trasformazione riguardanti depositi frigoriferi per il magazzinaggio dei prodotti surgelati, se non necessari per il normale funzionamento degli impianti stessi. Carni suine Investimenti riguardanti impianti con capacità di macellazione inferiore a 3.000 t/anno di peso morto. Tale esclusione non si applica: - alle aziende che svolgono anche la seconda trasformazione del prodotto macellato per una percentuale superiore al 50%. (Ad es. Salumifici)

Investimenti non ammessi Settori Prodotti non ammessi Investimenti non ammessi Carni ovicaprine, avicunicole, equine, bufaline,selvaggina Aziende di macellazione di avicoli non inserite in un sistema di filiera facente capo ad un unico operatore. Patate Fecola e prodotti derivati Ortofrutta Concentrato di pomodoro. Olio di oliva Investimenti relativi all'estrazione o alla raffinazione dell'olio di sansa. Investimenti relativi a strutture di trasformazione non ubicate nella regione di produzione della materia prima che si intende trasformare.

AZIONE 1: REQUISITI Il contributo verrà concesso alle imprese che: Dimostrino di essere in condizioni di redditività economica, e di essere in equilibrio finanziario; Rispettino gli standard previsti dalla legislazione in materia di sicurezza per i lavoratori; Rispettino i requisiti di legge e la normativa, in materia di ambiente, di igiene e di benessere degli animali; Propongano investimenti riguardanti prodotti compresi nell’Allegato I del Trattato; Propongano interventi riguardanti un solo settore; sono tuttavia ammessi progetti relativi a più settori produttivi, se presentati da imprese che li trasformano e commercializzano in un’unica struttura polivalente; Dimostrino la fattibilità del progetto sotto gli aspetti tecnico, logistico e finanziario, tenuto conto della situazione economico-finanziaria dell’impresa; Garantiscano una ricaduta positiva sui produttori di base.

AZIONE 1: OBIETTIVI SPECIFICI Le imprese dovranno inoltre ottenere un miglioramento del rendimento globale. A tal fine gli investimenti proposti dovranno raggiungere almeno una delle seguenti condizioni: Aumento del fatturato; Consolidamento dell'occupazione; Utilizzo e/o aumento del consumo di fonti energetiche rinnovabili ed ecocompatibili; Diminuzione dei costi di produzione; Sviluppo delle attività di commercializzazione (aumento dei canali di vendita dei prodotti, anche attraverso l’e-commerce); Adozione di sistemi di tracciabilità del prodotto.

AZIONE 1: INVESTIMENTI AMMESSI Investimenti rivolti all'introduzione di nuovi prodotti, processi e tecnologie finalizzati a rispondere a nuove opportunità di mercato b Investimenti in impianti e tecnologie funzionali alla produzione di prodotti afferenti ai sistemi di qualità ammessi al sostegno della misura 132, alla sicurezza alimentare e alla tracciabilità c Investimenti connessi alla tutela dell'ambiente, al risparmio energetico, alla riduzione dei consumi idrici ed alla prevenzione degli inquinamenti

AZIONE 1: INVESTIMENTI AMMESSI d Investimenti finalizzati all’ottenimento di livelli di sicurezza sul lavoro superiori a quelli previsti dalla normativa vigente e Investimenti finalizzati al recupero e smaltimento di rifiuti e sottoprodotti di provenienza agroindustriale, anche con finalità energetiche f Investimenti finalizzati all’utilizzo dei prodotti agricoli e forestali per la produzione di energie rinnovabili per autoconsumo

AZIONE 1: Spese ammissibili Acquisto terreni per un costo non superiore al 10% del totale spese ammissibili; Acquisizione, costruzione, ristrutturazione e miglioramento di beni immobili; Acquisto di macchine e attrezzature nuove, compresi i programmi informatici e veicoli specializzati per il trasporto di prodotto semilavorato o finito dallo stabilimento di trasformazione e commercializzazione alle imprese della distribuzione; Creazione e allestimento di spazi destinati alla vendita diretta di prodotti agricoli provenienti esclusivamente dalla trasformazione effettuata dalla propria azienda purché ubicati all’interno delle unità produttive,ed entro un importo di spesa di € 200.000,00; Spese generali (progettisti e consulenti, studi di fattibilità, brevetti e licenze) fino ad un max del 12% del valore degli investimenti materiali ammessi; Investimenti per la produzione di energia e per il risparmio energetico, solo se finalizzati all’autoconsumo e per una potenza complessiva di 1 MW per sito produttivo.

AZIONE 1: Spese non ammissibili Investimenti strutturali non ammortizzabili; Acquisto di macchinari e attrezzature usate; Acquisto di beni immobili che abbiano già fruito di finanziamenti pubblici nel corso dei 10 anni precedenti; Investimenti che contravvengano ai divieti od alle restrizioni stabiliti nelle OCM; Investimenti che riguardino la fabbricazione e la commercializzazione di prodotti di imitazione e sostituzione del latte o dei prodotti lattiero caseari; Investimenti realizzati da beneficiari che svolgono esclusivamente attività di commercializzazione (acquisto, deposito e vendita dei prodotti); Interventi di mera sostituzione che non comportino miglioramenti tecnologici e funzionali; Investimenti destinati ad adeguamenti a normative cogenti i cui termini di regolarizzazione risultino scaduti; Iniziative volte a sostenere progetti di promozione e ricerca; Spese di gestione; Spese notarili, IVA, tasse e altre imposte.

TIPOLOGIA INTENSITA’ AZIONE 1: CONTRIBUTO CONTRIBUTO IN CONTO CAPITALE N.B. E’ possibile richiedere un anticipo del contributo di importo non superiore al 20% del contributo, dietro presentazione di fideiussione di importo pari al 110% dell’anticipazione stessa. INTENSITA’ MICROIMPRESE E PMI Fino a 40% SPESA AMM. Imprese che non rientrano nella definizione di microimprese, piccole e medie imprese e che occupano meno di 750 persone o il cui fatturato annuo non supera i 200 milioni di euro Fino a 20% SPESA AMM.

CRITERI DI AMMISSIBILITA’/ESCLUSIONE Coerenza dell’intervento con le finalità e i contenuti della misura Appartenenza del richiedente alle categorie previste di beneficiari e possesso delle caratteristiche richieste Completezza della documentazione richiesta Rispetto della normativa specifica

AZIONE 1: PRIORITA’ La misura prevede le seguenti priorità: PRIORITA’ TERRITORIALI: Ogni settore ha un diverso livello di priorità nelle diverse aree territoriali (poli urbani, aree rurali ad agricoltura intensiva specializzata, aree rurali intermedie, aree rurali con problemi complessivi di sviluppo); PRIORITA’ DEGLI INVESTIMENTI: Ad ogni intervento (di cui alle precedenti lettere a,b,c,d,e,f) saranno assegnati diversi livelli di priorità (bassa, medio-bassa, medio-alta, alta) in funzione del settore in cui verrà realizzato. Ad esempio un intervento finalizzato all’ottenimento di livelli superiore di sicurezza è considerato altamente prioritario nel settore carne e a bassa priorità nel settore cereali e riso; PRIORITA’ SETTORIALI SPECIFICHE: Per alcuni settori sono previste ulteriori priorità d’investimento. Ad esempio nel settore “Vino” risultano maggiormente prioritari gli investimenti in impianti che trattano vini DOC e DOCG; PRIORITA’ GENERALI: Si applicano a tutti gli interventi e riguardano le produzioni biologiche, le certificazioni di prodotto, processo e ambientali, gli investimenti che non comprendono acquisizioni di immobili e/o acquisto di terreni.

CRITERI ORIZZONTALI Le priorità territoriali si applicano prendendo in considerazione la localizzazione dell’operazione in una delle aree individuate Nel caso l’operazione sia realizzata in più aree, si dovrà procedere al calcolo della media aritmetica della somma delle singole priorità territoriali. Priorità a favore di interventi attuati su produzioni di qualità Priorità ad investimenti strutturali (senza acquisti di terreni e fabbricati) Priorità per investimenti finalizzati alla diminuzione del rischio di contaminazioni I criteri orizzontali sono stati definiti in modo da incidere mediamente in misura del 50% sul punteggio attribuibile all’operazione

CRITERI SPECIFICI DI VALUTAZIONE PROGETTUALE Investimenti rivolti all'introduzione di nuovi prodotti, processi e tecnologie finalizzati a rispondere a nuove opportunità di mercato; Investimenti in impianti e tecnologie funzionali alla produzione di prodotti afferenti ai sistemi di qualità ammessi al sostegno della misura 132, alla sicurezza alimentare e alla tracciabilità; Investimenti connessi alla tutela dell'ambiente, al risparmio energetico, alla riduzione dei consumi idrici ed alla prevenzione degli inquinamenti; Investimenti finalizzati all'ottenimento di livelli di sicurezza sul lavoro superiori a quelli previsti dalla normativa vigente; Investimenti finalizzati al recupero ed allo smaltimento di rifiuti e sottoprodotti di provenienza agroindustriale, anche con finalità energetiche; Investimenti finalizzati all’utilizzo dei prodotti agricoli e forestali per la produzione di energie rinnovabili per autoconsumo. I criteri di valutazione progettuale sono stati definiti in modo da incidere mediamente in misura del restante 50% sul punteggio attribuibile all’operazione

VALUTAZIONE PROGETTUALE Attribuzione di punteggio Nel caso in cui un’impresa preveda più tipologie di investimento il punteggio verrà assegnato tenendo conto della media ponderata delle tipologie interessate. Per il calcolo dell’incidenza delle topologie di investimento sul totale dell’operazione deve essere detratta la quota delle spese generali. Nel caso in cui l’operazione sia rivolta a più settori di intervento si considererà per il calcolo dei punteggi, il settore di intervento il cui peso, nell’ambito dell’operazione finanziata, costituisce la parte più consistente dell’investimento e che comunque non sia inferiore al 35% del totale dell’operazione stessa.

Direzione Agricoltura Settore Politiche comunitarie Regione Piemonte Direzione Agricoltura Settore Politiche comunitarie Corso Stati Uniti 21 10128 Torino referente di misura: leandro.verduci@regione.piemonte.it