BOLOGNA 13 SETTEMBRE 2007 DIREZIONE REGIONALE VV.F. EMILIA-ROMAGNA LA NUOVA FRONTIERA DELLA SICUREZZA: I SISTEMI DI GESTIONE Dott. Ing. Gabriele Golinelli Direttore Regionale VV.F. Emilia-Romagna
Negli ultimi anni il tema della sicurezza strutturale in caso dincendio è stato oggetto di una profonda evoluzione del quadro normativo sia a livello nazionale che comunitario. Negli ultimi anni il tema della sicurezza strutturale in caso dincendio è stato oggetto di una profonda evoluzione del quadro normativo sia a livello nazionale che comunitario. Basta ricordare la direttiva 89/106/CE sui prodotti da costruzione e la recente pubblicazione del testo unitario del
Ministero delle Infrastrutture (DM 14/09/2005) delle norme tecniche per le costruzioni che, per la prima volta, affronta gli aspetti connessi con la protezione delle costruzioni dallincendio. Ministero delle Infrastrutture (DM 14/09/2005) delle norme tecniche per le costruzioni che, per la prima volta, affronta gli aspetti connessi con la protezione delle costruzioni dallincendio. Con queste premesse e con lesigenza di aggiornare a armonizzare le disposizioni nazionali in materia di resistenza al fuoco, Con queste premesse e con lesigenza di aggiornare a armonizzare le disposizioni nazionali in materia di resistenza al fuoco,
sono stati emanati due decreti ministeriali, il primo 16/02/2007 classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi di opere da costruzione, il secondo 09/03/2007 prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo Nazionale VV.F..
Tale ultimo decreto, ad oltre 45 anni di distanza, manda in pensione la famosa circolare n. 91 del 1961 dopo un onorato e fruttuoso servizio. Ritengo opportuno ricordare gli obiettivi che tale decreto si prefigge: Ritengo opportuno ricordare gli obiettivi che tale decreto si prefigge:
- superare la limitazione della classificazione riferita alle sole costruzioni ad uso civile; - allineare la classificazione delle costruzioni contenenti attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco con i contenuti del citato D.M. 14/09/2005;
- riassumere in un unico provvedimento linsieme delle disposizioni emanate nel corso degli anni per la resistenza al fuoco, aggiornandole ed armonizzandole con la disciplina comunitaria; - introdurre, per la verifica delle strutture sotto lazione dellincendio i principi propri dellapproccio ingegneristico.
- per tale ultimo obiettivo è stato emanato il D.M. 09/05/2007 Direttive per lattuazione dellapproccio ingegneristico alla sicurezza antincendio, nel quale sono definiti gli aspetti procedurali e i criteri da adottare per valutare il livello di rischio e
progettare le conseguenti misure compensative, utilizzando in alternativa quanto previsto dal D.M. 04/05/98, lapproccio ingegneristico alla sicurezza antincendio. Tale approccio è caratterizzato da una prima fase in cui sono definiti i passaggi che conducono ad individuare le condizioni più rappresentative del rischio al quale
lattività è esposta e quali sono i livelli di prestazione cui riferirsi in relazione agli obiettivi di sicurezza da raggiungere. Al termine della prima fase deve essere redatto un sommario tecnico, firmato congiuntamente dal progettista e dal titolare dellattività, ove è sintetizzato il processo seguito per individuare gli
gli scenari d incendio di progetto ed i livelli di prestazione. Nella seconda fase, dopo aver definito gli scenari dellincendio si passa al calcolo e cioè allanalisi dellincendio in relazione agli obiettivi assunti, confrontando i risultati ottenuti con i livelli di prestazione già individuati e definendo il progetto da sottoporre a definitiva approvazione.