“Luci della ribalta” di Charlie Chaplin è per me il “film della vita”.
Attraverso la vicenda dell’ormai anziano Calvero dall’anima stanca, dedito all’alcool, clown fallito perché non fa più ridere
e Terry, la giovane ballerina che, grazie a lui, ritroverà la forza di ricominciare incontrando insieme il successo e l’amore per un giovane pianista
si snodano vicende umane comuni ad ogni epoca, fatte di difficoltà, successi e sconfitte che si alternano.
Noi tutti, per restare in gergo teatrale, facciamo parte della più esclusiva “rappresentazione” che esista,
perché ogni giorno si “accende” il più grande riflettore del mondo che illumina la ribalta e va in scena la vita!
e altre volte solo da comprimari. Vicende comuni a tutti noi, si proiettano in quell’immenso palcoscenico che è il mondo, in cui tutti siamo “attori”, con diversità di ruoli, a volte da protagonisti e altre volte solo da comprimari.
e sofferti, ma non per questo meno grandi. Tutti i drammi, crucci e sentimenti umani sono rappresentati, in particolare gli amori palesati e ricambiati che rigenerano, accanto a quelli taciuti, sottintesi e sofferti, ma non per questo meno grandi.
Il cambiamento, spesso desiderato appare alla portata, quasi dietro l’angolo, ma ricominciare daccapo, soprattutto quando il proprio fardello di errori grava addosso come un macigno, non è semplice,
perché superare le paure, scegliere la direzione, conciliare razionalità e sentimento non è mai facile e, non di rado, si deve optare per l’una o per l’altro.
Ogni scelta comporta inevitabilmente anche una rinuncia, spesso non priva di sofferenza e rimpianto. Quante volte avremmo bisogno di una “trovata” teatrale che ci risolvesse i problemi!
Ma lo “spettacolo” che si rappresenta qui è senza prove, né copione; spesso senza “lieto fine”, senza applausi quando cala il sipario e, soprattutto, senza repliche.
Qualcuno ama pensare che tutto sia già stabilito, che vi sia sempre un “destino già segnato”…
… Mentre ognuno a suo modo, liberamente, “scrive” la propria storia, operando delle scelte che hanno conseguenze diverse.
e all’incognita che essa rappresenta. Il cuore, colmo di speranza, come “avvolto in una nuvola di note romantiche”, trema anche, incerto, di fronte alla novità e all’incognita che essa rappresenta.
che magnifica, irripetibile avventura è la vita! “Il cuore e la mente, che enigma!”. Con queste parole si chiude il film, ma in questo semplice divagare, mi sento di aggiungere: che magnifica, irripetibile avventura è la vita!
Chine acquarellate su pergamena di Silvestro Migliorini www.silvestromigliorini.it Contatti: migliorini.silvestro@tele2.it Testo: Gina Fazi Grafica: GiEffebis@alice.it Musica: “Limelight theme” Di Charlie Chaplin, eseguito da Gheorghe Zamfir